Non c'è nessun conflitto religioso, la religione è solo un pretesto per coprire ben altri interessi, come spesso accade nella storia. Qui ci sono in gioco gli equilibri geopolitici che sono rimasti in bilico dalla guerra fredda che evidentemente non è ancora finita. Le armi non scendono dal cielo e il Califfato a quanto pare non si scompone ad usarle perché prodotte in occidente. Ci sono interessi locali, nazionali e internazionali che si scontrano e schegge impazzite sfuggite dal controllo. Di nuovo c'è solo la spettacolarizzazione sempre più spinta della violenza. Ma anche quella è strategia ben studiata... si deve mettere in scena il male assoluto, proprio come si mette in scena il papa, simbolo del bene assoluto dei valori occidentali.
Shalom
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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