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Confutazione trasmissione radio Maria del GRIS di agosto 2015...

Ultimo Aggiornamento: 25/08/2015 21:05
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14/08/2015 15:01
 
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Il giovane pubblicista Gazzanni dovrebbe informarsi meglio, e soprattutto vagliare con più attenzione le sue fonti.
Partiamo innanzitutto col parere dei professionisti, a riguardo della cosiddetta manipolazione mentale o plagio: quest'ultimo è infatti un ritornello tipico dei fuoriusciti di ogni religione, che lo utilizzano per dar peso alle loro accuse e, al contempo, discolparsi da comportamenti che non condividono più ("se all'epoca decidevo questo è perché ero plagiato").

Lo psicologo Mario Aletti* al riguardo dice:

Il lavaggio del cervello è sempre un problema che riguarda gli “altri”. Esso fornisce una pronta risposta per spiegare le credenze (fedi / illusioni) degli altri che noi non condividiamo”.

*Psicanalista e docente di Psicologia della Comunicazione / Psicologia della Religione presso l’Università Cattolica di Milano


Ancora, Beatrice Ugolini, ricercatrice in Teorie del Diritto e della Politica all’Università degli Studi di Macerata, afferma:

la teoria del lavaggio del cervello, come modello che spiegherebbe la conversione religiosa, risulta ormai ampiamente screditata e abbandonata*

*Il dibattito sul plagio in relazione ai culti abusanti: Evoluzione e problematiche, in Tigor: rivista di scienze della comunicazione – A.IV (2012) n.1 (gennaio giugno), pag. 105.


Andrea Morigi, giornalista, rincara asserendo che il plagio è

nozione sconosciuta nella letteratura scientifica” e “considerata una stupidaggine dagli psicologi*

*Un mago ispira la legge antiplagio, in Libero, 06-07-2005

Sulle vicissitudini legislative del plagio mentale, e sulla volontà di riesumare la legge fascistoide che vigeva fino al 1981, rimandiamo all'articolo di tdgonline, che mostra alcuni pareri autorevoli al riguardo. In questa sede ci limitiamo a citare la bocciatura dell'articolo 603 del codice penale

L’esame dettagliato delle varie e contrastanti interpretazioni date all’art. 603 c.p. nella dottrina e nella giurisprudenza mostra chiaramente l’imprecisione e l’indeterminatezza della norma, l’impossibilità di attribuire ad essa un contenuto oggettivo, coerente e razionale e pertanto l’assoluta arbitrarietà della sua concreta applicazione. Giustamente essa è stata paragonata ad una mina vagante nel nostro ordinamento, potendo essere applicata a qualsiasi fatto che implichi dipendenza psichica di un essere umano da un altro essere umano e mancando qualsiasi sicuro parametro per accertarne l’intensità. L’art. 603 c.p., in quanto contrasta con il principio di tassatività della fattispecie contenuto nella riserva assoluta di legge in materia penale, consacrato nell’art. 25 Cost., deve pertanto ritenersi costituzionalmente illegittimo.

Il parere del penalista Cosimo Tursi

Il plagio per scopi buoni non si punisce, quello per scopi cattivi sì, ma il buono e il cattivo dipendono da come uno la pensa, soprattutto quando si entra nel campo ideologico […] Qui, in questa fatale selezione moralistica, è il più grave pericolo presentato dal reato di plagio: selezione che si converte in un inammissibile sindacato sulle convinzioni dell’individuo.

Di Sandro Gindro, psicanalista, scrittore, presidente dell’Istituto Psicanalitico per le Ricerche Sociali

Considero la sentenza che ha depennato questo reato dal codice penale estremamente saggia; perché strumentalizzando questo vecchio articolo del codice ci si liberava, nel nostro Paese, da fastidiosi avversari, politici ed ideologici, nonché da concorrenti di vario tipo.

Del sociologo Massimo Introvigne

La sentenza del 1981 […] ha sostenuto che il “plagio”, così come veniva inteso allora ed è inteso oggi dai sostenitori del disegno di legge, è un reato immaginario, una escamotage per proscrivere idee impopolari o sgradite. Non potendo per ovvie ragioni costituzionali attaccare le idee, si afferma che idee così strane possono raccogliere aderenti solo grazie al “plagio” o al “lavaggio del cervello”, e si dice che sono queste tecniche – non le idee – che si vogliono incriminare. La Corte Costituzionale aveva bene inteso nel 1981 che si trattava, appunto, di un modo di incriminare le idee.

Il resto dell'articolo, assieme ad altri pareri di esperti, qui:

tdgonline.altervista.org/gli-apostati-e-il-mito-del-plagio-mentale-testimoni-di-geova-subiscono-il-lavaggio-del-cervello/?doing_wp_cron=1439554683.14906191825866699...

