Notate anche questi commenti assolutamente
ingannevoli e
fuorvianti a proposito dell'inchiesta australiana:
Fonte: un sito di fuoriusciti, altre info in spoiler
https://forum.infotdgeova.it/viewtopic.php?f=26&t=25023#p371637
il database che era emerso riguardava casi registrati nel corso degli anni. Come in Australia, i cui oltre 1000 casi di abusi si riferiscono a ciò che è avvenuto nel corso di qualche decennio.
La cifra quindi è stata confermata dall'inchiesta Australiana
Chiacchiere. Si veda questa accurata analisi di merito:
tdgonline.altervista.org/appendice-a/#s2
I fatti dimostrano che nell'inchiesta australiana sono andati a finire, come in un minestrone fatto con gli avanzi del frigorifero, una quantità di casi di poca o nessuna pertinenza, fra cui:
- casi in cui l'abusato era quasi maggiorenne: 45
- casi in cui il responsabile non è mai stato testimone di Geova: numero compreso fra 89 e 113.
- casi verificatisi prima che l'abusatore si convertisse ai testimoni di Geova : oltre 200 (da notare che questa documentazione è stata fornita dalla WTS alla commissione proprio perché le politiche interne, diversamente da altre realtà religiose, ne richiedono l'archiviazione).
- casi in cui l'abusatore era un membro della stessa famiglia dell'abusato: 464. Abbiamo già argomentato come l'idea di passare per le vie legali in queste condizioni sia, per ovvie ragioni, quanto meno problematica (denuncereste alla polizia un vostro figlio?)
- casi verificatisi prima del 1970, quando non si aveva la medesima percezione di questo dramma di quella attuale: 150.
Ciliegina sulla torta, in tutto il decennio 2005-2015 appena
due anziani erano stati riconosciuti rei di abusi, il che risultava in una sproporzione (preti cattolici - anziani) di 100 a 1.
Inoltre abbiamo provato statisticamente che, se anche fossimo davvero in presenza di 1006 casi tutti della medesima natura e gravità (e non così), questi numeri ritrarrebbero un problema di proporzioni davvero risibili, perché sparpagliati per un arco temporale
gigantesco (65 anni), e perché nel medesimo periodo si sono avvicendati in australiana
centinaia di migliaia di testimoni di Geova.
inchiesta che ha dimostrato come nessun TdG aveva mai denunciato nulla alle autorità.
Se anche ciò fosse vero, questo nulla avrebbe a che fare con le politiche interne dell'Organizzazione, le quali, come abbondantemente documentato, dicono proprio il contrario.
tdgonline.altervista.org/i-testimoni-di-geova-e-gli-abusi-sui-minori-un-esempio-di-omerta-o-di-disinformaz...
Sarebbe dimostrato quindi che i singoli tdG omisero di denunciare gli abusi, ma non che ciò dipendesse dall'applicazione di indicazioni provenienti dall'alto. Il che è assolutamente rilevante e da sottolineare, dato che la Royal Commission era nata per passare al vaglio delle organizzazioni appunto
le procedure e non gli abusi di per sé.
In realtà (di nuovo) che ciò sia 'dimostrato' non è pertinente, in quanto il giudizio deve necessariamente passare per una 'marea' di variabili che possono rendere la denuncia impensabile (torno a ripetere: denunceresti tuo figlio?) o impossibile (per esempio nei casi in cui il molestatore fosse stato anch'egli un minore).
Apparentemente sembrava quindi che non ci fosse nessun caso di pedofilia fra i TdG, invece i fatti hanno dimostrato non solo che esiste anche fra di loro questa abominevole piaga,
Cosa che, però, nessuno ha mai negato. Siamo quindi in presenza della proverbiale scoperta dell'acqua calda. Il problema non è se la pedofilia sia esistente o meno fra i tdG, ma in che misura lo sia, se viene correttamente affrontata dalle
direttive ufficiali, e se gli abusatori siano o meno sanzionati.
ma anche che il loro modo di gestire il problema è il peggiore rispetto a come viene gestito in altre strutture religiose o sociali.
Il che è fasullo. La gestione dei tdG del problema pedofilia è stata presa ad esempio, anche durante i lavori della Commissione, da esperti imparziali, come la dottoressa Monica Applewhite (vedi
qui):
Nella mia personale esperienza, non ho trovato esempi in Australia di organizzazioni religiose che hanno provveduto ai genitori, ai tutori e al pubblico generale la qualità o la coerenza delle informazioni sulla prevenzione e la reazione agli abusi sessuali o su come supportare coloro che sono stati oggetto di abusi come quelle che hanno fornito i testimoni di Geova nelle loro pubblicazioni.
E' ovvio che, quando si teme che certi argomenti prendano una brutta piega e/o ci si rende conto di non avere sufficienti dati per suffragare ipotesi ispirate più a partito preso e prevenzione che ad una onesta interpretazione dei fatti, la cosa più semplice è lucchettare le discussioni.
[Modificato da EverLastingLife 15/11/2018 12:01]