Mosche
Appena aperta la porta sul retro
due mosche stavano accoppiandosi sul cucinino:
lo trovai molto significativo.
Nel cuore della notte
la mia mano cercò a tentoni l'insetticida.
Rimasero unite per i primi, pochi, attimi,
con le ali prosciugate dal fuoco improvviso,
e le menti disintegrate dal gas mortale.
Quasi improvvisamente il maschio si staccò dal suo pene
e cadde per terra.
Lei restò, rotolando sulla ceramica bianca,
e poi cadde in una crepa del forno.
Forse era stata una vergine
e pensò che questo era quello che succedeva sempre.
Mangiai il mio uovo con un piccolo peso sulla coscienza.
Più tardi quella notte mi passò il senso di colpa
quando un'altra mosca defecò su di me
dalla lampadina sopra il mio letto.
Traduzione mia, tratta dal libro Killers, Angels, Refugees (1974)
[Modificato da Chameleon. 02/02/2016 14:47]