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La teoria dell’evoluzione si concilia con la Bibbia?

Ultimo Aggiornamento: 22/10/2014 08:50
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13/10/2014 20:03
 
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Edmund73, 13/10/2014 19:38:

anto_netti, 13/10/2014 09:48:



La teoria dell'evoluzione è in disaccordo con ciò che dice la Bibbia e quindi è naturale che non venga accettata da un credente.



La teoria dell'evoluzione è in disaccordo con ciò che dice la Bibbia letta alla lettera, cosa ben diversa. Sulla base di cosa hai infatto stabilito che il racconto di Genesi debba essere inteso in senso letterale e realistico?





basta la dichiarazione di Gesù riguardo alle Genesi espressa in Mt. 19:4 o di Paolo in Atti 17:26....mi pare che il Signore e l' apostolo delle genti leggessero il racconto della Genesi "alla lettera" riguardo alla creazione dell' uomo. Sbaglio?


13/10/2014 21:12
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 13/10/2014 20:03:



basta la dichiarazione di Gesù riguardo alle Genesi espressa in Mt. 19:4 o di Paolo in Atti 17:26....mi pare che il Signore e l' apostolo delle genti leggessero il racconto della Genesi "alla lettera" riguardo alla creazione dell' uomo. Sbaglio?



Sorvolando sulla debolezza logica di un tale argomento (il perchè la Bibbia vada letta letteralmente non può risiedere in uno o più passi della Bibbia stessa, pena un circolo vizioso), direi che in quei casi stanno semplicemente citando le Scritture. Se per comunicare un certo concetto si cita qualcosa è ovvio che si usano pressappoco le stesse parole della fonte.



13/10/2014 21:21
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 21:12:

Aquila-58, 13/10/2014 20:03:



basta la dichiarazione di Gesù riguardo alle Genesi espressa in Mt. 19:4 o di Paolo in Atti 17:26....mi pare che il Signore e l' apostolo delle genti leggessero il racconto della Genesi "alla lettera" riguardo alla creazione dell' uomo. Sbaglio?



Sorvolando sulla debolezza logica di un tale argomento (il perchè la Bibbia vada letta letteralmente non può risiedere in uno o più passi della Bibbia stessa, pena un circolo vizioso), direi che in quei casi stanno semplicemente citando le Scritture. Se per comunicare un certo concetto si cita qualcosa è ovvio che si usano pressappoco le stesse parole della fonte.






mi pare un ragionamento che non sta nè in cielo nè in terra e ovviamente parlo da credente.
Gesù, per spiegare che cos' è, effettivamente, il matrimonio agli occhi di Dio, citò non solo quello che Dio stabilì nella Genesi riguardo al matrimonio medesimo, ma il fatto che Dio in principio creò l' uomo e la donna, Paolo stesso dice che il peccato e la morte hanno origine da un solo uomo (Rom. 5:12).
Va da se che la morte - cosa reale - non possa derivare da un' irrealtà o da un mito.....
Del resto, la Bibbia ci spiega perchè soffriamo e moriamo (Rom. 8:20-21), se invece leggiamo il racconto della Genesi come un mito e nulla più, semplicemente ci troviamo in balìa di un Dio che, non avendo nulla di meglio da fare, decide di creare l' uomo - se si crede alla creazione, beninteso - per il solo gusto di farlo vivere pochi anni nella sofferenza e poi farlo morire.
se è questo l' Iddio a cui tu credi, beh, tientelo stretto...

[SM=g1944981]


[Modificato da Aquila-58 13/10/2014 21:22]
13/10/2014 22:01
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 13/10/2014 21:21:



se invece leggiamo il racconto della Genesi come un mito e nulla più...



Non c'è nulla di male nel mito in sè e per sè. La verità si può comunicare in molti modi e in varie forme. Una poesia può dire meglio di qualsiasi trattato una verità profonda. Allo stesso modo, "mito" non è sinonimo di menzogna, ma si riferisce principalmente alla sua forma letteraria che, con un linguaggio creativo, raggiunge l'ascoltatore/lettore in modo più coinvolgente. Per dire certe cose, e sopratutto un messaggio religioso, abbiamo bisogno di parole speciali, se non vogliamo scadere in un misero cronachismo.





