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cosa dice Biglino

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2019 16:00
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12/03/2016 15:14
 
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Caro Anonymus,


Mi sembra di capire che voi accettereste l'ascolto di Detrattori, solo in coloro che possano evidenziare "Verità Storiche" quali prove a confutazione della vs. visione



Noi accettiamo qualunque verità storica, al di là delle visioni personali.


Essendo il vs. pensiero vincolato a versetti che lastricano il vs. cammino, non facendovi uscire da tale sentiero, diventa difficile, come diceva anche Socrate, (in rapporto alla scrittura, che sentenzia senza ragionare), esplorare nuovi percorsi, se il tragitto è solo quello e ben segnato



Noi non siamo vincolati a nessun versetto e siamo disposti a esplorare nuovi percorsi, purché siano percorsi scientificamente significativi, per altro non mi pare che Biglino dica nulla di nuovo, dice cose piuttosto risapute. Certo se poi dice che il ruach era un'astronave, se mi permetti, qualche dubbio comincio ad averlo..


Io credo che non esistano Verità Storiche, esiste solo l'uso dell'intelligenza, della conoscenza, dell'analisi personale che spinge ogni uomo a fare le sue scelte



Se però le conoscenze su cui ti basi sono fallaci l'analisi può spingere a scelte altrettanto nefaste.

Invece la tua predicazione lasciala per altri 3D, qui è decisamente OT, grazie.

Shalom
[Modificato da barnabino 12/03/2016 15:17]
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12/03/2016 20:31
 
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Re: Re:
Anonymus, 12/03/2016 13:47:



Mi sembra di capire che voi accettereste l'ascolto di Detrattori, solo in coloro che possano evidenziare "Verità Storiche" quali prove a confutazione della vs. visione.
Essendo il vs. pensiero vincolato a versetti che lastricano il vs. cammino, non facendovi uscire da tale sentiero, diventa difficile, come diceva anche Socrate, (in rapporto alla scrittura, che sentenzia senza ragionare), esplorare nuovi percorsi, se il tragitto è solo quello e ben segnato.
Io credo che non esistano Verità Storiche, esiste solo l'uso dell'intelligenza, della conoscenza, dell'analisi personale che spinge ogni uomo a fare le sue scelte.




Caro Anonymus,
Ci sono alcuni che ci accusano di non cambiare mai e di essere legati a questo e a quello, mentre altri ci accusano di cambiare sempre idea e di rivedere i nostri insegnamenti in continuazione.

Scegli tu quello che preferisci... [SM=g10765]

Simon
12/03/2016 22:17
 
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Domanda
Mi intrometto un attimino nella vostra interessante discussione con una domanda diretta e gradirei, gentilmente, una risposta diretta senza interpretazioni et similia:

é vero, o non é vero, che il termine "onnipotente" é tradotto in maniera errata o, perlomeno, interpretativa?

Ringrazio anticipatamente chi avrà la bonta di rispondere.
13/03/2016 12:19
 
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Mi intrometto un attimino nella vostra interessante discussione con una domanda diretta e gradirei, gentilmente, una risposta diretta senza interpretazioni et similia:

é vero, o non é vero, che il termine "onnipotente" é tradotto in maniera errata o, perlomeno, interpretativa?

Ringrazio anticipatamente chi avrà la bonta di rispondere



Si riferisce a Shaddài, altro cavallo di battaglia di Biglino? La invito a leggere la voce "Onnipotente" sul volume Perspicacia, che da una valutazione equilibrata della cosa... e per altro dimostra che Biglino non ha inventato nulla, ne quoto una parte:

"L’esatta derivazione di Shaddài è oggetto di discussione. I traduttori della Settanta tradussero Shaddài con vari termini greci, ma nel libro di Giobbe lo resero 16 volte Pantokràtor. In alcuni casi lo tradussero con un termine greco (hikanòs) che significa “sufficiente; idoneo; capace” (Ru 1:20, 21; Gb 21:15; 31:2; 40:2), e traduttori greci posteriori come Aquila e Simmaco seguirono questa interpretazione, rendendo quindi Shaddài “colui che è sufficiente”; vedi NVB, nt. a Ge 17:1.

