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Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di marzo 2015 su...

Ultimo Aggiornamento: 01/04/2015 21:57
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24/03/2015 17:58
 
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TdG

Spoto inizia affermando che, secondo Russell, il primo presidente della Torre di Guardia, nella sua opera "Il Divin piano delle età", vol. I, pagina 251 del 1886, riguardo ai governi umani, si legge che "la loro imperfezione e il loro dominio imperfetto facevano parte del quadro generale dell' eccessiva peccaminosità del peccato e dimostrarono l' incapacità dell' uomo di auto-governarsi, anche a proprio vantaggio. Dio li permette principalmente affinchè adempiano, per quanto è loro possibile, i loro propositi, interferendo nelle loro attività soltanto quando essi intralciano i suoi piani".
Quindi, per Russell, "per quanto questi governi dei gentili siano stati malvagi, essi erano stati consentiti e ordinati da Dio per un saggio proposito", e si citò il passo di Rom. 13:1, e ancora "obbedire alle leggi non significa prendere parte insieme al mondo alle funzioni di governo, quindi l' osservanza delle leggi vigenti non deve mostrare comunque un eccessivo entusiasmo nei loro confronti"

Questo intendimento dottrinale restò immutato fino al 1929, allorquando avvenne il mutamento dottrinale da parte del secondo presidente Rutherford nell' opera "Verità presente", lavoro che troverà il suo culmine nella Torre di Guardia del 1 e del 15/6/1929, dove lo stesso Rutherford disse che "le autorità superiori in realtà non sono nè Geova nè Gesù Cristo ma solo il presidente della Società Torre di Guardia, usato da Geova come strumento per guidare le sue faccende terrene".

L' insegnamento di Russell fu quindi completamente capovolto.
Nel 1949 il testo presidente, Knorr, fece pubblicare il libro "La verità vi farà liberi".
In questo libro si affermò che "la dottrina creduta precedentemente [quella di Russell...] era una perversione della Scrittura, cioè una religiosa ed erronea applicazione, secondo cui Rom. 13:1 è stata applicata per molto tempo dai religiosi alle autorità mondane di questa terra".

Nel 1962 si ritornò all' insegnamento di Russell che per trent' anni era stato considerato "una perversione della Scrittura".

"Questa è "rivelazione" progressiva, chiedo ai numerosi (???) testimoni di Geova che ci ascoltano?", si domanda Spoto?
"Direi proprio di no", continua, "perchè ritornare all' insegnamento di Russell non può che significare che non si tratta di una "rivelazione" progressiva"!

Infatti, nella Torre di Guardia dell' 1/7/1963, pagina 399, paragrafo 7, il Corpo Direttivo scrisse che "le leggi umane differiscono da paese a paese e di tempo in tempo possono contraddirsi, ma non tutte sono contrarie alla coscienza del popolo di Dio", riprendendo quindi l' insegnamento di Russell.



Caro Spoto, vorrei rivelarle una verità che forse la sconvolgerà e destabilizzerà: noi TdG non siamo letteralisti ma crediamo che il testo sacro vada interpretato! Essendo poi il testo sacro, ma non il nostro Corpo Direttivo, ispirato da Geova va da sé che l'interpretazione porti ad una comprensione, o intendimento, sempre in divenire. - Proverbi 4:18; Dan. 12:4, 9, 10; Matteo 24:45; Atti 15:7-9

"Come sarebbe a dire 'intendimento'?!" penserà lei. Ebbene sì! Noi TdG non abbiamo alcun organo che promulghi dogma o rivelazioni, puntualmente non rispettati dalla maggioranza dei credenti, ma un ristretto numero di persone che cerca di capire e di dare interpretazione del testo sacro, questa sì, invece, rispettata dai destinatari. Cosa c'entra lo spirito santo? Basti vedere i frutti che porta l'intendimento... - Atti 15:28

Vede, noi siamo convinti che la "verità" non sia l'immutabile monoblocco di rivelazioni successive alla scrittura che vanno sotto il nome di Traditio, ma che sia composta dalla rivelazione contenuta nella scrittura e da un'ortoprassi che consiste nel comprendere la scrittura e nel metterla in pratica. (Proverbi 2:2-5; 3:21,22; 1 Timoteo 4:16) In questo processo Dio valuta l'onestà di cuore e l'amore per lui, cioè le nostre intenzioni ed il nostro modo di agire; certamente non valuta la coerenza filosofica delle nostre conclusioni! - 1 Samuele 15:7; Matteo 23:4

Quindi, il risultato non è una verità assoluta, ma pace, unità ed amore. Lei, caro Spoto, riesce a negare che queste non siano le caratteristiche del nostro gruppo? Riesce forse a dimostrare che ovunque i nostri aderenti generalmente non brillino per amore altruistico, sia tra di loro che verso gli altri? Riesce a dimostrare che tra di noi non esista un'unità tale che l'insegnamento sia lo stesso in ogni parte del mondo? Riesce a dimostrare che non abbiamo cancellato barriere razziali, etniche e nazionali? No! Lei non può farlo! E la vostra apparente coerenza filosofica non ha prodotto nemmeno l'ombra dei frutti positivi della nostra fratellanza! - Salmo 133:1; Michea 2:12; Giovanni 13:35; Colossesi 3:12-14; 1 Giovanni 1:7,8; Isaia 54:13; Romani 12:2


"Vorrei che i testimoni di Geova, che ci seguono numerosi (???), riflettessero con la loro ragione e con spirito critico", conclude Spoto.



Alla luce dei quanto considerato, caro Spoto, mi piacerebbe che cattolici sinceri riflettessero con ragione, cuore e vero spirito critico e non con pregiudizio. Mi piacerebbe che si riconoscesse che il mondo migliore ce lo può dare solo il nostro creatore, e non i nostri sforzi e la nostra ragione. - Romani 12:1,2
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