Giovedì 10 novembre
Gesù fu messo a morte nella carne ma reso vivente nello spirito (1 Piet. 3:18)
Geova risuscitò Gesù non come essere umano, bensì quale creatura spirituale immortale. Per dare prova di essere tornato in vita, il Signore Gesù si materializzò in forma umana. Il giorno stesso della sua risurrezione apparve almeno cinque volte a discepoli diversi (Matt. 28:8-10; Luca 24:13-16, 30-36; Giov. 20:11-18). La quinta volta che Gesù apparve fu per manifestarsi agli apostoli e ad altri che erano radunati con loro. In quella circostanza memorabile si può dire che tenne uno studio della Parola di Dio: “aprì pienamente la loro mente perché afferrassero il significato delle Scritture”. I presenti riuscirono così a comprendere che la sua morte per mano dei nemici di Dio e la sua miracolosa risurrezione erano state predette nelle Scritture. Al termine di quell’adunanza, Gesù spiegò chiaramente quale fosse la loro responsabilità (Luca 24:44-48). w14 15/7 4:3, 4