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Cronovisore

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2018 09:39
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03/02/2015 10:04
 
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E' realmente realizzabile?
L’esistenza del cronovisore è senza dubbio una bufala. Una leggenda metropolitana. Ma è scientificamente realizzabile? Personalmente penso di sì. E’ forse l’unico modo di viaggiare nel tempo. O meglio nel passato. Ogni evento lascia dietro di se delle particelle. Onde elettromagnetiche, tra le quali particelle di luce. Onde sonore. Tutte cose che lasciano una traccia di ciò che è accaduto. Se fosse possibile costruire una macchina in grado di catturare tali tracce, è possibile ricostruire il passato. Essendo però solo spettatori e non potendo modificare nulla.

Il cronovisore (o cronoscopio) è un ipotetico dispositivo in grado di captare e riprodurre immagini e suoni provenienti dal passato.
Lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov pubblicò nel 1956 il racconto Il cronoscopio (The Dead Past) in cui era descritta questa tecnologia immaginaria.
L'ipotetica invenzione di un cronovisore è stata inoltre attribuita nei primi anni settanta a Pellegrino Ernetti (1925-1994), monaco benedettino, già conosciuto intorno agli anni quaranta come profondo esperto della musica antica e inoltre filosofo, laureato in fisica, appassionato di elettronica, nonché, per molti anni, esorcista ufficiale della diocesi di Venezia. Non esiste tuttavia alcuna prova concreta che sia mai stato realizzato qualcosa di simile al "cronovisore" e il dispositivo inventato da Ernetti non fu mai mostrato in pubblico.
Nessuna relazione esiste con il cronoscopio di Hipp, uno strumento meccanico sviluppato da Mathias Hipp, per la misurazione di brevi intervalli di tempo con una precisione del millesimo di secondo.


it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

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anto_netti
03/02/2015 10:06
 
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La presunta invenzione di Ernetti

L'invenzione ebbe la sua notorietà nel 1972, quando La Domenica del Corriere riportò il testo di un'intervista a Padre Pellegrino Ernetti[1] sugli esperimenti che lo avrebbero condotto alla costruzione di un apparecchio da lui denominato macchina del tempo o cronovisore. Ernetti avrebbe cominciato a lavorarvi già a partire dalla fine degli anni quaranta, sembra insieme ad Agostino Gemelli (scomparso nel 1959), col quale aveva già collaborato per studiare la fattibilità della comunicazione con i defunti.
Padre Ernetti - a colloquio con Vincenzo Maddaloni (detto il Ceppaloni), inviato del settimanale - spiegò nel dettaglio come fosse giunto alla costruzione dell'apparecchio e quanto avesse visto nel corso della successiva sperimentazione.
L'apparecchio sarebbe stato realizzato in una serie di studi, svolti tra Roma e Venezia, a cui avrebbe collaborato una cerchia di eminenti scienziati le cui identità non sono mai state rivelate. Gli unici nomi lasciati trapelare, oltre a quello del Gemelli, furono quelli di Enrico Fermi e Wernher von Braun.


Principi di funzionamento

Il principio fisico che sovrintenderebbe al funzionamento di questa macchina sembrerebbe riassumersi nella teoria secondo cui ogni essere vivente lascerebbe dietro di sé, nel tempo, una traccia costituita da una non ben identificata forma di energia. Tali tracce, in forma di energia visiva e sonora, non subirebbero col tempo una cancellazione definitiva, bensì una semplice attenuazione, rimanendo "impresse" nell'ambiente nel quale si manifestarono, confinate in una non meglio specificata "sfera astrale", dalle quali sarebbe possibile in ogni tempo recuperarle.
Un tale principio, oscuro ai più, sarebbe invece per l'autore, null'altro che un'asserzione pacificamente condivisa. Nella intervista a La Domenica del Corriere affermò ad esempio: «L'intera elaborazione si basa su un principio di fisica accettato da tutti, secondo il quale le onde sonore e visive, una volta emesse, non si distruggono ma si trasformano e restano eterne e onnipotenti, quindi possono essere ricostruite come ogni energia, in quanto esse stesse energia.»
Il suo principio di funzionamento sarebbe in buona sostanza un'applicazione delle tesi di Albert Einstein e agirebbe nel modo seguente: dando per acclarato che la velocità della luce sia la costante finita di cui ci parlano le teorie relativistiche, noi percepiamo in ogni momento l'immagine (e quindi la posizione) che il Sole aveva (circa) 8 minuti prima, dato che la sua distanza media dalla terra è di 150 milioni di km. Il cronovisore permetterebbe di vedere il passato, perché, adoperando tecniche non meglio specificate, ma, a dire dell'autore, derivate da applicazioni di metodiche usuali, si connetterebbe con la posizione che aveva la terra nel momento in cui si svolgeva l'evento passato. In ciò consisterebbe la "sintonizzazione" del cronovisore sulla scia relitta di energia lasciata dall'evento. Una sintonia che lo strumento, a dire del sedicente artefice, sarebbe in grado di raggiungere, assicurando la visione (e l'ascolto) di qualsiasi fatto avvenuto in epoche passate.
Il Cronovisore, secondo la descrizione dell'autore,[2] consisteva di tre distinti componenti:
1. una serie di trasduttori ed antenne, in una lega di tre misteriosi metalli (non meglio specificati), garantiva la rivelazione di tutte le lunghezze d'onda del suono e della radiazione elettromagnetica.
2. un modulo in grado di auto orientarsi sotto la guida delle onde sonore ed elettromagnetiche captate.
3. una serie assai complessa di dispositivi deputati alla registrazione delle immagini e dei suoni.


