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Confutazione servizi denigratori sui tdG delle Iene (2016)

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2016 21:35
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11/03/2016 11:04
 
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L) Conclusioni

non intendiamo rilasciare a voi [della TV spazzatura] nessuna intervista



Possiamo tranquillamente scomodare Totò, e concludere che i servizi delle Iene sui testimoni di Geova sono una 'ciofeca'.


A chi fosse rimasto qualche dubbio, chiediamo di considerare onestamente non le infantili, e acritiche, grida di giubilo delle piccole comunità virtuali dei fuoriusciti dissidenti, ma i seguenti 'fatti' che abbiamo argomentato in modo articolato e puntualmente documentato:


1) non v'è, nelle sue 'inchieste', nemmeno l'ombra di quell'accuratezza che si richiede al giornalismo competente; la realtà di fatto viene violentata ogni cinque secondi (vangelo di Matteo anticipato di mezzo millennio (o Deuteronomio posticipato di tre secoli), le testimoni di Geova predicano in minigonna, i tdG italiani sono 500.000, i membri del corpo direttivo sono 'una decina', i testimoni di Geova vestono tutti uguali, i comitati giudiziari sono tenuti da due anziani, durano un quarto d'ora, non si usa la Bibbia, e via dicendo, in un elenco interminabile);


2) Pelazza ricorre alla consulenza di una psicologa controversa e ampiamente contestata anche da suoi colleghi accreditati (come la dottoressa Raffaella di Marzio: link), che riferisce di casi di suicidi senza documentarne nemmeno uno (link) e che nel XXI secolo parla ancora di 'plagio mentale': come dire, uno zoologo che disquisisce del mostro di Loch Ness (link);


3) definisce i testimoni di Geova 'una setta' ricorrendo ad un termine ampiamente rigettato dall'accademica sociologica per il sentore di pregiudizio che si porta appresso (link);


4) sostiene, contro gli psicologi di tutto il globo, che la gente comune, diversamente dai testimoni di Geova, agisce nell'assenza di condizionamenti esterni ed è vincolata unicamente al proprio libero arbitrio (link);


5) utilizza espedienti tipici dello scandalismo televisivo, come le riprese a telecamera nascosta (link) e le interviste a volto oscurato (link); su una quindicina di dissidenti intervistati, solamente UNO si fa riprendere in volto;


6) 'ricostruisce i fatti' attraverso filmati in odore di tarocco (link);


7) intervista i fuoriusciti dai testimoni di Geova, considerati dalla sociologia planetaria come l'antitesi della veridicità e dell'attendibilità (link); e puntualmente costoro, forti anche del totale anonimato, partoriscono una congerie di spropositi, ad esempio che i disassociati non potrebbero avere contatti con i familiari di primo grado, e che non sarebbe consentito leggere libri che 'vanno contro la Bibbia' (quindi anche la Divina Commedia a scuola, supponiamo) (link);


8) riferisce, in quasi trenta minuti di 'reportage', di appena tre episodi di abusi sessuali, sui 250.000 testimoni di Geova italiani; tutti e tre sono anonimi al cento per cento; uno di essi, se verificato, non è stato perpetrato da un testimone di Geova (link) e comunque il genitore del presunto bimbo abusato dice che la notizia è fasulla (link); un altro è relativo ad un tentato abuso, in una storia piena di contraddizioni (link);


9) nei suoi servizi si lascia credere che sarebbe scoraggiato ai testimoni di Geova, o addirittura vietato pena l'espulsione, il denunciare i pedofili appartenenti alla congregazione, asserzione totalmente destituita di fondamento (link);


10) tutte le interviste che vi si vedono sono montate con la tecnica del 'taglia e cuci' e infarcite di stacchi di telecamera; le dichiarazioni degli intervistati testimoni di Geova sono spesso non chiaramente udibili (link);


11) Pelazza tira in ballo la regola cristiana dei 'due testimoni', che non ha nulla a che vedere con la libertà di denunciare, che non viene applicata come descritto nel suo servizio, e che costituisce una meccanismo di prevenzione rispetto ad accuse false e infamanti (link);


12) sostiene che gli anziani avrebbero il dovere legale e morale di informare le autorità dei casi di abusi su minori, il che è l'esatto contrario della verità (link);


13) sostiene che dovrebbero almeno incoraggiare le famiglie delle vittime a sporgere querela, il che è, di nuovo, un argomento semplicistico, demagogico e persino folle (link);


14) presenta come uno scandalo il fatto, normalissimo, che in caso di abusi gli anziani debbano informare innanzitutto il proprio ufficio legale (link);


15) presenta come uno scandalo il fatto, normalissimo, che gli anziani ricevano dalla propria dirigenza istruzioni riservate alla categoria e che non devono essere diffuse via radio o in altri modi (link);


16) biasima la misura disciplinare della disassociazione come provvedimento lesivo della dignità degli espulsi, e cinque minuti dopo lascia credere che sia troppo poco, contestando anche il fatto che un pedofilo disassociato venga in seguito riassociato (link).



Ora faccio appello all'onestà intellettuale di chi ci legge.

Quanti punti di questo elenco fanno riferimento ad aspetti secondari e che abbiamo usato allo scopo di sviare l'attenzione degli spettatori del programma rispetto ai presunti argomenti 'centrali' dei servizi di Pelazza?

I servizi delle Iene riprendono aspetti certi, ben documentati e verificabili da chiunque, o sono piuttosto realizzati con l'intento di corroborare tesi pregiudiziali, che guarda caso somigliano come gocce d'acqua alle rappresaglie degli apostati, e che non è possibile verificare attraverso riscontri seri?


________________________________________________________________________


La seconda e ultima puntata chiude con una intervista telefonica all'attuale addetto stampa della Betel. Intervista per modo di dire, dato che quest'ultimo si limita ad un no comment e poco altro.


E' grottesco immaginare che le inchieste-spazzatura delle Iene richiederebbero una 'risposta ufficiale' da un portavoce della Betel: basta leggere i sedici punti elencati sopra, un compendio della totale assenza di professionalità nel modo di fare 'informazione' del varietà comico di Italia 1. Parliamo del resto di un programma che, per fare un solo esempio, ha consigliato di bere acqua e bicarbonato per curare il cancro (link). Come ripeto, replicare alle Iene equivale a confutare una battuta di Zelig e difatti raramente qualcuno sente il bisogno di farlo.

Invocare la 'risposta condita con sale' e la 'prontezza a dare una ragione della propria speranza' di S.Paolo è dunque fuori luogo, perché assume per presupposto la serietà della controparte, e soprattutto la disponibilità di quest'ultima ad un confronto democratico, privo di preconcetti e sinceramente interessato, più che a lanciare accuse stucchevoli e precotte, a conoscere la verità. Anche Gesù faceva talvolta scena muta quando accusato (Marco 15:4, 5), e aveva di fronte Ponzio Pilato, non Luigi Pelazza.

Ci siamo presi la briga di "fare a pezzi" i due servizi del 2016 del Pelazza contro i testimoni di Geova perché esiste purtroppo ancora un pubblico televisivo, per quanto sparuto e calante, che può considerarli degni di qualche credito. Abbiamo quindi due discussioni riccamente argomentate e documentate, questa e l'altra relativa alla prima puntata, che possono essere prese a rapido riferimento per dimostrare l'assoluta inconsistenza e nullità delle suddette critiche.

Pare che Pelazza infierisca sui testimoni di Geova ogni due anni: appuntamento allora al 2018, se nel frattempo saremo rimasti ancora tutti ai nostri posti di combattimento.

THE END
[Modificato da EverLastingLife 17/03/2016 10:30]
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