13/10/2014 22:16
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 22:01:

Aquila-58, 13/10/2014 21:21:



se invece leggiamo il racconto della Genesi come un mito e nulla più...



Non c'è nulla di male nel mito in sè e per sè. La verità si può comunicare in molti modi e in varie forme. Una poesia può dire meglio di qualsiasi trattato una verità profonda. Allo stesso modo, "mito" non è sinonimo di menzogna, ma si riferisce principalmente alla sua forma letteraria che, con un linguaggio creativo, raggiunge l'ascoltatore/lettore in modo più coinvolgente. Per dire certe cose, e sopratutto un messaggio religioso, abbiamo bisogno di parole speciali, se non vogliamo scadere in un misero cronachismo.




non è misero "cronachismo", ma il fatto che la Bibbia ci mette di fronte ad una realtà terribile, la morte, affermando che essa trova la sua sorgente da una precisa origine, il fallo compiuto da un solo uomo.
Come vedi, non si tratta di cronaca, ma di una realtà che può nascere solo da un' altra realtà...

Se poi Adamo ed Eva non sono mai esistiti e non c' è stato alcun fallo, semplicemente non abbiamo spiegazione alcuna alla morte, se non quella di un dio crudele che ha messo al mondo il genere umano per farlo vivere per pochi anni, nella sofferenza e per morire.
Come vedi, la lettura del racconto della Genesi per quello che è ci da una risposta plausibile.
Il caso contrario, altresì, ci pone dinanzi ad un dio crudele e capriccioso...







[Modificato da Aquila-58 13/10/2014 22:18]
13/10/2014 22:24
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 22:01:

Aquila-58, 13/10/2014 21:21:



se invece leggiamo il racconto della Genesi come un mito e nulla più...



Non c'è nulla di male nel mito in sè e per sè. La verità si può comunicare in molti modi e in varie forme. Una poesia può dire meglio di qualsiasi trattato una verità profonda. Allo stesso modo, "mito" non è sinonimo di menzogna, ma si riferisce principalmente alla sua forma letteraria che, con un linguaggio creativo, raggiunge l'ascoltatore/lettore in modo più coinvolgente. Per dire certe cose, e sopratutto un messaggio religioso, abbiamo bisogno di parole speciali, se non vogliamo scadere in un misero cronachismo.








Il punto è che la Bibbia, pur contenendo poesie, drammi, parabole e iperbole possiede un ricchissimo patrimonio di informazioni storico/geografiche e dettagliate genealogie, narrando accuratamente fatti realmente accaduti e luoghi e spazi collocabili con straordinaria precisione.

Quindi, anche per chi non possiede 'fede' in essa da un punto di vista religioso, può, con il massimo rispetto, riconoscerne l'attendibilità ed apprezzare molte altre sfumature .

13/10/2014 22:55
 
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Paolo stesso dice che il peccato e la morte hanno origine da un solo uomo (Rom. 5:12).

Il peccato ha avuto origine dall'uomo-donna e da Satana il diavolo e la morte della donna dalla donna stessa: per giustizia di Dio Genesi 1:17 "...nel giorno che ne mangerai di certo morrai e Genesi 3:3 "...non ne dovete mangiare, no non lo dovete toccare affinchè non moriate".

inoltre per mezzo di un solo uomo (Adamo) il peccato è entrato nel mondo, cioè si è formato un sistema (mondo) organizzato da Satana in opposizione a Geova.
13/10/2014 22:57
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 13/10/2014 22:16:


Se poi Adamo ed Eva non sono mai esistiti e non c' è stato alcun fallo, semplicemente non abbiamo spiegazione alcuna alla morte, se non quella di un dio crudele che ha messo al mondo il genere umano per farlo vivere per pochi anni, nella sofferenza e per morire




