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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di novembre 2014 su...

Ultimo Aggiornamento: 28/11/2014 18:34
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10/11/2014 21:15
 
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...mutamenti interpretativi di passi profetici/ Trinità
[Modificato da viceadmintdg1 22/11/2014 15:09]
10/11/2014 21:24
 
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Apre come di consueto la trasmissione don Franco Fiorino che dopo aver presentato il nuovo libro di Sconocchini dedicato ai TdG, lascia la parola ad Alessandro Spoto. Egli parla di alcuni mutamenti interpretativi di versetti profetici. Si sofferma in particolare sulla parabola delle pecore e dei capri riportata
in Matteo 25:31-46 31:

"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra"...

e poi la profezia di Luca 21:25,26:

"Accadranno allora strane cose nel cielo: fenomeni nel sole, nella luna e nelle stelle e qui sulla terra; i popoli saranno sconvolti, terrorizzati dal rimbombo del mare in tempesta"...

Di entrambi sottolinea che prima il corpo direttivo sosteneva un interpretazione sbagliata considerando il loro adempimento a partire dal 1914. Successivamente il corpo direttivo ha spiegato che tali profezie hanno in realtà un adempimento ancora futuro e si realizzeranno solo al ritorno finale di Gesù Cristo.

La sua obiezione e' in sintesi che il passare del tempo e il cambiamento degli eventi avrebbe costretto il corpo direttivo a cambiare intendimento, non di certo la guida dello spirito santo.

Parola a chi desidera replicare...
12/11/2014 20:13
 
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Grazie Admin,


viceadmintdg1, 09/11/2014 09:50:

Apre come di consueto la trasmissione don Franco Fiorino che dopo aver presentato il nuovo libro di Sconocchini dedicato ai TdG, lascia la parola ad Alessandro Spoto. Egli parla di alcuni mutamenti interpretativi di versetti profetici. Si sofferma in particolare sulla parabola delle pecore e dei capri riportata
in Matteo 25:31-46 31:

"Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32 E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33 e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra"...

e poi la profezia di Luca 21:25,26:

"Accadranno allora strane cose nel cielo: fenomeni nel sole, nella luna e nelle stelle e qui sulla terra; i popoli saranno sconvolti, terrorizzati dal rimbombo del mare in tempesta"...

Di entrambi sottolinea che prima il corpo direttivo sosteneva un interpretazione sbagliata considerando il loro adempimento a partire dal 1914. Successivamente il corpo direttivo ha spiegato che tali profezie hanno in realtà un adempimento ancora futuro e si realizzeranno solo al ritorno finale di Gesù Cristo.

La sua obiezione e' in sintesi che il passare del tempo e il cambiamento degli eventi avrebbe costretto il corpo direttivo a cambiare intendimento, non di certo la guida dello spirito santo.

Parola a chi desidera replicare...



L' obiezione di Spoto è sensata ed ha certamente una sua logica.

Come possiamo rispondere noi cristiani testimoni di Geova?

Evidenziando prima di tutto "chi siamo".
Mi spiego meglio: il CD dei cristiani testimoni di Geova ambisce ad essere costituito su tutti gli averi di Cristo al suo ritorno sulle nubi del cielo (Mt. 24:46-47).

Va da se che se il CD dei cristiani testimoni di Geova sarà trovato a fare quello per cui è stato preposto (Mt. 24:45), sarà costituito sui medesimi averi di Cristo....

Se invece si sarà trastullato con altre faccende (ad esempio immischiarsi nella politica, come fanno certe organizzazioni religiose che vanno decisamente per la maggiore...) e dirà che il Signore ritarda, non consentendo quindi al suo gregge di essere costantemente vigilante, verrà considerato lo schiavo malvagio (Mt. 24:48-51).

Che cos' è il CD e chi sono i cristiani testimoni di Geova?

Ubbidiscono al comando scritturale di Mt. 28:19-20, svolgono l' opera predetta da Gesù in Mt. 24:14 come parte del segno della parousìa di Cristo e hanno cura (si sforzano di avere cura) degli averi di Cristo, per poi esserne costituiti sopra al Suo ritorno.
Stiamo parlando quindi dell' avvento del Regno, del ritorno di Gesù sulle nubi del cielo per portare il giudizio sugli empi e per instaurare il Suo Regno.

Ma come si fa a predicare il Regno di Dio e a proclamare un messaggio di giudizio imminente (Apoc. 14:6-7) se non si sa che cos' è il Regno di Dio e se non si coglie il segno della parousìa e dell' imminente ritorno di Cristo sulle nubi del cielo?

Ovvio che non si possa!

