Apro questo post con l'intento di esaminare in breve che cosa sia la sociologia e di cosa si occupa. Riporterò integralmente un post da me già scritto qualche anno fa su un altro forum
Una scienza sconosciuta
Scrivo questo post con l'intento di chiarire cos'è la sociologia, cosa la caratterizza, perchè può essere definita una scienza, a che serve. cercherò di scrivere con un taglio divulgativo, sperando però di essere scientificamente preciso.
Come studente di sociologia mi sento in dovere di schiarire ciò che, da alcune discussioni, mi pare poco chiaro. Il contributo di tutti è benvenuto, così come commenti e critiche (civili, s'intende..)
I parte: Un po' di storia
Innazittuo, la sociologia non è la scienza che studia la società, bensì la scienza che studia le strutture sociali, ovvero come "sta insieme" la società senza sprofondare nell'anarchia. La domanda nasce nella riflessione di studiosi come Auguste Comte, Herbert Spencer e Karl Marx. Questi, di fronte alle grandi rivoluzioni (scientifica, francese ed industriale) si chiedono quali siano le meccaniche che permettono ad una società moderna, che rompe i ponti col passato, di stare insieme.
Quello che però manca ai primi sociologi è il metodo, ovvero la ricerca sul campo. I primi a rivoluzionare il metodo (ad inventarlo, in qualche modo) sono i due grandi capostipiti: Emile Durkheim e Max Weber (ancora oggi i sociologi più citati, amati e odiati al mondo).
Da questi ultimi, con un po' di approssimazione, si può dire che nascono le due grandi scuole di pensiero sociologico: il funzionalismo da Durkheim (che sarà poi sistematizzato e perfezionato da Talcott Parsons e Robert K. Merton) e la sociologia dell'azione da Weber (che avrà fra i maggiori seguaci Charles Wright Mills, Erving Goffman e Garfinkel).
II Parte: Le principali scuole del pensiero sociologico.
Laddove le scienze matematiche, fisiche e naturali vivono il loro esperire il mondo che studiano potendosi avvalere di un paradigma universalmente accettato (esempio banale: la teoria della gravitazione universale per la fisica), la sociologia, e con essa tutte le scienze sociali tranne, in parte, l'economia politica, vive in un perenne stato di "crisi paradigmatica" per dirlo con parole del filosofo della scienza Thomas Kuhn, convivendo nella ricerca sociale diversi paradigmi. Nella prassi, insomma, la sociologia realizza ciò che Feyerabend auspicava, ovvero l'abbandono del monismo metodologico, come erroneo ed anti-empirista, proponendo invece il pluralismo metodologico di una scienza che sia sempre contesto-dipendente.
Ma quali sono questi paradigmi sociologici?
1) Menzioniamo per primi due paradigmi che hanno profondamente influenzato la nascita del pensiero sociologico: il patto di soggezione con cui gli uomini si sottopongono all'autorità coercitiva dello stato (T. Hobbes); la regolazione degli scambi, il mercato, come elemento connettivo della società (A. Smith);
2) Il paradigma dell'ordine, che discende dalla concezione di E. Durkheim: gli organismi sociali reagiscono ai cambiamenti generando nuove funzioni in modo che sia la differenziazione sociale (la divisione del lavoro) a creare nuovi mezzi di coesione sociale laddove si smarriscono i precedenti presupposti: passaggio da solidarietà meccanica a solidarietà organica;
3) Il paradigma del conflitto, il cui maestro indiscusso fu K. Marx: l'ordine è determinato dalle relazioni tra le classi sociali in contrapposizione. In questo paradigma predomina un concetto strettamente economico della società;
4) Il paradigma della struttura nasce invece da Durkheim ma viene sistematizzato da Talcott Parsons, e viene comunemente chiamato funzionalismo, secondo il quale la struttura viene prima degli individui e i fatti sociali possono essere spiegati solo da altri fatti sociali;
5) Il paradigma dell'azione: è quello che ha influenzato la maggior parte dei sociologi, ed è stato sistematizzato dal genio di M. Weber. Postula che i fenomeni sociali vadano ricondotti a comportamenti e credenze, e che dunque il compito del sociologo sia quello di esplicitare il senso intenzionato delle azioni sociali. Da questo paradigma discendono in linea diretta l'etnometodologia di Garfinkel e l'interazionismo simbolico di Goffman.
Chi ha voglia, commenti su questo, poi in una terza parte parleremo di come lavora sul campo la sociologia, focalizzandoci sulla sociologia delle religioni come caso paradigmatico.
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L'unica gioia al mondo è cominciare. E' bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante. - C. Pavese