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Confutazione trasmissione radiomaria del gris di settembre 2016...

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2016 18:20
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21/09/2016 20:01
 
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viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:



Noi non siamo d'accordo, e, in base a quanto abbiamo visto sopra, crediamo di avere individuato i punti deboli della loro dottrina a riguardo della sopravivenza:
1) la traduzione sbagliata della parola ebraica nefesh, che ha molti significati, ma che essi traducono sempre anima,mentre in certi contesti può significare persona.




Precisiamo anzitutto che la nuova TNM non traduce più nefes e psychèsempre con anima”....

Perchè la vecchia TNM lo ha sempre reso così?

Semplice, per rendere evidente quello che è scritto nella nota in calce della cattolica Bibbia di Gerusalemme, cioè a dire che i due termini indicano la persona, la vita della persona e diverse altre cose, ma mai un' entità immortale che si separa dal corpo alla morte per andare a vivere coscientemente altrove, perpetuando di fatto la personalità del defunto….


viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:



2) la interpretazione letterale della Bibbia, senza considerazione per il contesto e per i modi di dire degli antichi;
3) la non distinzione tra ciò che è preparazione graduale (AT) e ciò che è compimento della rivelazione in Gesù Cristo (NT).
Gradualità nella rivelazione della sopravvivenza
Constatiamo che esistono nella Bibbia alcune dichiarazioni, che non rivelano la fede nella sopravvivenza nell’aldilà; mentre altre dichiarazioni l'affermano. Come mai? Troveremo la risposta se riflettiamo che nella Bibbia non tutto fu rivelato fin dall'inizio, ma ci fu una gradualità, che ha avuto il suo perfezionamento e compimento in Gesù Cristo: Gv 1,18: Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.




Una cosa è certa: Né Gesù né gli apostoli hanno mai insegnato che un' entità immortale si separi dal corpo alla morte per vivere in un Paradiso etereo e ricongiungersi, successivamente, al corpo glorioso nella risurrezione dell’ ultimo giorno.
Non c’ è uno straccio di Scrittura della Rivelazione neotestamentaria che lo attesti in maniera inequivocabile, semmai il contrario, come abbiamo visto nel caso di 1 Cor. 15:18 e molti altri.


viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:



Nell'Antico Testamento non sempre era chiara l'idea della sopravvivenza dopo la morte, per cui si trovano frasi che non dimostrano speranza di vita futura.





Intanto la Rivelazione neotestamentaria ci informa che perfino Abraamo aveva fede nella risurrezione (Ebrei 11:19) e comunque lo stesso A.T. attesta chiaramente la risurrezione medesima:

“13 Tu, va' pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni». “ (Dan. 12:13 CEI)


viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:




Purtroppo i tdG non tengono conto di questa parzialità e gradualità, e fanno credere che tutta la Bibbia dall'inizio alla fine neghi la sopravvivenza, sostenendo che l’uomo, morendo, scompare del tutto, anima e corpo. Il testo da loro maggiormente citato è Qoelet-Ecclesiaste 3,19, che dice:
La sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa: come muoiono queste, così muoiono quelli; c’è un solo soffio vitale per tutti. L’uomo non ha alcun vantaggio sulle bestie, perché tutto è vanità. Oltretutto, se dovessimo interpretare letteralmente questa frase, dovremmo prendere allo stesso modo anche quest'altra, pure contenuta nel Qoelet:
Non c’è di meglio per l’uomo che mangiare e bere e godersi il frutto delle sue fatiche; (Qo 2,24).
Dovremmo concludere che la Bibbia insegna e raccomanda il materialismo...
Notiamo che tutto il libro di Qoelet vuol dimostrare la vanità di tutte le cose terrene, e perciò sottolinea che dal punto di vista fisico l'uomo muore come gli animali.




L' Ecclesiaste (il Qoelet) descrive anche dove va l' uomo alla morte, dice che lo spirito torna a Dio (Ecclesiaste/Qoelet 12:7), passo che molti interpretano - erroneamente - in senso dualista.....
Il libro esprime certamente - anche in maniera drammatica - quella che è la futilità, la vanità, la caducità della vita attuale (si confronti Rom. 8:20), tuttavia noi testimoni di Geova in genere non citiamo per nulla Qoelet (Ecclesiaste) 3,19, semmai altre Scritture…



(segue, a presto......)
[Modificato da Aquila-58 21/09/2016 20:04]
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