L’opinione di alcuni critici moderni è riassunta nella nota a Genesi 17:1 nella Bibbia di Gerusalemme (cattolica), che dice: “La traduzione comune ‘onnipotente’ è inesatta. Il senso è incerto; si è proposto ‘Dio della montagna’, secondo l’accadico shadû; sarebbe preferibile interpretare ‘Dio della steppa’, secondo l’ebraico sadeh e un altro significato della parola accadica”. Queste derivazioni sono puramente congetturali. A proposito del significato “Dio della montagna”, l’Unger’s Bible Dictionary (1965, p. 1000) osserva: “Questa opinione è però inaccettabile ed è meglio far derivare Shaddai dalla radice shadad [shadhàdh], ‘essere forte o potente’, come in arabo”. — Vedi anche The Analytical Hebrew and Chaldee Lexicon, a cura di Benjamin Davidson, p. 702.

Nel testo biblico shadhàdh indica di solito un potere violento, come quello esercitato nel compiere una spoliazione. (Cfr. Sl 17:9; Pr 11:3). Isaia 13:6 dichiara: “Urlate, poiché il giorno di Geova è vicino! Verrà come una spoliazione [shodh] dall’Onnipotente [Shaddài]”. Mentre nell’uso biblico di questa radice è insito il concetto di azione violenta, secondo alcuni studiosi il suo significato originale o primario era semplicemente “essere forte” o “agire con forza”. La Jewish Encyclopedia (1976, vol. IX, p. 162) afferma: “È comunque possibile che il significato originale fosse quello di ‘soggiogamento’ o di ‘forza dominante’, e che questo significato sussista nel [titolo] divino”
"

Shalom
[Modificato da barnabino 13/03/2016 12:43]
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13/03/2016 12:54
 
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Re: Domanda
Realista, 12/03/2016 22:17:

Mi intrometto un attimino nella vostra interessante discussione con una domanda diretta e gradirei, gentilmente, una risposta diretta senza interpretazioni et similia:

é vero, o non é vero, che il termine "onnipotente" é tradotto in maniera errata o, perlomeno, interpretativa?

Ringrazio anticipatamente chi avrà la bonta di rispondere.



Come dice Biglino, molte traduzioni sono collegate a interpretazioni tradizionali e/o mosse da aspetti teologici. Soprattutto nel caso dell'ebraico, siamo di fronte anche alla storia millenaria di un popolo non poco travagliato che ha cambiato lingua e termini diverse volte.

Stiamo a vedere a cosa porteranno queste discussioni, ovviamente legittime.

Simon
13/03/2016 13:04
 
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Come dicevo anche in un commento passato, la testimonianza della LXX è il più grosso problema di Biglino e di tutte le sue teorie perché è una fotografia in greco dell’ebraico consonantico precristiano e pre rabbinico fatta da “fotografi” ebrei. La LXX è la “stele di rosetta” dell’ebraico antico e toglie ai mistici, ebrei compresi, i pretesti per fare i loro giochini con le consonanti approfittando dell’assenza delle vocali. Le ipotesi che Shaddai possa significare steppa o montagna sono alla lunga molto più deboli e congetturali della versione onnipotente per le ragioni sopra esposte. La nota della Bibbia di Gerusalemme esprime semplicemente l’incertezza moderna che aleggia su questo termine ma non afferma che sia errata giacché pone essa stessa onnipotente nel testo; le note bisogna anche capirle e non strumentalizzarle. A rafforzare questo significato arriva anche il NT, scritto in greco ma da ebrei, i quali usano pantokràtor riferendosi al Dio del VT. Traduzioni ebraiche del NT traducono a loro volta pantokràtor con Shaddai, quindi Shaddai/Onnipotente è comunque la versione più attestata in mancanza di alternative migliori. Biglioni fa il suo mestiere di venditore dei suoi libri.
13/03/2016 13:34
 
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La nota della Bibbia di Gerusalemme esprime semplicemente l’incertezza moderna che aleggia su questo termine ma non afferma che sia errata giacché pone essa stessa onnipotente nel testo; le note bisogna anche capirle e non strumentalizzarle



Infatti, al di là dei significati originari di questi termini su cui si può studiare, ovviamente, è importante come sono stati assunti dagli scrittori della Bibbia, che probabilmente hanno attinto da altre lingue per cercare un titolo conosciuto nell'area in cui vivano. L'evoluzione del termine è testimoniata dalla LXX o altri testimoni antichi, che né mostrano il significato(i) ben prima del "cristianesimo di Paolo".

