- Il parere degli agiografi conta poco, hanno spesso lavorato per conto di qualcuno che desiderava un certo risultato.
- Gli attuali studiosi della Bibbia che non dipendono da confessioni religiose, escludono tutti che trattasi di libro sacro. TUTTI! E non solo Biglino. Ora anche gran parte degli studiosi Ebrei.
- Anche il passo "Genesi 35,1 Dio dice a Giacobbe di costruire un altare non a un 'elohim in generale, ma a 'El" fa ridere: bastava che dicesse "costruisci un altare a ME"!
Quindi testo bocciato!
- Tutti gli scritti del Nuovo Testamento che si basano sul Vecchio Testamento non hanno alcun valore a confermare le testi dei TdG, proprio perché partono da un testo che con Dio ha nulla a che fare.
- Quindi quando uno non crede al Vecchio Testamento e legge cosa ha detto Matteo o Giovanni o Paolo, non tiene conto di ciò che sente, se non filtrando questi versetti in rapporto alla cultura del tempo che era influenzata dal Mondo Pagano, dal Mondo Ebraico, dal Mondo Greco e da quello Romano. In questa chiave di lettura le cose dette da loro acquisiscono un significato più chiaro, in certi casi (pochi) gnostico, volti ad una ricerca di un Dio interiore.
- Cosa dire di un Paolo?
- Cosa dire dei 4 evangelisti che scrissero dai 100 ai 200 anni dopo la venuta del Cristo?
Almeno Biglino riconosce che non vi è nulla di certo e sulla base di questa evidenza inconfutabile, lui dice per onestà intellettuale: "facciamo finta che".
[Modificato da barnabino 03/03/2016 15:26]