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Blog evangelici ammettono: "Compleanni e Natale, incompatibili col cristianesimo"

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2014 15:47
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06/08/2014 22:17
 
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Noi credenti non osserviamo la presunta data di nascita di Gesù, come il mondo cerca di fare il 25 dicembre.
Allora… perché dovremo celebrare la nostra?
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Quando Gesù nacque, ci fu molta gioia nel cielo: ” E ad un tratto si uni all’angelo una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio, dicendo: Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore”. (Luca 2:13-14)

Mentre il portare una nuova vita nel mondo è certamente una gioia per i genitori ed anche condivisa da altri, la domanda si presenta: “Dovremmo noi celebrare l’anniversario della nascita da allora in poi?”

Il giorno della nascita è ampiamente usato dagli astrologi per leggere l’oroscopo di uno. La parola oroscopo viene definito come:

“Gli aspetti dei pianeti e stelle ad un dato momento, quale il momento della nascita della persona, sono usati dagli astrologi come una previsione astrologica del futuro della persona, basato su un diagramma degli aspetti dei pianeti e stelle.” (Dal American Heritage Dictionary).

Siamo informati della pratica pagana di attribuire potere o influenza sulla vita della persona dovuto alla posizione delle stelle ai tempi della sua nascita. Astrologi dichiarano che le stelle celesti ed i pianeti esercitano influenza sul futuro della persona! Quasi ogni giornale elenca l’oroscopo quotidiano per i segni dello zodiaco.

L’astrologia e gli oroscopi moderni vengono da Babilonia.

“Il mondo antico dell’Egitto, della Grecia, di Roma e della Persia celebravano i compleanni degli dei, re e quelli dei nobili. Anche se gli israeliani antichi registravano l’età dei loro cittadini maschi, non c’è evidenza che tenevano festività sull’anniversario della loro data di nascita” (Enciclopedia Americana 1991).

La gente credeva in buoni e in cattivi spiriti ed essendo impauriti che questi spiriti causassero danno al celebrante di compleanno, egli veniva circondato da amici e parenti i cui buoni desideri e la loro presenza lo proteggeva dai pericoli sconosciuti che il compleanno portava, così dice il “Birthday Parties Around the World.” (Feste di compleanno nel Mondo)

La parola del Signore mette in guardia contro il partecipare nelle pratiche dei pagani:

” Così dice l’Eterno: Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni che ne hanno paura. “(Geremia 10:2)
D’importanza maggiore sono i riferimenti della Bibbia alle celebrazioni di compleanno, non i più felici.

1) Il primo è con il Faraone dell’Egitto (Genesi 40:20-22). Il coppiere visse, ma il panettiere fu messo a morte a quella festa di compleanno.
2) Anche Erode celebrò il suo compleanno, dove Giovanni il Battista fu decapitato (Marco 6:21-28).
In nessuna parte della Bibbia siamo comandati a celebrare compleanni. La Bibbia infatti dice l’opposto:

“Un buon nome è preferibile a un olio profumato, e il giorno della morte meglio del giorno della nascita.” (Ecclesiaste 7:1)
Da nessuna parte della Bibbia troviamo che l’anniversario della nascita del Salvatore fu mai celebrato…

Noi credenti non osserviamo la presunta data di nascita di Gesù, come il mondo cerca di fare il 25 dicembre. Allora, perché, dobbiamo celebrare la nostra?

I seguaci di Gesù cercano di mettersi in linea con i programmi di Gesù (e non quelli del mondo) e celebrano i Suoi comandamenti, cosicché preparando i loro cuori e le loro menti all’avvento del Suo Regno, Isaia 66:23.

Tratto da: www.albatrus.org/italian/festivita/personale/dovrebbe_un_vero_credente_celebrare_comple...



La festa di compleanno ha dunque origini da antiche usanze pagane, come pure fare gli “auguri”…
“Le varie usanze con cui oggi la gente festeggia i compleanni hanno una lunga storia. Affondano le radici nel reame della magia e della religione.

L’usanza di fare gli auguri, i regali e una festa — con tanto di candeline accese — aveva nell’antichità lo scopo di proteggere dai demoni il festeggiato e di garantirne la sicurezza nel nuovo anno. . . Fino al IV secolo il cristianesimo respinse la celebrazione dei compleanni giudicandola un’usanza pagana” (Schwäbische Zeitung – supplemento Zeit und Welt – del 3-4 aprile 1981, p. 4).

“I greci credevano che ognuno avesse uno spirito protettore o dèmone che era presente alla sua nascita e vigilava su di lui durante la sua vita. Questo spirito aveva una relazione mistica con il dio nel cui compleanno la persona era nata. Anche i romani accettavano questa idea. . . Questa nozione è stata tramandata nel pensiero religioso dell’uomo e si ritrova nell’angelo custode, nella fata buona e nel santo patrono. . . L’usanza delle candeline accese sulla torta ebbe origine dai greci. . . Venivano messe sugli altari dei templi di questa dea (Artemide) torte al miele tonde come la luna e con candeline accese. . . Nella credenza popolare, le candeline sono dotate di uno speciale potere magico per esaudire i desideri. . . Le candeline accese e i fuochi sacrificali hanno avuto uno speciale significato mistico sin da quando l’uomo ha eretto i primi altari ai suoi dèi. Le candeline della torta di compleanno sono pertanto un omaggio e un tributo al bambino che compie gli anni e portano fortuna. . . I saluti e gli auguri di buon compleanno sono una parte essenziale di questa festa. . . L’idea trae le sue origini dalla magia. . . Gli auguri di buon compleanno possono esercitare un’influenza buona o cattiva perché quel giorno si è più vicini al mondo degli spiriti” (The Lore of Birthdays, di Ralph e Adelin Linton, New York, 1952, pp. 8, 18-20).

Il compleanno dunque, è sempre stato strettamente legato all’astrologia e all’oroscopo…

Nella Bibbia, Il Signore Iddio ordina che non vi sia nessun “augure” nel suo popolo:

“Non si trovi in mezzo a te … né pronosticatore, né augure, … né chi dica la buona fortuna… perché chiunque fa queste cose è in abominio all´Eterno” (Deuteronomio 18:10,12)
Oltre a rigettare le usanze legate ai compleanni a motivo delle loro origini pagane e spiritiche, i servitori di Dio del passato le rigettavano per principio. Perché? Erano persone umili e modeste le quali non pensavano che la loro venuta al mondo fosse così importante da essere celebrata (Michea 6:8; Luca 9:48).

Piuttosto glorificavano Iddio e lo ringraziavano per il prezioso dono della vita (Salmo 8:3, 4; 36:9; Apocalisse 4:11). Tutti i giorni…

È degno di nota che l’unico evento che i cristiani hanno il comando di commemorare non è una nascita, ma una morte: quella di Gesù, al cui “nome” eccellente dobbiamo la nostra salvezza (Luca 22:17,20; 1° Corinzi 11:24,26; Ebrei 1:3, 4).

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“Così dice l’Eterno: Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perché sono le nazioni che ne hanno paura.” (Geremia 10:2)
“E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà.” (Romani 12:2)

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