Immagino che sia possibile 'adattare' un passo per farlo incastrare ad un credo: il problema è che spesso la forzatura, se è eccessiva, non trova più spiegazioni logiche e comprensibili. Il mio nipotino è riuscito a completare un puzzle spingendo con i suoi ditini tessere fuori posto, certo ha completato l'opera ma il risultato non è quello sperato.
Io questa simbiosi non ce la vedo, anzi, mi pare di osservare un puzzle imperfetto ma riconosco che ognuno possieda il diritto di credere ciò che in coscienza risponde alle proprie domande interiori.
personalmente nemmeno io trovo difficile difendere il monoteismo che vedo permeare tutte le Sacre Scritture ma non pensare sia tanto facile, come ci ricorda Paolo nella seconda lettera ai Corinti, "rovesciare cose fortemente trincerate" quando chi sta sulla difensiva non prova, almeno per una volta, ad uscire dalla 'trincea'.
Io l'ho fatto e ho detto no al dogma trinitario che avevo ereditato, sforzandomi di resettare e rileggere la Bibbia senza più condizionamenti.