Shalom
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13/03/2016 13:36
 
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Re:
Controlen, 13/03/2016 13:04:

Come dicevo anche in un commento passato, la testimonianza della LXX è il più grosso problema di Biglino e di tutte le sue teorie perché è una fotografia in greco dell’ebraico consonantico precristiano e pre rabbinico fatta da “fotografi” ebrei. La LXX è la “stele di rosetta” dell’ebraico antico e toglie ai mistici, ebrei compresi, i pretesti per fare i loro giochini con le consonanti approfittando dell’assenza delle vocali. Le ipotesi che Shaddai possa significare steppa o montagna sono alla lunga molto più deboli e congetturali della versione onnipotente per le ragioni sopra esposte. La nota della Bibbia di Gerusalemme esprime semplicemente l’incertezza moderna che aleggia su questo termine ma non afferma che sia errata giacché pone essa stessa onnipotente nel testo; le note bisogna anche capirle e non strumentalizzarle. A rafforzare questo significato arriva anche il NT, scritto in greco ma da ebrei, i quali usano pantokràtor riferendosi al Dio del VT. Traduzioni ebraiche del NT traducono a loro volta pantokràtor con Shaddai, quindi Shaddai/Onnipotente è comunque la versione più attestata in mancanza di alternative migliori.

Biglioni fa il suo mestiere di venditore dei suoi libri.



Da un lato si, e Biglino fa bene a propagandare e discutere le sue idee.

D'altra parte è bene sottolineare che la LXX risale al periodo alessandrino, postesilico, comunque posteriore ai fatti di parecchi secoli.
Idem il NT, riprende e tutt'al piu' conferma alcune interpretazioni del periodo alessandrino.

Chi fa ricerca non si accontenta, nè puo' farlo, della sola spiegazione mainstream, ma al contrario passa la maggior parte del suo tempo a correre dietro a ipotesi alternative, piu' o meno fondate.

Simon
13/03/2016 14:11
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 13/03/2016 13.36:



Da un lato si, e Biglino fa bene a propagandare e discutere le sue idee.

D'altra parte è bene sottolineare che la LXX risale al periodo alessandrino, postesilico, comunque posteriore ai fatti di parecchi secoli.
Idem il NT, riprende e tutt'al piu' conferma alcune interpretazioni del periodo alessandrino.

Chi fa ricerca non si accontenta, nè puo' farlo, della sola spiegazione mainstream, ma al contrario passa la maggior parte del suo tempo a correre dietro a ipotesi alternative, piu' o meno fondate.

Simon



Tradurre un testo da una lingua ad un'altra è già di per se un modo per cambiare i connotati di un pensiero, visto che ogni lingua fa parte di una cultura, che usa termini necessari al luogo in cui tale lingua è utilizzata.
Pertanto quanta "grecità del tempo" trasmisero ad esempio i Saggi della LXX nella loro traduzione?
Ancora oggi ci sono alcuni Teologi che vedono quella traduzione come un danno. Altri la reputano l'unica vera, affidabile.
Quello che mi sento di dire è che alla fine i fatti dicono che tali Testi, sia quelli della LXX che i Masoretici, hanno dato vita a una moltitudine di interpretazioni, generando movimenti religiosi quasi sempre discordanti fra loro.
Sarebbe quindi cosa saggia che i seguaci di tali scritture, adottino un atteggiamento tollerante verso l'altrui pensiero, visto che tali scritture non presentano nulla di certo.
La storia inoltre insegna che l'assoluta fede verso una dottrina porta a comportamenti autoritari verso gli "infedeli" che non mostrano fede in tale visione.

13/03/2016 19:23
 
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Re: Re:
(SimonLeBon), 13/03/2016 13.36:




D'altra parte è bene sottolineare che la LXX risale al periodo alessandrino, postesilico, comunque posteriore ai fatti di parecchi secoli.


