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Lacunza e il secondo avvento di Cristo

Ultimo Aggiornamento: 09/03/2016 14:25
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09/03/2016 14:25
 
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Nelle nostre pubblicazioni non si fa menzione di un personaggio curioso vissuto nella seconda metà del 700 dalle vedute dottrinali all’avanguardia per quei tempi.
Si trovano solo notizie in inglese e spagnolo. Qualcuno lo conosce meglio ?

Fra i vari scritti che influenzarono William Miller (Pittsfield, 15 febbraio 1782 – Hampton, 20 dicembre 1849) e l’idea della seconda venuta di Cristo ci fu Manuel Diaz Lacunza S.J. (born Santiago, Chile, 1731; died Imola, Italy around June 18, 1801) was a Jesuit priest who used the pen-name Juan Josafat Ben-Ezra for his main work on the interpretation of the prophecies of the Bible.


"Il gesuita era convinto di aver trovato durante il suo esilio alcune "nuove scoperte, vere, solide, innegabili, e di grande importanza" per la Teologia.

Ci sono due concetti che sono alla base di tutte le altre riflessioni teologiche, o "nuove scoperte" di Lacunza. In primo luogo, Lacunza ha respinto l'idea della "fine del mondo", come momento di annientamento o la distruzione del creato: Nega "il mondo, cioè i corpi materiali, o globi celesti che Dio ha creato (di cui uno è la nostra in cui viviamo) è quello di non avere fine o tornare al caos, o nell’annientamento [...] questa idea non trova nella Scrittura, bensì l’idea opposta, e questo accordo il migliori interpreti ".

In secondo luogo, Lacunza afferma che le espressioni bibliche "fine di questo secolo" e "fine del mondo" si riferiscono a due tempi diversi. Egli comprende la "fine del secolo" o "Giorno del Signore", come il mero termine di una fase della storia umana, chiusa con la venuta di Cristo e l'inizio del suo regno sulla terra. Questo momento sarebbe anche segnata dalla conversione del popolo ebraico. Da allora in poi ci sarebbe da istituire per una nuova società segnata da un regno millenario di giustizia e di pace.

Lacunza credeva, basandosi sulla lettura delle profezie bibliche, che durante il periodo precedente al "Giorno del Signore", ci sarebbe stata un apostasia diffusa dalla Chiesa cattolica. Perciò la Chiesa sarebbe diventato parte dell'Anticristo, incluso questo non come individuo ma come "ente morale" composta da tutti gli apostati e gli atei della Terra. Questo punto della sua teologia è stata particolarmente controversa prevedendo che la Chiesa ufficiale sarebbe stata messa dalla parte sbagliata nella battaglia finale tra il bene e il male. E’ stata questa credenza, che alla fine gli valse la condanna del suo lavoro da parte del Vaticano..

D'altra parte, la "fine del mondo" era caratterizzato dalla risurrezione dei morti e il Giudizio Universale, che Lacunza intese come una trasmutazione del mondo fisico sul piano dell'eternità. Questo evento doveva svolgersi, secondo lui, dopo i mille anni di regno terreno di Cristo."




(Da Wikipedia in lingua inglese.)
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