Sembra che ciò di cui la tua lettura abbisogna e va in cerca siano proprio dei "fatti" nudi e crudi, allo stesso modo in cui in un delitto si va alla ricerca del colpevole e di tutta la relativa dinamica. Una specie di positivismo religioso, al limite del meccanicismo. Non credo che nè una approfondita riflessione teologica nè gli strumenti delle scienze bibliche (come lo studio delle forme letterarie) sorreggano questo approccio. Ma se questa è la tua lettura, permettimi di citarti, tientela stretta :-)
13/10/2014 23:04
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 22:57:

Aquila-58, 13/10/2014 22:16:


Se poi Adamo ed Eva non sono mai esistiti e non c' è stato alcun fallo, semplicemente non abbiamo spiegazione alcuna alla morte, se non quella di un dio crudele che ha messo al mondo il genere umano per farlo vivere per pochi anni, nella sofferenza e per morire




Sembra che ciò di cui la tua lettura abbisogna e va in cerca siano proprio dei "fatti" nudi e crudi, allo stesso modo in cui in un delitto si va alla ricerca del colpevole e di tutta la relativa dinamica. Una specie di positivismo religioso, al limite del meccanicismo. Non credo che nè una approfondita riflessione teologica nè gli strumenti delle scienze bibliche (come lo studio delle forme letterarie) sorreggano questo approccio.




riguardo alla scienza posso essere anche d' accordo con te, riguardo alla riflessione teologica, beh, mi rifaccio al corpus paolino, per cui se la riflessione teologica porta alla comprensione che, effettivamente, la morte ha origine da un fallo e che il riscatto lo ha da un atto di giustizia di un solo uomo, beh, mi pare la riflessione teologica di gran lunga migliore (Rom. 5:12-21).
Se invece la riflessione teologica porta a non riconoscere che vi sia stato un primo uomo e un primo fallo, a cui va bilanciato un solo atto di giustizia per la redenzione del mondo, beh, allora come ti ho detto ci troveremmo di fronte a un dio crudele che non solo ci ha messo al mondo per soffrire e morire, ma che ha per giunta mandato il Suo Figlio Unigenito nel mondo medesimo per nulla.
Contento te....

Buona notte a e domani sera...




[Modificato da Aquila-58 13/10/2014 23:05]
13/10/2014 23:05
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
'Andros', 13/10/2014 22:24:



Il punto è che la Bibbia, pur contenendo poesie, drammi, parabole e iperbole possiede un ricchissimo patrimonio di informazioni storico/geografiche e dettagliate genealogie, narrando accuratamente fatti realmente accaduti e luoghi e spazi collocabili con straordinaria precisione.

Quindi, anche per chi non possiede 'fede' in essa da un punto di vista religioso, può, con il massimo rispetto, riconoscerne l'attendibilità ed apprezzare molte altre sfumature .




Dal fatto che vi siano descrizioni storiche e geografiche reali non discende che allora tutto ciò che è narrato nella Bibbia è reale. Anche i Promessi Sposi sono scritti con grande precisione storico/geografica, così come anche vi compaiono personaggi realmente esistiti, ma ciò non comporta che le vicende di Renzo e Lucia siano realmente accadute.


14/10/2014 09:15
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 19:38:




Dove stanno le prove schiaccianti? Parlo di prove schiaccianti. Non presunte. Dove stanno gli anelli mancanti? Le ricostruzioni su pochi fossili, sembrano proprio forzate.



Non so che cosa per te sia degno di essere considerato "schiacciante". Che prova vorresti e per quale motivo quelle esistenti non sono soddisfacenti? Naturalmente immagino che per fare una affermazione del genere tu le conosca già tutte, a cominciare dall'immenso lavoro di raccolta di dati fatta da Darwin. E ovviamente immagino tu sappia che per "prova" non si intendono soltanto i ritrovamenti fossili, ma anche, per es., le conferme alla teoria che vengono dagli studi di genetica.
La nozione di anello mancante non ha più valore scientifico ed è tipica del dibatitto parascientifico (cfr. voce Anello mancante su wikipedia).