it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

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anto_netti
03/02/2015 10:08
 
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Visioni della storia

Padre Ernetti rivelò a François Brune alcuni viaggi temporali che avrebbe compiuto con il dispositivo ad esplorare.
Raccontò di aver voluto «[...] per prima cosa verificare che quello che vedevamo fosse autentico. Così iniziammo con una scena abbastanza recente, della quale avevamo buoni documenti visivi e sonori. Regolammo l'apparecchio su Mussolini che pronunciava uno dei suoi discorsi.»
Presa dimestichezza con il dispositivo: «[...] risalimmo nel tempo, captando Napoleone (se ho ben compreso quello che diceva, era il discorso con il quale annunciava l'abolizione della Serenissima Repubblica di Venezia per proclamare una Repubblica Italiana).»
«Successivamente andammo nell'antichità romana. Una scena del mercato ortofrutticolo di Traiano, un discorso di Cicerone, uno dei più celebri, la prima Catilinaria. Abbiamo visto e ascoltato il famoso: "Quousque tandem Catilina"».
Assistere alla foga declamatoria di Cicerone di fronte al Senato romano, nel 63 a.C., deve essere stata un'esperienza davvero emozionante. Ecco infatti come padre Ernetti la commentava: «I suoi gesti, la sua intonazione... com'erano potenti. E che fantastica oratoria!»
Ernetti sosteneva inoltre di aver assistito, attraverso il cronovisore, nel 169 a.C., ad una rappresentazione del Tieste, una tragedia del poeta latino Ennio, che si riteneva definitivamente perduta ma da lui prontamente trascritta proprio in quell'occasione.
Ma ancor più clamorosamente, Ernetti affermava di aver assistito nientemeno che alla passione e crocifissione di Gesù Cristo, le cui vicende sarebbero state da lui interamente filmate. Così riferì a padre Brune: «Vidi tutto. L'agonia nel giardino, il tradimento di Giuda, il processo... il calvario.»
Della presunta ripresa è stata divulgata unicamente un'eccezionale istantanea ravvicinata del volto di Cristo.[3]
Nel giro di pochi mesi però si scoprì che l'immagine altro non era che la foto di una scultura del Cristo in croce che si trova presso il Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, nei pressi di Todi.[4]


