Non è che una delle infinite contraddizioni della dialettica apostata.
Se - come dicono - è così facile "ammutinarsi", "disubbidire", "ribellarsi" ai 'dettami' del Corpo Direttivo, tanto che 'sempre più persone' deciderebbero di far di testa propria, allora tutte le loro descrizioni della WTS come di organizzazione totalitaria, che pretenderebbe una sottomissione assoluta, da regime orwelliano (un parallelo-spauracchio che ricorre continuamente nei loro discorsi), vanno ovviamente a ramengo. Quale dittatura potrebbe sopravvivere in presenza di un simile tasso di disobbedienza civile? Le due idee sono in palese contraddizione.
Altro pastrocchio inverecondo è il sottolineare che, sì, è vero, i giovani tdg che si iscrivono sono tanti, ma quelli che arrivano alla laurea sono pochi. Cosa c'entra questo? Se questa tendenza fosse figlia di una suggestione psicologica discendente dall'alto, perché mai costoro dovrebbero iscriversi per poi smettere, tra l'altro sostenendo inutilmente l'onere delle tasse universitarie? Cosa sono, tutti ravvedimenti a scoppio ritardato? I motivi dell'abbandono universitario possono essere tanti, come sa chi gli atenei li ha frequentati veramente, invece di pontificare da perfetto ignorante quale è.
Questi 'dilettanti allo sbaraglio' richiedono evidentemente una compassione infinita (cristiana e non).
[Modificato da EverLastingLife 18/04/2015 13:51]