Cosa intendo per prova schiacciante? Sai qual è l'unica teoria che sta tenendo forte? La teoria del modello standard delle particelle. Sembrava in crisi è invece adesso sta riprendendo campo. Ci ha permesso soprattutto con una delle sue sottoteorie la QED (elettrodionamica quantistica) di realizzare tutta la tecnologia dei moderni computer, cellulari e tablet. E tante altre tecnologie. Tra cui quelle spaziali. Eppure la teoria ha ancora bisogno di essere confermata. Come anche la relatività di Einstein, ha ancora bisogno di ulteriori conferme. Ma la teoria standard delle particelle è incompleta. Bisogna trovare qualcosa che riunisca meccanica quantistica e relatività generale (teoria della gravità). La teoria delle stringhe sembra aver fallito per il momento. Mentre la teoria della gravità quantistica a loop sembra aver fatto i suoi primi timidi passi. Detto questo possiamo considerare la teoria standard e la teoria della relatività generale dei caposaldi.

Non mi sembra che questo sia il caso della teoria dell'evoluzione. Che anche con in progressi della genetica c'è un fatto notevole da tenere in considerazione. E cioè che la scienza non sa ancora qual è il confine tra una specie e l'altra. Le mutazioni possono avvenire solo all'interno di una specie (microevoluzione). Mai nessuna specie si trasformerà in un'altra (macroevoluzione). Questo è in pieno accordo con il racconto biblico che dice che Dio creò ogni essere vivente secondo la sua specie. La prova schiacciante sarebbe, trovare che so, un cavallo che si è trasformato in zebra. Hai preso poi in considerazione il principio di falsificabilità? Cosa diceva Karl Popper? Se mi trovate dei conigli nel cambriano crolla tutto circa l'evoluzione. Sembra che erano stati trovati dei microrganismi che stavano dove non dovevano stare. Ma poi non si è saputo più niente. E' stato tutto messo a tacere o si trattò di bufala?




Perché si vuole per forza credere nell'evoluzione.



Si potrebbe allora dire, di posizioni come la tua: si vuole per forza negare l'evoluzione.



Beh! Te l'ho detto è in contrasto con la creazione. E non che non ci siano i presupposti per negarla. Te li ho elencati sopra.





Beh! Almeno su qualcosa siamo d'accordo. Comunque qualcuno ha provato a farlo. Ad esempio Godel, ha dato la dimostrazione matematica dell'esistenza di Dio.



Ho dato un'occhiata, purtroppo un po' rapida, sulla dimostrazione di Godel. Pur formulata con un procedimento logico-formale, tuttavia mi pare si tratti di un'argomentazione più filosofica che matematica (e quindi discutibile), piuttosto distante dai geniali risultati dei suoi celebri teoremi.



Si! Su questo posso anche essere d'accordo con te.




Non sarebbe sbagliato come l'ha definita lo scienziato Fausto Intilla DIO = M x C^2. Anche se è un po' improprio dire una cosa del genere. Ma non è l'unico a considerarla l'equazione di Dio. Anche lo scienziato Amir Aczel D. la considera l'equazione di Dio.



Scempiaggini. Fàcciano gli scienziati e non i pubblicitari o i giornalisti. Renderebbero un miglior servizio a Dio.



Ma vedi. Ho una visione diversa. Spesso ciò che non appartiene alla scienza, viene definito da quest'ultima pseudoscienza. Sono il primo a dirti che di balle se ne raccontano tante. Ma non tutto ciò che viene definito pseudoscienza è da buttare. In alcuni casi si è mostrato un altro modo di fare ricerca.

Ciao
anto_netti
14/10/2014 13:59
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 13/10/2014 23:05:

'Andros', 13/10/2014 22:24:



Il punto è che la Bibbia, pur contenendo poesie, drammi, parabole e iperbole possiede un ricchissimo patrimonio di informazioni storico/geografiche e dettagliate genealogie, narrando accuratamente fatti realmente accaduti e luoghi e spazi collocabili con straordinaria precisione.

Quindi, anche per chi non possiede 'fede' in essa da un punto di vista religioso, può, con il massimo rispetto, riconoscerne l'attendibilità ed apprezzare molte altre sfumature .




