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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di settembre 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2014 21:17
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13/09/2014 11:00
 
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Apre la trasmissione come di consueto il conduttore don Franco Fiorino. Dopo le premesse iniziali da la parola ad Alessandro Spoto per la rubrica “Mutamenti dottrinali” che affronta il tema dei


“cambiamenti nella disposizione in merito alla disassociazione dei proclamatori non battezzati”.
La posizione dell’attuale Corpo Direttivo (CD) è differente in proposito. Infatti in passato anche i proclamatori non battezzati venivano trattati come i battezzati nel momento in cui commettevano trasgressioni o semplicemente abbandonavano la Congregazione.
Nel libro Organizzazione per predicare il regno e fare discepoli del 1973 p. 174-175 si danno disposizioni su come comportarsi con le persone non battezzate che commettono trasgressioni:

“Dovrebbero essere trattate in modo simile a come son trattate le persone battezzate, con l’eccezione che, non essendo riconosciuti membri della congregazione, non ne sarebbero espulse in maniera formale”.

“Quindi anche i proclamatori non battezzati venivano trattati allo stesso modo dei tdG battezzati disassociati”. Lo stesso libro alle pagine 170-174 spiega come devono essere trattati i disassociati:

“Nessuno nella congregazione dovrebbe salutare tali persone quando le incontra, né le dovrebbe accogliere nella propria casa”.

Queste disposizioni valgono anche per parenti e familiari! Nella Torre di Guardia del 15 gen 1962, p 42 si afferma che:

“Nel caso del parente disassociato che non abita nella stessa casa, i rapporti con lui sono limitati a ciò che è assolutamente necessario. Questi rapporti sono limitati e anche eliminati completamente se è possibile. Si dovrebbe far capire al disassociato che ora le sue visite non sono ben venute come prima quando camminava rettamente con Geova”.

Quindi costoro avrebbero chiuso ogni rapporto con i propri parenti. L’unico modo per riallacciare i rapporti era di tornare in Congregazione.

Ma nel 1988 avviene il cambiamento dottrinale. Nella Torre di Guardia del 15 novembre 1988 pp 17-19 si legge:

Potrebbe accadere che un proclamatore non battezzato che ha commesso una trasgressione non reagisca positivamente all’aiuto amorevole. Oppure un proclamatore non battezzato può non voler continuare a fare progresso in vista del battesimo, e informa gli anziani che non vuole essere considerato un proclamatore. Cosa bisogna fare? Costoro, che in effetti non sono stati approvati da Dio, non vengono disassociati. La disposizione secondo cui si disassociano i peccatori impenitenti si applica a quelli ‘chiamati fratelli’, ai battezzati. (1 Corinti 5:11) Ma significa questo che si passa sopra alla trasgressione? No.
17 Gli anziani hanno la responsabilità di ‘pascere il gregge di Dio affidato alla loro cura’. (1 Pietro 5:2) Se nell’offrire aiuto due anziani concludono che il trasgressore non battezzato non è pentito e non è idoneo per essere un proclamatore, ne informeranno l’individuo. Oppure, se una persona non battezzata dice agli anziani che non vuole più essere considerata un proclamatore, essi accetteranno la sua decisione. In entrambi i casi è opportuno che il comitato di servizio della congregazione disponga che venga fatto un semplice annuncio in un momento adatto, dicendo “. . . non è più un proclamatore della buona notizia”.
18 In che modo i Testimoni considereranno tale individuo in seguito? Ebbene, prima egli era un ‘incredulo’ che frequentava le adunanze. Poi è voluto diventare un proclamatore della buona notizia ed è diventato idoneo per esserlo. Ora non lo è più, per cui egli è di nuovo una persona del mondo. La Bibbia non richiede che i Testimoni evitino di rivolgergli la parola, poiché non si tratta di un disassociato.

Nella nota in calce si legge: “In precedenza, i peccatori impenitenti non battezzati venivano evitati del tutto”!

Prima di tale cambiamento, il CD diceva ai suo gregari che era la Bibbia a richiedere ai tdG di comportarsi in questo modo con i tdG non battezzati, come se fossero stati disassociati: niente saluto, niente frequentazioni sociali…

Questo insegnamento ovviamente ha prodotto privazioni e sofferenze, distruzione dei legami familiari e sociali. Non ci furono parole di scuse da parte del Corpo Direttivo quando cambiò tale intendimento.

Questo insegnamento, ora cambiato, viene tutt’oggi applicato ai tdG battezzati che hanno deciso di lasciare l’organizzazione. Come si può notare i tdG si attengono alle direttive del CD così come avveniva per i tdG non battezzati, prima del cambiamento di intendimento.

Dopo il cambiamento i tdG in massa si sono conformati alle nuove direttive. Questo è la dimostrazione che i tdG non seguono ciò che si afferma dalla Scrittura e che non si fanno guidare da comportamenti e atteggiamenti amorevoli e umani ma seguono, anzi obbediscono, firmando quasi una cambiale in bianco, le decisioni degli uomini che guidano la loro Congregazione.

In effetti a volte è più facile seguire gli uomini che seguire la Parola di Dio, con le conseguenze nefaste sopra menzionate, con rapporti familiari rovinati…



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