La trasmissione di novembre di Radio Maria a cura del GRIS, si apre con l’intervento del conduttore
don Franco Fiorino in collegamento da Mazara del Vallo.
Cita alcuni documenti ufficiali cattolici che spiegano come devono essere considerati i
testimoni di Geova.
Il primo documento, del 1993, è
L'impegno pastorale della chiesa di fronte ai nuovi movimenti religiosi e alle sette. Nota pastorale del Segretariato per l'ecumenismo e il dialogo in cui si legge fra le altre cose:
Ci sentiamo in dovere di dichiarare con franchezza che i Testimoni di Geova non appartengono alla comunione cristiana e non solo a quella cattolica. Rifiutano infatti esplicitamente verità fondamentali della nostra fede, innanzitutto quella del Dio uno e trino, Padre, Figlio e Spirito Santo, e quindi della divinità del Signore Gesù Cristo; negano la spiritualità e immortalità dell'anima; interpretano in modo letterale e fondamentalista, e persino falsificante, la Sacra Scrittura.
I Testimoni di Geova si dedicano alla diffusione del loro messaggio con zelo e spesso con soggettiva sincerità di adesione alle proprie convinzioni; ma è evidente in loro un atteggiamento aggressivo e denigratorio, una preparazione superficiale e artefatta, un riferirsi alla Scrittura per frasi staccate da ogni contesto e assai spesso travisate.
Poi cita il n. 477 del
Catechismo degli adulti che in merito ai tdG dice che:
Mettono l’Antico Testamento sullo stesso piano del Nuovo, perché non hanno idea del carattere progressivo della rivelazione. La loro interpretazione consiste nel prendere frasi staccate dal contesto letterario e storico, e manipolarle con disinvoltura a sostegno di dottrine prefabbricate. Viceversa, quando hanno a che fare con testi in contrasto evidente con la loro ideologia, non esitano a farne un uso allegorico, persino bizzarro. Non distinguono tra il messaggio rivelato e la cultura dell’ambiente: assumono come verità divine molte espressioni relative all’ambito scientifico, legate alle concezioni dell’epoca e ormai superate.
Infine fa riferimento alle presunte manipolazioni presenti nella TNM che sarebbe stata alterata e modificata pesantemente dai tdG per adattarla al loro credo.
Conclude la sua parte ricordando però che, benché si rimarchino certi errori legati all’interpretazione e alla traduzione della Bibbia, non deve venire meno il rispetto delle persone. Quindi la verità nella carità!
Parola a chi desidera replicare...