Dal fatto che vi siano descrizioni storiche e geografiche reali non discende che allora tutto ciò che è narrato nella Bibbia è reale. Anche i Promessi Sposi sono scritti con grande precisione storico/geografica, così come anche vi compaiono personaggi realmente esistiti, ma ciò non comporta che le vicende di Renzo e Lucia siano realmente accadute.





Tu stai parlando dei modi in cui si può comunicare una verità ed è ciò che la Bibbia fa utilizzando non solo metafore o iperbole ma anche attraverso lezioni basate su fatti e personaggi storici e quindi realmente esistiti: non puoi quindi respingere tutto ciò che non sei in grado di provare etichettandolo come mito.
Per fare questo devi possedere una fede, che ti permetta di contraddire ciò che non puoi spiegare.

14/10/2014 19:49
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 13/10/2014 23:04:



riguardo alla scienza posso essere anche d' accordo con te, riguardo alla riflessione teologica, beh, mi rifaccio al corpus paolino, per cui se la riflessione teologica porta alla comprensione che, effettivamente, la morte ha origine da un fallo e che il riscatto lo ha da un atto di giustizia di un solo uomo, beh, mi pare la riflessione teologica di gran lunga migliore (Rom. 5:12-21).


La teologia paolina merita naturalmente una straordinaria attenzione. Ciò nondimeno rimane la riflessione personale di Paolo.



Se invece la riflessione teologica porta a non riconoscere che vi sia stato un primo uomo e un primo fallo, a cui va bilanciato un solo atto di giustizia per la redenzione del mondo



Era invece giustizia e bontà quella di punire il primo uomo con la morte? Perchè, poi, far pagare le conseguenze di questo peccato anche alla discendenza, senza neanche dare ai suoi figli la possibilità di mostrarsi ubbidienti? Ha sbagliato Adamo, paghi solo lui, no? Ti pregherei di considerare, nel caso tu abbia voglia di rispondermi, che Dio è onnipotente, e quindi a poco varrebbe replicare che il peccato si trasmetterebbe, per così dire, "geneticamente", perchè Dio, Signore della Natura e non sottoposto Egli stesso alle leggi del creato, avrebbe potuto evitare questa "trasmissione".




, beh, allora come ti ho detto ci troveremmo di fronte a un dio crudele che non solo ci ha messo al mondo per soffrire e morire, ma che ha per giunta mandato il Suo Figlio Unigenito nel mondo medesimo per nulla.



Un Dio a cui piacciono i sacrifici, evidentemente. In questo caso addirittura del Figlio. Chi se lo tiene stretto, questa volta?





14/10/2014 20:41
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 14.10.2014 19:49:



Un Dio a cui piacciono i sacrifici, evidentemente. In questo caso addirittura del Figlio. Chi se lo tiene stretto, questa volta?





Stai guardando solo un lato della medaglia. Perché non vedere in tale atto, il profondo amore che ha per tutte le sue creature, al punto che tramite il sacrificio della vita terrena di suo figlio, si riesce infine a riportare l'equilibrio necessario e redimere tutti quelli che ripongono fede in lui?


Comunque, mi pare che stiamo andando OT. Cerchiamo di rientrare in tema
[Modificato da Seabiscuit 14/10/2014 20:44]

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www.TdGonline.it
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"Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione" - Edmund Burke
14/10/2014 21:19
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Edmund73, 14/10/2014 19:49:

Aquila-58, 13/10/2014 23:04:



riguardo alla scienza posso essere anche d' accordo con te, riguardo alla riflessione teologica, beh, mi rifaccio al corpus paolino, per cui se la riflessione teologica porta alla comprensione che, effettivamente, la morte ha origine da un fallo e che il riscatto lo ha da un atto di giustizia di un solo uomo, beh, mi pare la riflessione teologica di gran lunga migliore (Rom. 5:12-21).


La teologia paolina merita naturalmente una straordinaria attenzione. Ciò nondimeno rimane la riflessione personale di Paolo.




beh, mi permetti di dissentire?
Io sono un credente - non so tu - e per me come per l' apostolo Pietro, il corpus paolino è Sacra Scrittura (2 Pt. 3:16).
Tradotto (per noi credenti): le sue epistole sono ispirate da Dio.....