Per cui il CD ha il dovere di "scorrere il libro", affinchè la vera conoscenza in questo tempo della fine diventi abbondante (Dan. 12:4).

Del resto, Mt. 24:45 parla di trofen en kairoi, che significa alla lettera "cibo a tempo", il che non esclude in nessuna maniera che Cristo guidi il CD progressivamente, per mezzo dello spirito, per esempio nell' intendimento delle profezie, specialmente quelle che concernono il Regno e il ritorno di Cristo.

Per esempio, come potrebbe lo spirito santo fornire a suo tempo (intendendo in quello specifico tempo) e in un' unica soluzione l' intendimento di 1 Tess. 5:3?
Probabilmente sarebbe troppo tardi: per poter sfuggire alla distruzione che ci sarà immediatamente dopo quel grido, è chiaro che l' intendimento del passo debba avvenire progressivamente!

Il CD, come Paolo, sa perfettamente che la conoscenza è parziale, nel senso che non ne vediamo nitidamente tutti i contorni, ma quando quelle profezie si avvereranno nella loro pienezza, ciò che è parziale scomparirà, giacchè ciò che è stato conosciuto e profetizzato parzialmente avverrà sotto i nostri occhi, saremo “faccia a faccia” (1 Cor. 13:9-12).

Tornando al tipico esempio di 1 Tess. 5:3, possiamo avere solo una conoscenza parziale e graduale, tutt’ altro che nitida...

Come avverrà? Chi è il soggetto del versetto, chi dirà Pace e sicurezza?
Su chi si abbatterò la rovina?

Non lo sappiamo nei dettagli, per cui siamo di fronte ad una “cosa parziale”.

Quando la profezia si sarà avverata sotto i nostri occhi, in quello specifico caso saremo “faccia a faccia”, non vedremo più in maniera confusa ma saremo di fronte alla cosa perfetta o completa…..

Quindi è errato dire che "il passare del tempo e il cambiamento degli eventi avrebbe costretto il corpo direttivo a cambiare intendimento, non di certo la guida dello spirito santo".

Trattandosi di profezie che debbono ancora avverarsi o di profezie relative al quel Regno che si predica, è ovvio che gli eventi debbano portare a "scorrere il libro" affinchè la conoscenza continui ad essere abbondante (Dan. 12:4), giacchè ci sono dei momenti in cui non è il tempo per comprendere nella pienezza, fino ad arrivare al momento in cui saremo "faccia a faccia" quando tutto si adempirà.

Non era il momento di conoscere nella pienezza circa la fine di ogni cosa e la parousìa di Cristo nell' èra apostolica eppure, sotto l' ispirazione divina, Paolo e Giacomo scrissero quel che Lei può leggere in 1 Pt. 4:7 e Giac. 5:8!

La fine di ogni cosa e la parousìa di Cristo, che Pietro e Giacomo davano per imminenti, non avvennero nella loro epoca, eppure scrissero quello cose sotto ispirazione divina, giacchè le loro lettere sono parte della Sacra Scrittura!

Semplicemente non era il tempo di conoscere nella pienezza, cosa che avviene con gradualità a maggior ragione in questo tempo della fine....

La ringrazio.
13/11/2014 23:22
 
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L'intervento successivo e' di Rocco Politi. Circa l'attendilita' delle critiche dei fuoriusciti rimandiamo al seguente articolo del nostro sito:

vedi Articolo
[Modificato da Seabiscuit 03/12/2014 12:30]
22/11/2014 15:02
 
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L’ultimo intervento è di don Battista Cadei che affronta il tema della Trinità dicendo:


I tdG non credono nella Trinità. Essi infatti ritengono che nella Bibbia non ci siano misteri essendo la Parola di Dio rivelata all’uomo per essere compresa. Essi negano che Gesù sia Dio. Credono che sia l’arcangelo Michele.

In alcuni scritti però anche i tdG ammettono che ci sono misteri o verità incomprensibili, ma non per questo inaccettabili, come ad es. l’eternità di Dio, “incomprensibile perché noi siamo limitati e finiti” (Svegliatevi! 8 feb 1970 p. 28). Quindi anche loro sono costretti ad ammettere che non tutto ciò che riguarda Dio è comprensibile.

I tdG fanno credere che la Trinità è una credenza introdotta nel IV secolo dall’imperatore Costantino, (I tdG proclamatori del regno di Dio, pp. 37, 38), come compromesso fra il monoteismo biblico e il politeismo pagano. Ma questo non è affatto vero. Storicamente senza la fede nella divinità di Gesù non si spiegherebbe tutta la polemica fra Gesù e gli ebrei e successivamente con i cristiani. La stessa condanna a morte è dovuta al fatto che consideravano una bestemmia che lui si dichiarasse figlio di Dio e Dio lui stesso:

Giovanni 10:31-33: “I Giudei portarono di nuovo delle pietre per lapidarlo. 32 Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?». 33 Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio».”

