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Cronovisore

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2018 09:39
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03/02/2015 10:08
 
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Visioni della storia

Padre Ernetti rivelò a François Brune alcuni viaggi temporali che avrebbe compiuto con il dispositivo ad esplorare.
Raccontò di aver voluto «[...] per prima cosa verificare che quello che vedevamo fosse autentico. Così iniziammo con una scena abbastanza recente, della quale avevamo buoni documenti visivi e sonori. Regolammo l'apparecchio su Mussolini che pronunciava uno dei suoi discorsi.»
Presa dimestichezza con il dispositivo: «[...] risalimmo nel tempo, captando Napoleone (se ho ben compreso quello che diceva, era il discorso con il quale annunciava l'abolizione della Serenissima Repubblica di Venezia per proclamare una Repubblica Italiana).»
«Successivamente andammo nell'antichità romana. Una scena del mercato ortofrutticolo di Traiano, un discorso di Cicerone, uno dei più celebri, la prima Catilinaria. Abbiamo visto e ascoltato il famoso: "Quousque tandem Catilina"».
Assistere alla foga declamatoria di Cicerone di fronte al Senato romano, nel 63 a.C., deve essere stata un'esperienza davvero emozionante. Ecco infatti come padre Ernetti la commentava: «I suoi gesti, la sua intonazione... com'erano potenti. E che fantastica oratoria!»
Ernetti sosteneva inoltre di aver assistito, attraverso il cronovisore, nel 169 a.C., ad una rappresentazione del Tieste, una tragedia del poeta latino Ennio, che si riteneva definitivamente perduta ma da lui prontamente trascritta proprio in quell'occasione.
Ma ancor più clamorosamente, Ernetti affermava di aver assistito nientemeno che alla passione e crocifissione di Gesù Cristo, le cui vicende sarebbero state da lui interamente filmate. Così riferì a padre Brune: «Vidi tutto. L'agonia nel giardino, il tradimento di Giuda, il processo... il calvario.»
Della presunta ripresa è stata divulgata unicamente un'eccezionale istantanea ravvicinata del volto di Cristo.[3]
Nel giro di pochi mesi però si scoprì che l'immagine altro non era che la foto di una scultura del Cristo in croce che si trova presso il Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, nei pressi di Todi.[4]


Mancanza di prove

Non esiste a tutt'oggi alcuna prova sull'effettiva realizzazione del dispositivo né sul suo funzionamento, all'infuori delle parole del suo autore. Né è disponibile un'esposizione appena comprensibile dei principi che ne permetterebbero il funzionamento. La macchina infatti non è mai stata dimostrata pubblicamente e lo stesso padre Ernetti, dapprima vago nelle descrizioni, a un certo punto della sua vita si chiuse in un riserbo assoluto sull'apparato.
Peter Krassa, autore di un libro sull'argomento, ha riconosciuto in un'intervista l'inesistenza di testimoni attendibili circa l'esistenza del cronovisore ammettendo inoltre la singolare circostanza secondo la quale nessuno, nemmeno chi, come Brune, era a lui molto vicino, avesse mai visto l'apparecchio.[5] Inoltre nessuno degli scienziati che avrebbero preso parte al progetto è stato mai in grado di fornire conferme o smentite: i soli tre nomi trapelati si riferivano o a persone che all'epoca delle dichiarazioni di Ernetti, nel 1972, erano già morte da tempo (Fermi e Gemelli) o, nel caso di von Braun (morto nel 1977), a una personalità vissuta in strettissima sorveglianza (praticamente segregata) per motivi di sicurezza, prima dai nazisti e poi dagli americani, per tutta la sua carriera.
Quanto poi alla presunta ed eccezionale immagine del volto di Cristo, già pochi mesi dopo la sua divulgazione, Alfonso De Silva, un lettore di Roma, in una lettera inviata al Giornale dei misteri (n. 17 del 72), spiegava come essa fosse null'altro che la fotografia di una scultura lignea, opera del 1931 dello scultore spagnolo Lorenzo Cullot-Valera, di cui lui era in possesso avendola acquistata per la somma di 100 Lire nel Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza, presso Todi,[4] presso cui il crocifisso è conservato dal 1965.[6]
Non migliore è stata la sorte della presunta trascrizione del Tieste di Ennio. L'inautenticità del documento sarebbe stata provata dalla studiosa Katherine Owen Eldred, una classicista di formazione princetoniana, servendosi di argomentazioni puramente linguistiche. La trascrizione infatti, se da un lato include quasi tutti i frammenti già noti dell'opera, dall'altro si rivelerebbe stranamente breve e i frammenti già noti, precedentemente stimati essere la decima parte dell'opera, coprirebbero invece ben il 65% dell'intera trascrizione. Inoltre nelle parti nuove sarebbe frequente la ricorrenza di parole appartenenti ad una lingua latina di gran lunga posteriore (250 anni) all'epoca della scrittura della tragedia. Infine l'eccessiva frequenza con cui si presentano alcune parole sarebbe indice di una estensione e una varietà lessicale che, se possono essere considerate eccellenti perfino in un fine latinista moderno (come l'Ernetti era), risulterebbero invece limitate e povere se attribuite ad un sommo poeta come Ennio.[7] Le affermazioni di Katherine Owen Eldred sono state successivamente contestate da Francoise Brune, che nel suo libro sul Cronovisore (capitolo 5) dimostrerebbe come la traduzione della studiosa sia "frettolosa" e contenente svariati errori grammaticali nonché lessicali [8].
Lo stesso autore riferisce poi nel suo libro che un nipote del monaco avrebbe raccolto, in punto di morte, una confessione in cui padre Ernetti, negando l'esistenza del cronovisore, avrebbe ritrattato ogni circostanza.
Negli anni, padre Ernetti e il suo cronovisore sono diventati protagonisti di una leggenda metropolitana diffusasi negli ambienti degli appassionati del mistero, del paranormale e delle teorie del complotto. Secondo la diceria l'unico esemplare del cronovisore realizzato da Ernetti sarebbe accuratamente celato in qualche remoto sotterraneo della Città del Vaticano. Anche questa affermazione, però, è rimasta priva di riscontri. Ancora oggi la vicenda è in grado di suscitare accesi dibattiti tra chi crede alla reale esistenza del cronovisore e chi, invece, affidandosi al metodo scientifico, non ne accetta l'esistenza in assenza di qualsiasi esibizione di prove ed argomentazioni verificabili.


it.wikipedia.org/wiki/Cronovisore

Ciao
anto_netti
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