Edmund73, 14/10/2014 19:49:





Se invece la riflessione teologica porta a non riconoscere che vi sia stato un primo uomo e un primo fallo, a cui va bilanciato un solo atto di giustizia per la redenzione del mondo



Era invece giustizia e bontà quella di punire il primo uomo con la morte? Perchè, poi, far pagare le conseguenze di questo peccato anche alla discendenza, senza neanche dare ai suoi figli la possibilità di mostrarsi ubbidienti?




ma stai scherzando?
Dio ha affrancato subito la progenie di Adamo dagli effetti (devastanti) del peccato (Gen. 3:15), dando ad ognuno di loro la possibilità di dimostrarsi ubbidienti....basti pensare a Noè o ad Abraamo, tanto per restare alla Genesi...



Edmund73, 14/10/2014 19:49:


Ha sbagliato Adamo, paghi solo lui, no? Ti pregherei di considerare, nel caso tu abbia voglia di rispondermi, che Dio è onnipotente, e quindi a poco varrebbe replicare che il peccato si trasmetterebbe, per così dire, "geneticamente", perchè Dio, Signore della Natura e non sottoposto Egli stesso alle leggi del creato, avrebbe potuto evitare questa "trasmissione".





e io ti pregherei di considerare che in Eden è sorta una contesa: Geova diede alla prima coppia umana un solo comando - dico uno! - lo scopo era riconoscere la sua sovranità in quanto Creatore.
Satana ha sfidato non solo la sovranità divina, ma ha lanciato una perfida sfida mettendo in dubbio la giustizia divina, il suo giusto modo di esercitare la sovranità in quanto Creatore ("Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno e voi sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”, Gen. 3:15).

Adamo ha pagato eccome, ma Dio aveva detto ad Adamo (non ad altri) di moltiplicarsi e riempire la terra (Gen. 1:28) e Dio non è come un uomo, che possa mentire (Tito 1:2), si attiene per primo alla sua parola, giacchè poi - giustamente - vuole che noi ci atteniamo alla Sua....

Edmund73, 14/10/2014 19:49:





, beh, allora come ti ho detto ci troveremmo di fronte a un dio crudele che non solo ci ha messo al mondo per soffrire e morire, ma che ha per giunta mandato il Suo Figlio Unigenito nel mondo medesimo per nulla.



Un Dio a cui piacciono i sacrifici, evidentemente. In questo caso addirittura del Figlio. Chi se lo tiene stretto, questa volta?








lo sai che senza il sacrificio di riscatto di Cristo e senza la sua risurrezione, io e te non avremmo alcuna speranza per il futuro? (1 Cor. 15:17).
Con la morte finirebbe tutto (1 Cor. 15:18).....
Io mi tengo questo Iddio che ha fatto una cosa che nessuno mai farebbe - mandare il Figlio Unigenito - per salvare il mondo, piuttosto che un dio che se ne fosse fregato altamente del genere umano, lasciandolo in balìa della futilità (Rom. 8:20-21).

Ciao.


COMUNQUE IL MODERATORE CI ESORTA A RIENTRARE IN TEMA, QUINDI CONVERRA' SENZ' ALTRO RISPETTARE L' ESORTAZIONE...
[Modificato da Aquila-58 14/10/2014 21:22]
15/10/2014 12:17
 
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Non ho trovato la notizia che avevo proposto circa i microrganismi sopra citati che non dovevano trovarsi nel periodo dove sono stati trovati. Ma ho trovato qualcos’altro su un sito cattolico che dà anche informazioni scientifiche.
E’ logico. Solo la religione ha interesse a smentire l’evoluzione.

Antibiotici:smentita definitivamente l’evoluzione dei batteri

28 Settembre 2011

Con questo articolo diamo avvio alla collaborazione con Enzo Pennetta, biologo e insegnante di scienze naturali, laureatosi nel 1984 in Scienze biologiche presso l’Università “La Sapienza” e nel 1989 in Farmacia sempre presso la stessa università. E’ autore del libro “Inchiesta sul darwinismo: come si costruisce una teoria” (Cantagalli 2011), ricostruzione storica del progressivo inserimento della teoria di Darwin all’interno del dibattito scientifico e della realtà sociale, dando origine al complesso fenomeno del “darwinismo”.

