Lunedì 26 dicembre
Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri (Matt. 25:32)
Nella parabola delle pecore e dei capri, Gesù non parlò in modo diretto dell’opera di predicazione. Perché allora si può dire che la parabola dà risalto all’importanza di predicare? Va notato che Gesù stava insegnando per mezzo di una parabola. È ovvio che non stava parlando di separare pecore e capri letterali. Non stava neanche dicendo che tutti quelli giudicati come pecore dovessero letteralmente dare da mangiare a uno dei suoi fratelli, vestirlo, assisterlo o visitarlo in prigione. Stava invece illustrando l’atteggiamento che le pecore simboliche dimostrano nei confronti dei suoi fratelli. Descrive quelli paragonati a pecore come “giusti”, in quanto riconoscono che Cristo ha un gruppo di unti fratelli ancora sulla terra, e li sostengono lealmente in questi difficili ultimi giorni. Insieme a loro, le pecore proclamano con zelo la buona notizia del Regno (Matt. 10:40-42; 25:40, 46; 2 Tim. 3:1-5). w15 15/3 4:6, 8, 9