La prima obiezione che i tdG muovono alla Trinità è il fatto che tale parola non sia presente nella Bibbia. Ma noi rispondiamo che molte altre parole come “Teocrazia” non sono contenute nella Bibbia eppure loro le usano.

I tdG inoltre obiettano che nel NT non ci sono molti riferimenti a Padre, figlio e spirito santo menzionati insieme. In realtà non è così. Noi cattolici crediamo nell’unità e unicità di Dio, ben attestata nell’AT (Isaia 45:22). Tuttavia il NT ci ha rivelato che questo unico Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo. L’unità e la trinità di Dio ha solide basi bibliche. Ci sono infatti almeno 50 testi del NT che sono trinitari, cioè che parlano di Padre, figlio e spirito santo, messi insieme. Ovviamente non posso leggerli tutti ma ne cito alcuni:

Matteo 28:19: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”

Marco 1:10:11: E subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".

Luca 4:17: “Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me”.

II Corinti 13:13: “La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.”

Queste sono ovviamente dichiarazioni trinitarie perché sono menzionate insieme tutte e 3 le persone della santissima trinità.

Che la Trinità non sia una invenzione del III o IV secolo è dimostrato anche dalle numerose testimonianze patristiche dei secoli precedenti:

Clemente Romano, nella sua lettera ai Corinti, cap 58:2, già alla fine del I secolo esprime la fede trinitaria con queste parole:

“Vive Dio, vive il Signore Gesù Cristo e lo Spirito Santo, la fede e la speranza degli eletti”.

Anche Ignazio di Antiochia, all’inizio del II secolo, afferma a più riprese la sua fede nel Padre, Figlio e Spirito santo. Nella lettera ai magnesi 13:1 afferma:

“Cercate di tenervi ben saldi nei precetti del Signore e degli apostoli perchè vi riesca bene tutto quanto fate nella carne e nello spirito, nella fede e nella carità, nel Figlio, nel Padre e nello Spirito, al principio e alla fine, con il vostro vescovo che è tanto degno e con la preziosa corona spirituale dei vostri presbiteri e dei Diaconi secondo Dio”.

Chi ha una minima conoscenza del cristianesimo primitivo sa che tutte le antiche professioni di fede avevano un contenuto trinitario, requisito fondamentale per poter ricevere il battesimo cristiano!



Lascio la parola a chi desidera replicare...
24/11/2014 19:49
 
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Grazie Admin

viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:


ritengono che nella Bibbia non ci siano misteri essendo la Parola di Dio rivelata all’uomo per essere compresa.





Caro Cadei, se Lei legge passi come Gv. 20:31 e Apoc. 21:5,7, forse capirà perché Dio ha fatto scrivere la Bibbia.
Ovvio che sia impossibile conoscere ogni cosa di Dio (Rom. 11:33), se non quello che Dio stesso ci ha fatto conoscere di Lui e del Suo proposito.
Pertanto, mi chiedo: se Dio ci ha rivelato il mistero della sua volontà relativamente alla salvezza dell’ uomo in Cristo (Efes. 1:9-10), per quale motivo dobbiamo andare alla ricerca di altri “misteri” (di fattura umana) del tutto inessenziali per la nostra salvezza, Lei può spiegarcelo?


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



Essi negano che Gesù sia Dio.




Che significa "negare che Gesù sia Dio"?
Noi non neghiamo affatto che Gesù sia Dio allo stesso modo in cui non lo nega l’ autore della lettera agli Ebrei, che applica il Salmo regale 45, specificatamente i vv. 7-8 (CEI), al Cristo preesistente nella medesima epistola agli Ebrei, in Ebrei 1:8-9!
Ciò che neghiamo è che Gesù, l’ Unigenito Figlio di Dio, sia Dio in senso immanente, la Seconda Persona, sulla base di un dogma formulato secoli dopo la Rivelazione Divina, il che è del tutto diverso!
Lei sa benissimo che per immaginare che il Figlio sia Dio Onnipotente, non possiamo prescindere dal considerare siffatta divinità di Cristo in senso immanente, ma Lei sa spiegare agli ascoltatori di Radio Maria dov’ è scritto, nel Testo Sacro, che il Figlio proceda dal Padre?




viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:


Credono che sia l’arcangelo Michele.



