I tdG non distinguono tra AT: quella parte di Bibbia che precede Gesù Cristo e NT: dopo la venuta di Gesù Cristo. Non distinguono ‘avanti Cristo’ e ‘dopo Cristo’, ma: ‘Avanti era Volgare’ ed: ‘Era Volgare’. La loro Bibbia: ‘Traduzione del Nuovo Mondo delle sacre Scritture’, non distinguono AT e NT, ma: ‘Scritture ebraiche ed aramaiche’ e ‘Scritture greche’.
Il motivo di questa non distinzione sta nel fatto che negano che Gesù Cristo sia vero Dio e quindi non avvertono il salto di qualità portato da Gesù rispetto all’AT. La Lettera agli Ebrei si apre con queste parole:
"Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo"
Qui è evidente la differenza tra i profeti e il Figlio di Dio.
Riassumiamo le principali tappe dell’Antica Alleanza o AT:
1) Subito dopo il diluvio, Dio pone in cielo l'arcobaleno, e dice a Noè: «Questo è il segno dell’ alleanza, che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future» (Gen 9,12).
2) Dio chiama Abramo, capostipite degli ebrei, ad uscire dalla sua terra (Gen 12,1-3), e gli dice: ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni (Gen 17,4).
3) Tappa fondamentale per la formazione del popolo d'Israele, è la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto: il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe chiama Mosè e gli dice: «Io stesso ho udito il lamento degli Israeliti, che gli Egiziani resero loro schiavi, e mi sono ricordato della mia alleanza. (Es 6,5). Ai piedi del monte Sinai è suggellato un patto o alleanza col sacrificio di animali: Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!» (Es 24,8).
4) La tappa successiva è rappresentata dalla monarchia, con la promessa di una discendenza eterna per la casa del re Davide. Ricordiamo che Gesù è discendente di Davide e nel Vangelo è chiamato figlio di Davide.
Il "credo" o professione di fede del popolo ebraico consiste nel riconoscere l'iniziativa di Dio, che ha stabilito questa alleanza col suo popolo, e lo guida nella storia:
«Tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele”» (Dt 26,5-9).
La Nuova Alleanza o NT
Col passare dei secoli, i profeti non solo raccomandano la fedeltà all'alleanza, ma ne preannunciano una nuova ed eterna, non frutto di imposizione esteriore, ma di adesione che viene dal cuore:
─ Ecco, verranno giorni, dice il Signore, nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. Non come l'alleanza che io ho conclusa con i loro padri... Questa sarà l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore (Ger 31,31-34).
─ Concluderò con essi un'alleanza eterna (Ger 32,40).
Questa promessa si realizza con la venuta di Gesù Cristo: dopo di lui non dobbiamo aspettarci altro che la maturazione di ciò che egli è venuto a portare. Con la sua Pasqua (= morte-risurrezione) Gesù è divenuto l'Alleanza Nuova, Eterna e Universale; egli ha portato il Regno; egli è lo Sposo; egli ha rivelato l'Amore del Padre. Egli rivela che il Padre fa sorgere il sole senza distinzione, sui buoni e sui cattivi (Mt 5,45); e che Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito (Gv 3,16); ci ha dato lo Spirito Santo, per mezzo del quale gridiamo: «Abba=Babbo!» (Rm 8,11,15).
Gesù è la rivelazione del Padre (Gv 1,17-18; Eb 1,1-2); è il perfezionamento dell’AT: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento (Mt 5,17).
Le espressioni AT, NT o Alleanza sono bibliche. In 2 Cor 3,14 è detto che le menti degli ebrei sono coperte da un velo: Ma le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l’Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato.
In Lc 22,20 Gesù dice: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».
Gesù è il vino buono: «Non si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano» (Mt 9,17).
Parola a chi desidera replicare...