Riguardo agli abusi sui minori, sbaglia il Gazzanni nel riferire che venga impedita la denuncia: i genitori o i tutori degli abusati hanno tutto il diritto di denunciare gli abusatori, e questo aspetto è ben esposto nelle direttive ufficiali affidate agli anziani di congregazione.
Asserire che la congregazione nasconda casi di pedofilia solo perché gli anziani non denunciano sistematicamente tutti i presunti casi, è una conclusione falsa, giacché gli anziani non si intromettono in questioni legali ma curano esclusivamente l'aspetto pastorale, lasciando tuttavia totale libertà di denunciare il molestatore, come è giusto che sia.
Tutto ciò è verificabile direttamente nelle direttive cui gli anziani sono sottoposti.
Una nota: i ministri dei testimoni di Geova non violano alcuna legge al riguardo. La denuncia spetta al danneggiato o a chi lo tutela.


Continua Gazzanni


almeno secondo molti e, soprattutto, secondo i fuoriusciti, tanto ricorda quella di un’organizzazione settaria.



Ed eccoci al capolinea. Se le fonti del Gazzanni sono i fuoriusciti, vediamo qual è il parere dei professionisti su tali fuoriusciti

Brian Wilson, un mostro sacro della sociologia mondiale

“Il membro deluso, e l’apostata, [1] in particolare, sono informatori le cui prove devono essere utilizzate con circospezione. L’apostata ha generalmente bisogno di giustificare se stesso. Cerca di ricostruire il suo passato, di scusare le sue affiliazioni precedenti e di biasimare coloro che erano stati i suoi colleghi più prossimi. Non è dunque raro che impari a fabbricarsi una “storia di atrocità” per spiegare come — attraverso la manipolazione, l’inganno, la coercizione o le frodi — è stato prima condotto ad aderire, quindi gli è stato impedito di abbandonare un’organizzazione che oggi disapprova e condanna. Gli apostati, le cui narrazioni sono sensazionalizzate dalla stampa, cercano talora di trarre profitto dalle loro esperienze vendendo i loro racconti ai giornali o pubblicando libri”.

Non appesantiamo il thread con INNUMEREVOLI altre citazioni autorevoli, a dimostrazione del fatto che l'orientamento accademico è compatto nel definire inaffidabili le dichiarazioni dei fuoriusciti. Il resto dei pareri sono esposti nell'articolo sottostante

tdgonline.altervista.org/fuoriusciti-dei-testimoni-di-geova-tra-fenomenologia-e-statistica-cosa-dicono-gli-...

Nello specifico il ricorso alla menzogna o alla mezza verità, da parte dei fuoriusciti è frequente, e i sociologi ne sono ben consapevoli.
Si vedano questi thread del forum, puntualmente referenziati da link alla fonte

Secondo questo fuoriuscito, ad esempio, ai tdG sarebbe vietato usare internet

Secondo quest'altro fuoriuscito i tdG disassocerebbero per eiaculazione precoce e farebbero pagare biglietti per l'ingresso in assemblea

Secondo altri fuoriusciti i tdG favorirebbero il racket minorile

Secondo altri fuoriusciti, essere tdG provocherebbe il fenomeno delle paralisi notturne

O, ancora, i tdG secondo i fuoriusciti:

non potrebbero leggere libri "non geovisti"

L'elenco di menzogne riconducibili ai fuoriusciti e volte a colpire i tdG è pressocché infinito.

Queste le menzogne. I fatti dicono ben altro, e cioè che i tdG risultano ben inseriti nella società, sovente impegnandosi in carriere nell'ambito dello sport, dell'arte, della scrittura, della musica e così via. Un po' strano per dei "settari", a meno che la verità sia un'altra.
In questi thread troviamo centinaia di testimoni di Geova celebri nella propria nazione o in tutto il mondo, tutti ben lontani dall'archetipo di "settario" artatamente costruito dai fuoriusciti a colpi di menzogne e forzature.

testimonidigeova.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=...

Tra le celebrità troviamo musicisti di fama mondiale, top model, attori, sportivi, pittori, dj radiofonici, registi cinematografici e così via.

Consigliamo a Radio Maria di rivolgersi per le loro consulenze ai pareri di professionisti (sociologi delle religioni) seri e imparziali - preferibilmente non legati all'ambiente di case editrici orbitanti attorno al Vaticano - e consigliamo al pubblicista Gazzanni di rivolgersi ai diretti interessati (i tdG) non alla categoria dei fuoriusciti, considerati una fonte ben lungi dall'essere affidabile, dalla sociologia e dall'intero mondo accademico mondiale.
[Modificato da admintdg3 14/08/2015 15:09]
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