Guardi, questa è una frase buttata lì per impressionare gli ascoltatori di Radio Maria, provi invece a spiegare loro come stanno effettivamente le cose e che le sto per accennare..
Per noi il Cristo preesistente è l’ “Unigenito Figlio che è nel seno del Padre” (Gv. 1:18), un semitismo che sta ad indicare un rango, una posizione in questo caso inarrivabile per chiunque altro, eccetto per il solo vero Dio biblico, il Padre, Geova (Gv. 17:3 ; Gv. 5:43-45 ; Gv. 5:26 , Salmo 36:9 (36:10 CEI).

Riguardo a “Michele”, i cristiani testimoni di Geova prendono atto che ”arcangelo” compare solo due volte nel N..T., in Giuda 9 e in 1 Tess. 4:16, che esiste un solo archangelos e non tre, come affermate voi, pertanto, dato che il sostantivo significa letteralmente "governare l' angelo" (archangelos, archo [governare] + angelos [angelo]), può tranquillamente indicare Colui che comanda, governa, guida gli angeli e Colui a cui tutti gli angeli sono stati da Dio sottoposti (1 Pt. 3:22 ; Apoc. 12:7 ; Mt. 24:31), pertanto non vediamo perchè Cristo non possa ricoprire questo ruolo, discorso che prescinde da ogni considerazione ontologica.
Esistendo un solo arcangelo e non tre, sul termine stesso e quindi su “Michele” dobbiamo ragionare non in termini ontologici ma funzionali, cioè relativi al ruolo……


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



Quindi anche loro sono costretti ad ammettere che non tutto ciò che riguarda Dio è comprensibile.




Ovvio, ma questo che cosa significa?
La Bibbia ci indica chiaramente in che cosa dobbiamo credere per avere la giustificazione, la salvezza e la vita eterna (Gv. 3:16 ; Gv. 20:31 ; Rom. 5:1-2 , Ebrei 5:9), per cui speculare sulla sostanza divina è del tutto inessenziale per la nostra salvezza. , considerando come detto che il mistero della volontà divina relativamente alla salvezza è stato rivelato (Efes. 1:9-10).


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



La stessa condanna a morte è dovuta al fatto che consideravano una bestemmia che lui si dichiarasse figlio di Dio




Che valenza poteva avere per un ebreo dichiararsi Figlio di Dio, una valenza immanente come gliela da Lei, che “legge” il Vangelo con gli “occhiali” del dogma trinitario?
Legga per esempio Luca 22:66-71.
Come vede, caro Cadei, l’ accusa era se fosse il Cristo, il Figlio di Dio (confr. Mt. 26:63), che per ogni ebreo era solo e soltanto un titolo messianico, che non ha alcuna valenza immanente (Gv. 1:49 ; Mt. 27:40-43 ; Marco 15:32).
Facendosi Cristo, Figlio di Dio, Egli aveva bestemmiato il Nome di Dio (Lev. 24:16 , Gv. 19:7).
L’ accusa non era cambiata dopo le affermazioni di Gesù, legga Mt. 26:68….

Fin dall’ inizio del suo Ministero terreno, Gesù trovò opposizione accanita (Marco 3:2), che avrebbe sin da subito scatenato la follia omicida del giudei (Luca 4:29 ; Marco 3:6).
Se leggiamo Gv. 11:53 nel contesto di Gv. 11:47-57, scopriamo che la decisione di uccidere Gesù era stata già presa.
Si veda il motivo in Gv. 12:13, 17-19: la folla all’ inizio lo riconobbe come Re Messianico, ma i capi religiosi no, come mai? (Mt. 21:15-16).
Di lì a poco anche la folla resterà però profondamente delusa (Gv. 12:34-37), giacchè nessun ebreo si aspettava un Messia che dovesse essere innalzato, ma un Messia re e condottiero terreno.
Per cui nessuno, neppure la folla che lo acclamò come Re Messianico al suo ingresso a Gerusalemme (Gv. 12:13), lo riconobbe più come Cristo, Figlio di Dio, cioè Messia, re Messianico.
Era solo un impostore (Mt. 27:63) che, proclamandosi tale, aveva bestemmiato il Nome di Dio!


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



e Dio lui stesso: Giovanni 10:31-33: 32 Gesù rispose loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?».




Bene, la risposta, caro Cadei, gliel’ ha data Gesù stesso nel versetto 32!
Perché gli ebrei volevano lapidarlo? Perché Gesù aveva appena detto che Lui avrebbe dato vita eterna alle sue pecore (Gv. 10:28) e che Lui e il Padre erano uno (Gv. 10:30), ma la risposta di Cristo indica che Egli non aveva detto nulla che avesse una valenza immanente, altrimenti la sua risposta ai farisei non avrebbe avuto senso!
Gesù stesso spiegò perché aveva autorità di dare vita eterna, da chi gli era stata conferita e che cosa significasse, biblicamente, essere uno (Gv. 17:2 , 11, 21-23).