Mancanza di prove

Non esiste a tutt'oggi alcuna prova sull'effettiva realizzazione del dispositivo né sul suo funzionamento, all'infuori delle parole del suo autore. Né è disponibile un'esposizione appena comprensibile dei principi che ne permetterebbero il funzionamento. La macchina infatti non è mai stata dimostrata pubblicamente e lo stesso padre Ernetti, dapprima vago nelle descrizioni, a un certo punto della sua vita si chiuse in un riserbo assoluto sull'apparato.
Peter Krassa, autore di un libro sull'argomento, ha riconosciuto in un'intervista l'inesistenza di testimoni attendibili circa l'esistenza del cronovisore ammettendo inoltre la singolare circostanza secondo la quale nessuno, nemmeno chi, come Brune, era a lui molto vicino, avesse mai visto l'apparecchio.[5] Inoltre nessuno degli scienziati che avrebbero preso parte al progetto è stato mai in grado di fornire conferme o smentite: i soli tre nomi trapelati si riferivano o a persone che all'epoca delle dichiarazioni di Ernetti, nel 1972, erano già morte da tempo (Fermi e Gemelli) o, nel caso di von Braun (morto nel 1977), a una personalità vissuta in strettissima sorveglianza (praticamente segregata) per motivi di sicurezza, prima dai nazisti e poi dagli americani, per tutta la sua carriera.
Quanto poi alla presunta ed eccezionale immagine del volto di Cristo, già pochi mesi dopo la sua divulgazione, Alfonso De Silva, un lettore di Roma, in una lettera inviata al Giornale dei misteri (n. 17 del 72), spiegava come essa fosse null'altro che la fotografia di una scultura lignea, opera del 1931 dello scultore spagnolo Lorenzo Cullot-Valera, di cui lui era in possesso avendola acquistata per la somma di 100 Lire nel Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, presso Todi,[4] presso cui il crocifisso è conservato dal 1965.[6]
Non migliore è stata la sorte della presunta trascrizione del Tieste di Ennio. L'inautenticità del documento sarebbe stata provata dalla studiosa Katherine Owen Eldred, una classicista di formazione princetoniana, servendosi di argomentazioni puramente linguistiche. La trascrizione infatti, se da un lato include quasi tutti i frammenti già noti dell'opera, dall'altro si rivelerebbe stranamente breve e i frammenti già noti, precedentemente stimati essere la decima parte dell'opera, coprirebbero invece ben il 65% dell'intera trascrizione. Inoltre nelle parti nuove sarebbe frequente la ricorrenza di parole appartenenti ad una lingua latina di gran lunga posteriore (250 anni) all'epoca della scrittura della tragedia. Infine l'eccessiva frequenza con cui si presentano alcune parole sarebbe indice di una estensione e una varietà lessicale che, se possono essere considerate eccellenti perfino in un fine latinista moderno (come l'Ernetti era), risulterebbero invece limitate e povere se attribuite ad un sommo poeta come Ennio.[7] Le affermazioni di Katherine Owen Eldred sono state successivamente contestate da Francoise Brune, che nel suo libro sul Cronovisore (capitolo 5) dimostrerebbe come la traduzione della studiosa sia "frettolosa" e contenente svariati errori grammaticali nonché lessicali [8].
Lo stesso autore riferisce poi nel suo libro che un nipote del monaco avrebbe raccolto, in punto di morte, una confessione in cui padre Ernetti, negando l'esistenza del cronovisore, avrebbe ritrattato ogni circostanza.
Negli anni, padre Ernetti e il suo cronovisore sono diventati protagonisti di una leggenda metropolitana diffusasi negli ambienti degli appassionati del mistero, del paranormale e delle teorie del complotto. Secondo la diceria l'unico esemplare del cronovisore realizzato da Ernetti sarebbe accuratamente celato in qualche remoto sotterraneo della Città del Vaticano. Anche questa affermazione, però, è rimasta priva di riscontri. Ancora oggi la vicenda è in grado di suscitare accesi dibattiti tra chi crede alla reale esistenza del cronovisore e chi, invece, affidandosi al metodo scientifico, non ne accetta l'esistenza in assenza di qualsiasi esibizione di prove ed argomentazioni verificabili.


it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

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anto_netti
03/02/2015 10:10
 
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Narrativa fantascientifica


• Il cronoscopio (The Dead Past) è un racconto di fantascienza scritto da Isaac Asimov e pubblicato in origine sulla rivista Astounding nell'aprile del 1956 (ed. it. ne Il meglio di Asimov, volume secondo (The Best of Isaac Asimov, 1973)).
• Nel romanzo La luce del passato (The Light of Other Days, 2000), Arthur C. Clarke descrive il concetto di "visualizzatore del tempo" o "cronovisore".
• Nel film Déjà Vu - Corsa contro il tempo (Déjà Vu, 2006) di Tony Scott è presente un concetto accostabile a quello del cronovisore.
• Varie opere di fantascienza hanno rappresentato l'ipotesi secondo la quale realizzando un viaggio interstellare a velocità superluminali e disponendo di adeguate tecnologie di osservazione a distanza sarebbe possibile osservare il passato della Terra da qualche lontana stella.
• Esiste un romanzo basato sulla vicenda del cronovisore in cui sono nominati i fatti storici così come si svolsero. Si tratta di "Cronos. I sacerdoti del tempo" di Barbara Cesa (2013).


