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viceadmintdg1, 20/08/2014 01:24:
Gv 15:26,27:
26 Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, EGLI darà testimonianza di me; 27 e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Anche questa traduzione è viziata da pregiudizio teologico e le spiego perchè!
In Gv. 15:26 abbiamo il pronome aggettivo dimostrativo maschile singolare
ekeinos, che in greco significa “
quello” (
Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, di Balz e Schneider, vol. I, pag. 1089) e che si accorda con il sostantivo maschile
parakletos, ma il soggetto in discussione è neutro,
to pneuma tes aletheias, “
lo spirito della verità”, per cui
ekeinos non si può tradurre “
egli” ma resta “
quello”.
Tanto per fare un esempio,
ekeinos può essere tradotto “
egli” in Gv. 8:44 perché l’ antecedente
diabolos (diavolo) è non solo maschile ma è anche il soggetto in discussione, al contrario di
pneuma che è neutro.
Ma non è il caso di Gv. 15:26, dove non si può tradurre
Egli, come visto…
(segue…..)