Mai più (il sommergibilista)
In gioventù, giocavo coi trenini: ora tutto il vapore si è disperso
Nei miei sogni, effimero riparo dalla pioggia
cerco di afferrare il bagliore del fuoco
Con le macchinine Dinky Toys, pensavo di essere Stirling,
con la mazza da cricket, mi immaginavo di essere Peter May
ora, con tutte queste immagini che ritornano,
mi chiedo: chi sono io oggi?
Da bambino, ho ricombattuto la guerra
con gli aeroplanini di plastica e l’immaginazione
Affondavo la Tirpitz, facevo crollare la diga di Möhne e anche di più,
ero il salvatore della Patria!
Oh! Poter essere il capitano di una nave da guerra!
Il pilota di un Tempest o di uno York!
Difendere la mia trincea contro i Panzerkorps
invece di essere un semplice chiacchierone
che si culla sulle proprie fantasie,
come se la vita non fosse altro che perdere...
questo precede semplicemente la consapevolezza che, alla fine
bisogna scegliere.
È un segno tipico dell’età adulta:
le nostre opzioni si riducono
mentre la nostra capacità di scegliere aumenta,
finché scegliamo tutto e nulla
troppo tardi, alla fine.
In gioventù, credevo in me stesso: la mia fede e la mia mente erano forti
ma ora sono spogliato di ogni foglia
e non distinguo più il bene dal male
Oh! Fossi il figlio di Che Guevara!
Un’unità tra i ranghi compatti delle truppe d’assalto!
Un Papista, un Orangista, un eunuco...
allora il dubbio non potrebbe mai pugnalarmi alla schiena.
Oh! fossi Re Giovanni o Douglas Bader!
Humprey Bogart o Victor Mature!
Quale di questi è più falso e semplice
e quale più difficile?
Di quello,
di questo
di me,
non sono davvero molto sicuro
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Il titolo è un gioco di parole basato sulla pronuncia di “No more” (che suona come “Namor”). Hammill era un appassionato del mondo Marvel, e non può sfuggire l’analogia del titolo con uno dei supereroi più famosi all’epoca: Namor, figlio del capitano di una rompighiaccio inglese e di una principessa di Atlantide, detto “The Sub-Mariner”, dotato di caratteristiche umane ma in grado di vivere anche sott’acqua come gli abitanti di Atlantide. Namor è quindi un ibrido che unisce una forza sovrumana alla capacità di vivere sott’acqua. In un ciclo delle storie, Namor combatte a fianco degli alleati Anglo-americani nel secondo conflitto mondiale. Allo stesso tempo, per “Sub-mariner” si può intendere il ruolo del sommergibilista. Nota dal libro: Fogwalking: Peter Hammill, testi 1971-1980
[Modificato da Chameleon. 01/02/2016 00:59]