it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

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anto_netti
03/02/2015 10:13
 
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Articolo del CICAP

CRONOVISORE

Di Francesco D’Alpa


Padre Pellegrino Maria Ernetti fu monaco Benedettino, musicista, celebrato storico della musica arcaica, filosofo. A partire dagli anni Cinquanta cominciò a investigare sulla possibilità di resuscitare il passato e di vederlo come in una sorta di apparecchio televisivo.
Negli anni Sessanta annunciò la realizzazione del cosiddetto "Cronovisore", un misterioso apparecchio capace di recuperare suoni e immagini di ogni tempo. Il suo funzionamento si baserebbe sul fatto che i suoni e le immagini in realtà non si cancellano, ma si attenuano lentamente nel tempo, restando indefinitamente presenti in una sorta di "sfera astrale", per cui sarebbe possibile ricostruirli anche dopo un lunghissimo periodo. Padre Pellegrino Ernetti dichiarò di essere riuscito, in questo modo, a recuperare un'opera teatrale del 169 avanti Cristo e di avere perfino fotografato Cristo sulla croce.
Egli affermò di avere effettuato i suoi studi, fra Roma e Venezia, in collaborazione con una ventina di scienziati di cui non ha mai fornito i nomi. Del suo entourage faceva certamente parte Padre Agostino Gemelli. Non ha comunque mai mostrato in pubblico il suo apparecchio, e anzi negli ultimi anni della sua vita non ne parlò più.
Se mai esso sia stato realmente realizzato, è certo che nessuno, all'infuori della sua cerchia, ha potuto mai assistere ad alcun esperimento di cronovisione. La leggenda afferma che l'unico esemplare prodotto si trovi attualmente dimenticato in qualche sotterraneo del Vaticano, ma nessuno ha mai confermato o smentito quest'affermazione.
La figura di Padre Ernetti resta circondata da un'aura di mistero. Probabilmente tutto quanto egli ha sostenuto e tutto quanto si è scritto su di lui sono puro frutto di fantasia.
La sua affermazione di avere effettivamente navigato nel tempo ha comunque suscitato curiosità e avviato speculazioni teoriche, fra quanti credono in fenomeni paranormali come la registrazione di voci dall'aldilà. Del resto, per molti appassionati di fantascienza, i viaggi nel tempo sono più che una semplice fantasia.

Per saperne di piu:
• Krassa, P., Father Ernetti's chronovisor. New Paradigm Books, 2000
Una ricostruzione della vicenda di Padre Ernetti, fra fantascienza e mistero, che tuttavia non porta alcuna prova sulle sue affermazioni.


www.cicap.org/new/articolo.php?id=100413

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anto_netti
03/02/2015 10:18
 
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Un'analisi del passato del tipo cronovisore, può essere fatta anche virtualmente, con simulazioni al computer. Questa è già una realtà.

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anto_netti
03/02/2015 18:14
 
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Grazie per le notizie sul cronovisore.

Ricordo che almeno in parte si scriveva si fondasse sulla degradazione fisica delle onde sonore col tempo; un antico studioso greco Aristosseno di Taranto aveva indagato tale fenomeno. Con strumenti fisici moderni forse siamo in grado di misurare e captare oscillazioni sonore degradate da poco tempo.

Ma penso che non sia mai esistito il cronovisore.

Ho visto pochi giorni fa alla TV (che tempo che fa) un fisico che presentava un suo libro intitolato (all'incirca) "sette brevi lezioni di fisica" e diceva che se prendiamo due orologi comuni, li sincronizziamo, poi portiamo un orologio 40 centimetri in alto e lo lasciamo cadere al livello del compagno, troveremo che segna un tempo diverso dal suo compagno; diceva che in alto si ha un tempo diverso che in basso e che questo è cosa scontata per i fisici.

Esiste una situazione che ci permette, senza registratore, di risentire fedelmente quanto una persona ha detto da pochi secondi e si chiama Eco.

Io penso che in alto c'è un insieme di dimensioni "celesti"
in basso una dimensione terrestre "terra-terra"
A sinistra c'è il passato e a destra il futuro.


