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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di settembre 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2014 21:17
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19/09/2014 10:14
 
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La Torre di Guardia del 15/2/1989, “domande dei lettori”, chiarisce ulteriormente il punto.

Riporto solo brevi stralci, la domanda posta dal lettore era la seguente:

Le informazioni sull’essere approvati da Dio significano che i cristiani possono parlare con qualcuno che un tempo veniva considerato un “associato approvato” ma che poi, a motivo di qualche trasgressione, doveva essere evitato?

La Torre di Guardia del 15/2/1989 rispose:

Sì. La Torre di Guardia del 15 novembre 1988 ha mostrato perché è scritturale correggere il nostro intendimento riguardo a come considerare una persona non battezzata che partecipa al ministero pubblico con i testimoni di Geova. In precedenza tale persona era definita un “associato approvato”.
“la Bibbia richiede che si prendano tali misure disciplinari nei confronti di quei battezzati che sono peccatori impenitenti. (1 Corinti 5:11-13; 2 Giovanni 9-11) Tuttavia, un trasgressore non battezzato non ha lo stesso grado di responsabilità di uno che è battezzato. (Luca 12:48) Non essendosi battezzato, costui non è ancora stato approvato agli occhi di Dio, per cui nel suo caso non si applica la disassociazione”
“Che dire, dunque, di chi in precedenza era definito un “associato approvato” ma ora non è più idoneo per il ministero pubblico a motivo di qualche trasgressione? Non essendo un disassociato, va trattato come una persona del mondo quale egli è. Naturalmente, la Torre di Guardia del 15 novembre avvertiva a pagina 19 che i cristiani leali devono esercitare la dovuta cautela. Essi comprendono che la persona non battezzata può anche aver commesso quella trasgressione pur essendo a conoscenza delle norme di Dio. I cristiani maturi devono stare attenti nei loro rapporti con tale individuo. I dubbi che possono sorgere nel determinare fino a che punto avere a che fare con lui si possono risolvere quasi sempre seguendo i consigli di Dio. Possiamo riflettere su consigli come quelli riportati in 1 Corinti 15:33 e Proverbi 13:20 e chiederci: ‘Fino a che punto sarebbe giusto che frequentassi una persona del mondo che non vive in base alle norme cristiane?’ Se gli anziani vedono che una persona del mondo di questo genere rappresenta in qualche modo una minaccia, possono mettere in guardia in privato i membri della congregazione che sembrano essere in pericolo.“
“Anche se le recenti informazioni della Torre di Guardia richiedono che correggiamo il nostro modo di pensare e di comportarci, questo viene fatto in armonia con le Scritture, che sono utili “per disciplinare nella giustizia”. — 2 Timoteo 3:16, 17
”.


Che dire delle “privazioni e sofferenze, distruzione dei legami familiari e sociali” di cui parla Spoto?

E della “mancanza si scuse”?

Caro Spoto, esistono due modi di affrontare la disassociazione, il primo riguarda il 99% dei disassociati che ritornano nella Congregazione e che rappresentano la stragrande maggioranza “silenziosa”.

Perché “silenziosa”?

Nessuno di loro si sogna neppure lontanamente di andare a Radio Maria o in certe trasmissioni televisive e ovviamente nessuno chiede il loro punto di vista (anche perché non farebbe comodo ascoltarlo…..).

Perché la stragrande maggioranza dei disassociati rientra nella Congregazione Cristiana?

Perché costretti?

La stragrande maggioranza ritorna perché ha compreso che cos’ è la disassociazione: ha capito che non è un atto punitivo fine a se stesso, al contrario, è provvedimento finalizzato alla salvezza del peccatore (1 Cor. 5:5).

questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore” (1 Cor. 5:5 CEI)

La disassociazione, inoltre, è disciplina scritturale divina: il brano di Ebrei 12:5-11 lo chiarisce, parlando della durezza della disciplina che il Padre Celeste impartisce (Ebrei 12:6,11),

perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio
” (Ebrei 12:6 CEI)

Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza” (Ebrei 12:11 CEI) .

ma esortando a non disprezzarla (Ebrei 12:5)

Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d'animo quando sei ripreso da lui
” (Ebrei 12:5 CEI);

giacchè alla fine,

arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati” (Ebrei 12:11 CEI).

E il restante 1% dei disassociati?

Evidentemente non ha accettato la disciplina divina per quel che realmente è e per quello che è il suo scopo reale: il nostro Padre Celeste ci corregge, anche duramente, perché ci ama, non ci vuole perdere e ci rivuole con se.

Costoro hanno concepito, invece, la disassociazione non come atto disciplina, duro quando necessario, di un Padre Amorevole e finalizzato ad un preciso scopo, ma come atto punitivo fine a se stesso.

E quindi, i soliti noti che appartengono – del tutto legittimamente, dal loro punto divista – a questa minoranza “chiassosa” che cosa fa?


Apre siti internet anti testimoni di Geova spesso truculenti e perfino razzisti….

Va in tutte le trasmissioni televisive a sostenere le loro teorie menzognere, sapendo di mentire…..

Va a Radio Maria....

Eccetera

Eccetera

Eccetera

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