Di Enzo Pennetta
Biologo

Quante volte abbiamo sentito dire che l’evoluzione dei batteri è dimostrata dalla loro capacità di sviluppare la resistenza agli antibiotici? Effettivamente si tratta di un “mito” che, nonostante le smentite, ha attraversato inalterato i decenni, così come i grafici con l’evoluzione del cavallo e i disegni taroccati di Haeckel con la falsa somiglianza tra gli embrioni.

Come già anticipato, l’idea che i batteri potessero “evolvere” acquisendo un nuovo carattere per la resistenza agli antibiotici, venne già smentita negli anni ’50, quando i genetisti americani Joshua ed Esther Lederberg, fecero degli esperimenti utilizzando la tecnica del replica plating, consistente nel preparare due colonie batteriche identiche e sottoporne solo una all’azione degli antibiotici. La colonia mostrò che alcuni batteri avevano sviluppato la resistenza all’antibiotico e che tutte le generazioni successive la mantennero dimostrando che si trattava di una caratteristica genetica. Andando però a confrontare la posizione delle popolazioni resistenti con la piastra messa da parte (identica a quella utilizzata) scoprirono che i batteri resistenti agli antibiotici erano già presenti anche in quella, e nelle stesse posizioni in cui erano “comparsi” i batteri “evoluti” in quella utilizzata per l’esperimento. La conclusione dello studio di Joshua ed Esther Lederberg fu che la capacità di resistere agli antibiotici non è una nuova caratteristica, e che quindi non dimostra che si sia in presenza di un caso di evoluzione.

Ma, sempre in tema di resistenza agli antibiotici, è di questi ultimi tempi la notizia che il microbiologo Martin J. Blaser, della New York University, analizzando dei batteri ritrovati nel permafrost dello Yukon, e risalenti a 30.000 anni fa, ha scoperto che essi contengono i geni per la resistenza a numerosi antibiotici. Ne dà notizia il New York Times del 31 agosto 2011 in un articolo intitolato: “Researchers Find Antibiotic Resistance in Ancient DNA“. Va inoltre tenuto conto del fatto che i batteri possono trasmettere facilmente la capacità di sopravvivere agli antibiotici, infatti possono scambiarsi il gene per la resistenza come “si condividono le figurine”: «I batteri condividono questi geni l’uno con l’altro come le figurine di baseball», ha commentato infatti al riguardo il microbiologo Stuart Levy della Tufts University.

In definitiva si potrebbe dire che si tratta di una specie di esperimento di replica plating condotto su scala planetaria, e in più con una coltura “messa da parte” 30.000 anni fa. Ma se la resistenza agli antibiotici era presente circa 30.000 anni prima del loro utilizzo in terapia, come sarebbe possibile dire che i ceppi oggi resistenti siano un esempio di evoluzione della specie provocato dai farmaci? Questo dovrebbe implicare che la resistenza sviluppata dai batteri verso gli antibiotici non potrà più essere proposta come una dimostrazione dell’evoluzione secondo i meccanismi neo-darwiniani.

In teoria sì, ma si accettano scommesse sul contrario.


Articolo pubblicato anche su: www.enzopennetta.it

www.uccronline.it/2011/09/28/antibiotici-smentita-definitivamente-levoluzione-dei-...

Ciao
anto_netti
16/10/2014 21:01
 
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Re:
anto_netti, 15/10/2014 12:17:

Non ho trovato la notizia che avevo proposto circa i microrganismi sopra citati che non dovevano trovarsi nel periodo dove sono stati trovati. Ma ho trovato qualcos’altro su un sito cattolico che dà anche informazioni scientifiche.



Grazie per la segnalazione, anche se in linea di massima in un forum preferisco uno scambio di opinioni personali piuttosto che il riportare interi articoli.



La conclusione dello studio di Joshua ed Esther Lederberg fu che la capacità di resistere agli antibiotici non è una nuova caratteristica, e che quindi non dimostra che si sia in presenza di un caso di evoluzione.