Esiste invece uno specchio che ci permette di vedere, ma in maniera un poco sfocata, parte del passato e del futuro: si chiama bibbia.
03/02/2015 18:23
 
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Se io ti dico che ho davanti a me due mele, il tuo cervello vedrà le due mele che ho avuto io in passato.
04/02/2015 10:25
 
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Re:
speculator, 03/02/2015 18:14:



Grazie per le notizie sul cronovisore.



Prego!




Ma penso che non sia mai esistito il cronovisore.




La storia del monaco Ernetti è chiaramente una bufala. Una fra le tante di cui il mondo è pieno.




Ho visto pochi giorni fa alla TV (che tempo che fa) un fisico che presentava un suo libro intitolato (all'incirca) "sette brevi lezioni di fisica" e diceva che se prendiamo due orologi comuni, li sincronizziamo, poi portiamo un orologio 40 centimetri in alto e lo lasciamo cadere al livello del compagno, troveremo che segna un tempo diverso dal suo compagno; diceva che in alto si ha un tempo diverso che in basso e che questo è cosa scontata per i fisici.




Il tempo non scorre da tutte le parti allo stesso modo. Già si vedono differenze impercettibili con orologi atomici ad alta precisione più ci si posiziona in alto. Figuriamoci a velocità prossime alla velocità della luce. Einstein l'aveva fatto notare con la sua teoria della relatività generale.




Io penso che in alto c'è un insieme di dimensioni "celesti"
in basso una dimensione terrestre "terra-terra"
A sinistra c'è il passato e a destra il futuro.




Anch'io credo nell'esistenza di diverse dimensioni. Il problema è che sappiamo così poco di ciò che è la realtà, che la nostra conoscenza attuale la potremmo paragonare a una capocchia di spillo immersa nell'intero universo. Veramente poco!




Esiste invece uno specchio che ci permette di vedere, ma in maniera un poco sfocata, parte del passato e del futuro: si chiama bibbia.




E' vero!

Ciao
anto_netti
04/02/2015 11:29
 
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In un certo senso, anche la bibbia è un "cronovisore", anche se la sua lettura è già indirizzato in modo specifico.

Ciao.

--------------------------------------------------------------
Ricercatore indipendente.
--------------------------------------------------------------
La verità viene da Geova mediante la sua parola scritta.
Per comprenderla, occorre "luce".
La luce, se illumina un solo lato, lascia zone di ombra che restano nascoste. La verità resta la stessa, ma sarà incompleta.
Solo Geova può fare "luce" su "tutti" i suoi lati della Sua Verità.
Ascoltarlo, è vitale. Cercarlo, è saggio. Amarlo, è giusto.
05/02/2015 08:42
 
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Re:
monseppe2, 04/02/2015 11:29:



In un certo senso, anche la bibbia è un "cronovisore", anche se la sua lettura è già indirizzato in modo specifico.

Ciao.



Si! In un certo senso si. Andando di seguito anche a ciò che dice speculator riguardo lo specchio che ci permette di vedere il passato e il futuro degli avvenimenti mondiali. Gli avvenimenti futuri tra l'altro si adempiranno secondo i propositi di Dio.

Ciao
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26/09/2018 00:25
 
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Personalmente sono sempre stato affascinato da questa 'bufala' ma il suo "principio" mi ha dato lo spunto per riflettere sugli ipotetici meccanismi e principi 'scentifici' che permetterebbero a Dio di risorgere un corpo morto da millenni . Quali meccanismi ?

Evidentemente tutto la nostra attività cerebrale : visiva , uditiva , tattile , sensoriale ecc emette segnali elettrici che Dio nella sua scienza capta archivia gestisce e codifica fino al giorno della nostra morte . In virtù di questa sua capacità Dio può reimmettere questo bagaglio mnemonico in qualsiasi corpo da lui ricostruito restituendo alla vita la medesima identita del corpo morto forse millenni prima ma nella sua capacità può persino gestire , analizzare. visualizzare e persino rivivere lui stesso questo bagaglio mnemonico realizzando così a tutti gli effetti quello che può definirsi un viaggio nel tempo che lui può fare come e quando vuole

Tutto questo ragionamento partendo dal principio base del cronovisore : niente di ciò che emettiamo va perduto
[Modificato da claudio2018 26/09/2018 00:26]
26/09/2018 00:51
 
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Re:
claudio2018, 26/09/2018 00.25:



Evidentemente tutto la nostra attività cerebrale : visiva , uditiva , tattile , sensoriale ecc emette segnali elettrici che Dio nella sua scienza capta archivia gestisce e codifica fino al giorno della nostra morte .