Simon




Sì i "fatti" sono di parecchi secoli addietro ma non necessariamente le parole. Il consensus data la redazione definitiva del AT al dopo l'esilio e di questo Biglino ne deve tenere conto. Se aggiungiamo che in Neemia 8:8 Esdra spiega i testi sacri al popolo ritornato dall'esilio devo ragionevolmente presumere che capiva quello che leggeva, Shaddai incluso. Da Esdra alla Settanta non passa un tempo così lungo da da giustificare un significativo cambiamento nei significati delle parole soprattutto considerando che nel frattempo si era formata la "grande assemblea" che fungeva da custode del testo sacro e del suo significato. Sulla Settanta comunque è ormai riconosciuto che la sua fonte testuale ebraica aveva delle differenze con il testo codificato poi dai masoreti, cioè il testo rabbinico, e questo può spiegare come mai Shaddai non sempre veniva tradotto (come in Gen.17:14), dove non veniva tradotto semplicemente non c'era.
13/03/2016 21:24
 
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Si, concordo. E' anche possibile che shaddai in origine indicasse altro, e anche la LXX traduce in maniere differenti, ma direi che per secoli il senso non è stato messo in dubbio, né abbiamo testi dell'AT che possano far ragionevolmente pensare che ci si riferisca a qualcosa di diverso da "potente, autosufficiente" è simili. Anche dio della steppa e della montagna richiama questa idea di potenza e autosufficienza... sinceramente il salto logico agli extraterrrestri mi pare poco scientifico.

Shalom
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13/03/2016 21:38
 
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Pertanto quanta "grecità del tempo" trasmisero ad esempio i Saggi della LXX nella loro traduzione?



Abbastanza, ma non c'erano intenti complottistici come Biglino sostiene. Nephesh è reso con Psychè, ma leggendo il testo si capisce che la Psychè della LXX non era quella di Platone... qui ci vuole un lettore intelligente, uno che spiega tutto con gli UFO francamente filologicamente scegli una strada suicida (per la filologia).


Ancora oggi ci sono alcuni Teologi che vedono quella traduzione come un danno. Altri la reputano l'unica vera, affidabile



Ma perché tiri fuori i "teologi" quando parliamo di filologia? Fai un errore essenziale... lo studio del testo viene prima di qualunque teologia ed è da essa indipendente.


Quello che mi sento di dire è che alla fine i fatti dicono che tali Testi, sia quelli della LXX che i Masoretici, hanno dato vita a una moltitudine di interpretazioni, generando movimenti religiosi quasi sempre discordanti fra loro



Potremmo dire la stessa cosa qualunque testo... il processo interpretativo è indipendente, se qualcuno analizzasse quello che scrivo adesso potrebbe trovarci mille interpretazioni.


Sarebbe quindi cosa saggia che i seguaci di tali scritture, adottino un atteggiamento tollerante verso l'altrui pensiero, visto che tali scritture non presentano nulla di certo



Non è esatto dire che un'interpretazione vale un'altra e nulla è certo, il testo è per lo più certo e vi sono aspetti filologici ben attestati. Le biglinate ufologiche, francamente, sembrano più una provocazione o presa per i fondelli, certo non hanno alcuna base storica o filologica. Possiamo dirlo chiaramente?

Shalom
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14/03/2016 17:57
 
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Re: Re: Re:
Controlen, 13/03/2016 19:23:



Sì i "fatti" sono di parecchi secoli addietro ma non necessariamente le parole. Il consensus data la redazione definitiva del AT al dopo l'esilio e di questo Biglino ne deve tenere conto. Se aggiungiamo che in Neemia 8:8 Esdra spiega i testi sacri al popolo ritornato dall'esilio devo ragionevolmente presumere che capiva quello che leggeva, Shaddai incluso. Da Esdra alla Settanta non passa un tempo così lungo da da giustificare un significativo cambiamento nei significati delle parole soprattutto considerando che nel frattempo si era formata la "grande assemblea" che fungeva da custode del testo sacro e del suo significato. Sulla Settanta comunque è ormai riconosciuto che la sua fonte testuale ebraica aveva delle differenze con il testo codificato poi dai masoreti, cioè il testo rabbinico, e questo può spiegare come mai Shaddai non sempre veniva tradotto (come in Gen.17:14), dove non veniva tradotto semplicemente non c'era.



Si, è vero anche questo, per il "consensus" è quasi tutta roba "filo persiana".

Esatto, il problema della LXX non è banale e anche all'epoca, con circa il 10% della popolazione romana composto da ebrei della diaspora o loro parenti, la LXX deve avere giocato un ruolo notevole.