Come vede, non c’ è alcun bisogno di fare speculazioni metafisiche, come dovete fare voi…


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



La prima obiezione che i tdG muovono alla Trinità è il fatto che tale parola non sia presente nella Bibbia. Ma noi rispondiamo che molte altre parole come “Teocrazia” non sono contenute nella Bibbia eppure loro le usano.




Un conto è usare un termine che non appare nella Bibbia ma che esprime il concetto di Governo divino (1 Cron. 29:23 ; Luca 1:32-33), restando all' interno del perimetro del testo sacro, un altro conto è parlare di qualcosa per la cui formulazione la Bibbia non ci è sufficiente, giacchè per formulare una divinità di Cristo e dello spirito santo in senso immanente non possiamo prescindere da concetti metafisici (processione immanente per via di generazione e di spirazione, unione ipostatica, stessa sostanza, ecc.), è diverso!


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



Tuttavia il NT ci ha rivelato che questo unico Dio è Padre, Figlio e Spirito Santo. L’unità e la trinità di Dio ha solide basi bibliche. Matteo 28:19:
Marco 1:10:11:
Luca 4:17:
II Corinti 13:13:
Queste sono ovviamente dichiarazioni trinitarie perché sono menzionate insieme tutte e 3 le persone della santissima trinità.



Proprio in N.T., al contrario, come ho detto sopra, rende evidente che il solo vero Dio è il Padre, Geova (Gv. 17:3 ; Gv. 5:43-45 ; Gv. 5:26 , Salmo 36:9 (36:10 CEI).
Nessuna delle formule che Lei ha elencato è una formula trinitaria, giacchè mancano le basi minime per poterle considerare tali in senso immanente: non si parla di nessuna sostanza divina INTERAMENTE condivisa da tre Ipostasi, a ciò si aggiunga che da nessuna parte nella Bibbia si afferma che il Figlio proceda dal Padre. Per finire, dato che secondo il vostro dogma, l’unica distinzione tra le tre Ipostasi dell’ Unico Essere Divino risiede nelle relazioni, in queste formule ternarie non si specifica nulla riguardo ai rapporti intra-trinitari.
Sono e restano, pertanto, formule ternarie, come ce se sono altre nella Bibbia, anche senza la citazione dello spirito santo, per esempio (Mt. 24:36 ; Luca 9:26 ; 1 Tim. 5:21 ; 1 Gv. 5:7-8)


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



Clemente Romano, “Vive Dio, vive il Signore Gesù Cristo e lo Spirito Santo, la fede e la speranza degli eletti”.




Non c’ è alcuna fede “trinitaria” in Clemente, giacchè abbiamo Dio, Gesù Cristo e lo spirito santo, non Padre, Figlio e spirito santo.
Peraltro, qui il Cristo e lo spirito santo sono distinti da Dio (non dal Padre), sono per così dire giustapposti al Dio Unico, il Padre, secondo le parole di Gesù riportate in Gv. 17:3 , 5:43-45, non fanno parte di Dio inteso come Essere Divino triPersonale.


viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:


Anche Ignazio di Antiochia, …. nel Figlio, nel Padre e nello Spirito….”.




Veda quando già scritto in precedenza riguardo alle formule ternarie bibliche…

viceadmintdg1, 22/11/2014 14:53:



Chi ha una minima conoscenza del cristianesimo primitivo sa che tutte le antiche professioni di fede avevano un contenuto trinitario, requisito fondamentale per poter ricevere il battesimo cristiano!




Chi ha una minima conoscenza della Bibbia (e contestualmente chi è libero da dogmi….) sa che questa è una falsità.
Come spiegato sopra, la formula matteana di Mt. 28:19 non ha alcuna valenza immanente, mentre la professione di fede biblica per la salvezza e per ricevere il battesimo è la seguente:

“9 Perché se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. 10 Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza” (Rom. 10:9-10 CEI).

Un esempio? Eccolo:

"31 Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». 32 E proclamarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. 33Egli li prese con sé, a quell'ora della notte, ne lavò le piaghe e subito fu battezzato lui con tutti i suoi” (Atti 16:31-33 CEI).

La ringrazio.
28/11/2014 18:34
 
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Con quest'ultima obiezione abbiamo concluso anche questo mese la confutazione delle critiche di Radio Maria a cura del GRIS!
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