E' probabile che l'attività elettrica cerebrale, con tutte le informazioni, sia "salvata" al momento della morte.
La mia ipotesi è quindi che questa attività cerebrale (unica, che può essere nuovamente sfruttata solo ad un corpo per volta) continui ad esistere in qualche maniera (nel senso che non viene cancellata) ma non è cosciente, così come un software senza hardware non può funzionare.
D'altronde se si trapianta per bene un braccio o una gamba, anche se non è la nostra gamba o il nostro braccio, gli impulsi provenienti dal cervello ce la fanno muovere lo stesso come se fosse la nostra.
Teoricamente si potrebbe trapiantare un intero corpo, pezzo per pezzo, e finché restasse l'attività elettrica cerebrale resteremmo comunque noi stessi, anche se con "pezzi" diversi.
Se si riuscisse a isolare la sola attività elettrica, quello saremmo noi senza corpo, incapaci di funzionare nel mondo fisico, e "disabilitati" nel mondo spirituale.

26/09/2018 01:08
 
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Re: Re:
Chameleon., 26/09/2018 00.51:

claudio2018, 26/09/2018 00.25:



Evidentemente tutto la nostra attività cerebrale : visiva , uditiva , tattile , sensoriale ecc emette segnali elettrici che Dio nella sua scienza capta archivia gestisce e codifica fino al giorno della nostra morte .



E' probabile che l'attività elettrica cerebrale, con tutte le informazioni, sia "salvata" al momento della morte.
La mia ipotesi è quindi che questa attività cerebrale (unica, che può essere nuovamente sfruttata solo ad un corpo per volta) continui ad esistere in qualche maniera (nel senso che non viene cancellata) ma non è cosciente, così come un software senza hardware non può funzionare.
D'altronde se si trapianta per bene un braccio o una gamba, anche se non è la nostra gamba o il nostro braccio, gli impulsi provenienti dal cervello ce la fanno muovere lo stesso come se fosse la nostra.
Teoricamente si potrebbe trapiantare un intero corpo, pezzo per pezzo, e finché restasse l'attività elettrica cerebrale resteremmo comunque noi stessi, anche se con "pezzi" diversi.
Se si riuscisse a isolare la sola attività elettrica, quello saremmo noi senza corpo, incapaci di funzionare nel mondo fisico, e "disabilitati" nel mondo spirituale.




Esatto e nel caso di una abilitazione alla vita nel mondo spirituale Dio crea un corpo spirituale e immette il bagaglio cerebrale in quel corpo restituendo la medesima identità ma in un corpo glorificato come accade ai nostri Re .

Daltra parte può fare anche il contrario immettere un bagaglio culturale da un corpo precedentemente glorificato in un corpo inferiore come ha fatto al battesimo di Gesù . Per inciso questo ultimo esempio indica persino la capacità di una reimmissione GRADUALE.

L'esempio del software è azzeccato . Io lo visualizzo anche con l'esempio delle cartelle del computer che contengono i file con il valore aggiunto che Dio può "vivere" i file , pertanto viaggiare nel tempo di ognuno.
[Modificato da claudio2018 26/09/2018 01:08]
26/09/2018 01:11
 
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Il mio pensiero sulla relazione tra risurrezione e viaggi nel tempo l'ho esposto in questa pagina del mio sito

riflessioniscritturali.jimdo.com/risurrezione-e-viaggi-ne...
26/09/2018 09:39
 
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Grazie per le ulteriori informazioni che avete dato. E' probabile che le cose stiano come avete affermato. In fini dei conti ogni cosa è fatta di particelle e onde. Anche noi siamo fatti di particelle e onde. E il nostro creatore Geova ricostruisce ogni cosa da queste particelle e onde.

Anche per l'uomo niente potrebbe essere impossibile da realizzare. Sono sicuro che il cronovisore è realizzabile. Come grazie allo studio delle intelligenze artificiali potrebbe essere impiantata addirittura la nostra coscienza in un organismo cibernetico. Solo che in quest'ultimo caso bisogna stabilire se sia etico. Forse meglio lasciare il compito al nostro creatore Geova Dio con la risurrezione.

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anto_netti
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