Mi sono finalmente guardato il video di Biglino sul Nome ed è condivisibile. Non solo perché cita esplicitamente noi, ma perché all'epoca degli eventi la lingua doveva essere strettamente imparentata con l'egizio dell'epoca.

Simon
14/03/2016 19:18
 
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Sul nome è interessante questo lavoro accademico... credo che sia una tesi

areopage.net/blog/2016/03/13/making-sense-of-the-divine-name-in-exodus-sur...

Though the form ‘Yahweh’ has taken hold as the consensus view in scholarly circles, it is based on very little hard evidence. (…) However, the etymological-grammatical connection does not adhere to the naming report form and misunderstands the nature of proper names used in it. (…) Though always a minority view, the claim that ‘Yahu’ was the original form has much to commend it. (…) Nevertheless, it is unlikely that this form is original (…). The following are possible : ‘Yahwahu’, ‘Yahawhu’, ‘Yahuwah, » or ‘Yehwahu’.

Shalom
[Modificato da barnabino 14/03/2016 19:20]
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15/03/2016 16:08
 
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15/03/2016 16:15
 
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Re:
barnabino, 12/03/2016 15.14:

Caro Anonymus,


Mi sembra di capire che voi accettereste l'ascolto di Detrattori, solo in coloro che possano evidenziare "Verità Storiche" quali prove a confutazione della vs. visione



Noi accettiamo qualunque verità storica, al di là delle visioni personali.


Essendo il vs. pensiero vincolato a versetti che lastricano il vs. cammino, non facendovi uscire da tale sentiero, diventa difficile, come diceva anche Socrate, (in rapporto alla scrittura, che sentenzia senza ragionare), esplorare nuovi percorsi, se il tragitto è solo quello e ben segnato



Noi non siamo vincolati a nessun versetto e siamo disposti a esplorare nuovi percorsi, purché siano percorsi scientificamente significativi, per altro non mi pare che Biglino dica nulla di nuovo, dice cose piuttosto risapute. Certo se poi dice che il ruach era un'astronave, se mi permetti, qualche dubbio comincio ad averlo..


Io credo che non esistano Verità Storiche, esiste solo l'uso dell'intelligenza, della conoscenza, dell'analisi personale che spinge ogni uomo a fare le sue scelte



Se però le conoscenze su cui ti basi sono fallaci l'analisi può spingere a scelte altrettanto nefaste.

Invece la tua predicazione lasciala per altri 3D, qui è decisamente OT, grazie.

Shalom



Io non so se Ruach sia lo Spirito o una Astronave, certo è che dalla descrizione e dal rumore che faceva, l'impressione è che si trattasse di qualcosa di meccanico...
Anche la descrizione di come Dio crea Eva, (addormentando Adamo e prendendo una parte di esso), sembra inaccettabile, visto che per creare Eva, Dio non avrebbe avuto certo bisogno di prelevare un qualcosa da Adamo. Anche qui sembra proprio una operazione di genetica, come anche molti studiosi Ebrei riconoscono tale.
Si fa tanto per dire... vedasi quante incertezze scaturiscono da questi testi... [SM=g7556]

15/03/2016 16:19
 
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Re:
barnabino, 13/03/2016 21.38:


Pertanto quanta "grecità del tempo" trasmisero ad esempio i Saggi della LXX nella loro traduzione?



Abbastanza, ma non c'erano intenti complottistici come Biglino sostiene. Nephesh è reso con Psychè, ma leggendo il testo si capisce che la Psychè della LXX non era quella di Platone... qui ci vuole un lettore intelligente, uno che spiega tutto con gli UFO francamente filologicamente scegli una strada suicida (per la filologia).


Ancora oggi ci sono alcuni Teologi che vedono quella traduzione come un danno. Altri la reputano l'unica vera, affidabile



Ma perché tiri fuori i "teologi" quando parliamo di filologia? Fai un errore essenziale... lo studio del testo viene prima di qualunque teologia ed è da essa indipendente.


Quello che mi sento di dire è che alla fine i fatti dicono che tali Testi, sia quelli della LXX che i Masoretici, hanno dato vita a una moltitudine di interpretazioni, generando movimenti religiosi quasi sempre discordanti fra loro



Potremmo dire la stessa cosa qualunque testo... il processo interpretativo è indipendente, se qualcuno analizzasse quello che scrivo adesso potrebbe trovarci mille interpretazioni.