Le parole in grassetto sono una personale conclusione del Pennetta che non ha niente a che vedere con lo scopo dello studio. Questo doveva solo chiarire se le mutazioni di Escherichia coli avvenivano spontaneamente o erano invece indotte dalla presenza di alcuni batteriofagi. L'evoluzione non c'entra nulla.



Ma se la resistenza agli antibiotici era presente circa 30.000 anni prima del loro utilizzo in terapia, come sarebbe possibile dire che i ceppi oggi resistenti siano un esempio di evoluzione della specie provocato dai farmaci? Questo dovrebbe implicare che la resistenza sviluppata dai batteri verso gli antibiotici non potrà più essere proposta come una dimostrazione dell’evoluzione secondo i meccanismi neo-darwiniani.



Idem come sopra. Se questa scoperta inficiasse la teoria dell'evoluzione sarebbe un grosso scoop e il primo a dare notizia di questa implicazione sarebbe proprio l'autore stesso, il dottor Martin J. Blaser. Cosa che non mi risulta abbia fatto. In compenso, l'ha fatto Pennetta.

16/10/2014 21:14
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
anto_netti, 14/10/2014 09:15:



Non mi sembra che questo sia il caso della teoria dell'evoluzione. Che anche con in progressi della genetica c'è un fatto notevole da tenere in considerazione. E cioè che la scienza non sa ancora qual è il confine tra una specie e l'altra. Le mutazioni possono avvenire solo all'interno di una specie (microevoluzione). Mai nessuna specie si trasformerà in un'altra (macroevoluzione). Questo è in pieno accordo con il racconto biblico che dice che Dio creò ogni essere vivente secondo la sua specie. La prova schiacciante sarebbe, trovare che so, un cavallo che si è trasformato in zebra. Hai preso poi in considerazione il principio di falsificabilità? Cosa diceva Karl Popper? Se mi trovate dei conigli nel cambriano crolla tutto circa l'evoluzione. Sembra che erano stati trovati dei microrganismi che stavano dove non dovevano stare. Ma poi non si è saputo più niente. E' stato tutto messo a tacere o si trattò di bufala?



Non credo che le cose stiano così, ma non voglio convincerti di nulla. Se però ti va puoi leggere questo articolo che tratta degli argomenti a cui accenni ed altri ancora inerenti al dibattito evoluzionismo/creazionismo.

Ciao!

16/10/2014 23:06
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Aquila-58, 14/10/2014 21:19:


ma stai scherzando?
Dio ha affrancato subito la progenie di Adamo dagli effetti (devastanti) del peccato (Gen. 3:15), dando ad ognuno di loro la possibilità di dimostrarsi ubbidienti....



La domanda era se è giusto far pagare ai figli (innocenti) la colpa del padre, in ispecie con la morte. Che poi per la progenie fosse ancora possibile ubbidire mi sembra banale.

Riguardo agli altri punti da te toccati ci vorrebbero sicuramente dei thread dedicati. Il moderatore mi permetterà gentilmente, spero, una breve replica.


il corpus paolino è Sacra Scrittura (2 Pt. 3:16).
Tradotto (per noi credenti): le sue epistole sono ispirate da Dio.....



Il fatto che sia ispirata da Dio (qualunque cosa ciò significhi) spero non comporti per te negare o sminuire il ruolo e il genio di Paolo nella formulazione del suo pensiero, come se l'apostolo fosse un semplice ripetitore radio.



e io ti pregherei di considerare che in Eden è sorta una contesa: Geova diede alla prima coppia umana un solo comando - dico uno! - lo scopo era riconoscere la sua sovranità in quanto Creatore.


Non mi pare che nel racconto si dica che vi sia tale scopo. Naturalmente è una possibile lettura, a mio avviso un po' puerile.

Saluti.


16/10/2014 23:22
 
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Non è solo la colpa del padre, è anche la scelta del padre che aveva la responsabilità della famiglia, Dio non può annullare la responsabilità, inoltre se tuo padre ti trasmette una malattia genetica la colpa non è della genetica... né di chi trova la cura.

Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte

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