Sarebbe quindi cosa saggia che i seguaci di tali scritture, adottino un atteggiamento tollerante verso l'altrui pensiero, visto che tali scritture non presentano nulla di certo



Non è esatto dire che un'interpretazione vale un'altra e nulla è certo, il testo è per lo più certo e vi sono aspetti filologici ben attestati. Le biglinate ufologiche, francamente, sembrano più una provocazione o presa per i fondelli, certo non hanno alcuna base storica o filologica. Possiamo dirlo chiaramente?

Shalom




È proprio a motivo che la filologia non è arrivata mai e mai arriverà a conclusioni certe che i Teologi hanno imposto i loro significati.
Quindi per chi cerca una "verità" assoluta, rimarrà deluso... qui o si ha fede o si ignora il tutto...
15/03/2016 21:48
 
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È proprio a motivo che la filologia non è arrivata mai e mai arriverà a conclusioni certe che i Teologi hanno imposto i loro significati



La filologia è una scienza e comunque arriva a delle certezze relative, quello che non si capisce è perché tu voglia paragonare filologia e teologia, non indagano la stessa cosa, non studiamo la stessa cosa, né la teologia impone significati alla filologia. Nessun teologo può imporre dei significati.


Io non so se Ruach sia lo Spirito o una Astronave, certo è che dalla descrizione e dal rumore che faceva, l'impressione è che si trattasse di qualcosa di meccanico...



Se vai a vedere i significati di ruach nell'AT la tua tesi è indifendibile... il punto è che non puoi tradurre come ti pare dove ti pare, quel significato dovrebbe essere sempre verificato.


Anche la descrizione di come Dio crea Eva, (addormentando Adamo e prendendo una parte di esso), sembra inaccettabile, visto che per creare Eva, Dio non avrebbe avuto certo bisogno di prelevare un qualcosa da Adamo. Anche qui sembra proprio una operazione di genetica, come anche molti studiosi Ebrei riconoscono tale



Invece che Dio tragga la donna dall'uomo è una delle cose più belle, poetiche e geniali della Bibbia, altro che "operazioni di genetica"!


Si fa tanto per dire... vedasi quante incertezze scaturiscono da questi testi...



Le incertezze non scaturiscono al testo, ma da chi legge il testo... il testo di per sé è piuttosto chiaro.

Shalom
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15/03/2016 21:59
 
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Re: Re:
Anonymus, 15/03/2016 16.15:



Io non so se Ruach sia lo Spirito o una Astronave, certo è che dalla descrizione e dal rumore che faceva, l'impressione è che si trattasse di qualcosa di meccanico...




meccanico?
Il ruah, per esempio, è il soffio o alito vitale (Eccles. /Qoelet 3:19), tu lo vedi o lo percepisci in qualche modo?
E' quindi qualcosa di meccanico il soffio vitale proveniente da Dio che ci sostiene in vita?
Non mi pare...

Anonymus, 15/03/2016 16.15:


Anche la descrizione di come Dio crea Eva, (addormentando Adamo e prendendo una parte di esso), sembra inaccettabile, visto che per creare Eva, Dio non avrebbe avuto certo bisogno di prelevare un qualcosa da Adamo. Anche qui sembra proprio una operazione di genetica, come anche molti studiosi Ebrei riconoscono tale.
Si fa tanto per dire... vedasi quante incertezze scaturiscono da questi testi... [SM=g7556]




perchè non sai cogliere il senso del racconto della Genesi: l' uomo e la donna dovevano essere uniti e divenire una sola carne, per questo viene detto che la donna fu tratta dall' uomo (Gen. 2:24), non certo perchè Dio avesse bisogno di una costola di Adamo per creare la donna....
[Modificato da Aquila-58 15/03/2016 22:01]
15/03/2016 22:05
 
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Re: Re:
Anonymus, 3/15/2016 4:15 PM:


Io non so se Ruach sia lo Spirito o una Astronave, certo è che dalla descrizione e dal rumore che faceva, l'impressione è che si trattasse di qualcosa di meccanico...


Meccanico? [SM=g1871115]

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