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Confutazione trasmissione radiomaria del gris di settembre 2016...

Ultimo Aggiornamento: 22/09/2016 18:20
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22/09/2016 18:20
 
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viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:




Significati di Sceol
Va notato che in Qo 9,10 si dice che l'uomo dopo la morte va nello sceol (regno dei morti); mentre non dice mai che ci vanno gli animali.
I tdG dicono che l'ebraico SCEOL (in greco ADES, in latino INFERI) significa sempre tomba o fossa dove vengono sepolti i morti. Ma noi possiamo dimostrare che l'AT quando parla del dopo-morte, non parla solo di tomba. Per esempio, in Gen 37,35 Giacobbe, per dire che vuol andare da suo figlio morto, afferma: « Io scenderò in lutto da mio figlio nello sceol»; ma certo non intendeva la tomba o fossa, essendo egli convinto che Giuseppe fosse stato divorato da una belva: Gen 37,33.




Che cosa intendeva? Forse andare anche lui nello stomaco della belva, dov’ era finito il figlio sbranato?

La realtà è che svariate volte sceol appare insieme con abaddon, che significa “distruzione o rovina”.

Abaddon appare come equivalente di “luogo di sepoltura”” in Salmo 88:11 (88:12 CEI), laddove la nota della cattolica Bibbia di Gerusalemme, che traduce furbescamente abaddon con “regno della morte” afferma: “regno della morte, ebraico abaddon”,

si confronti però Giobbe 26:6 (nota Bibbia di Gerusalemme: “abaddon, sinonimo di sceol”!); Giobbe 28:22 (abaddon è l' equivalente di morte): in entrambi i passi la Bibbia di Gerusalemme traduce furbescamente “abisso”; Proverbi 15:11 (sceol e abaddon equivalenti), Prov. 27:20 (sceol e abaddon equivalenti).

In Apoc. 9:11 la CEI traduce: “Il loro re era l' angelo dell' abisso, che in ebraico si chiama Abaddon, in greco Sterminatore”, nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme:

il testo greco ha Abaddon e Apollyon, che si traducono “DISTRUZIONE” e “Distruttore”!!

Come visto Abaddon è l' equivalente di sceol in Giobbe 26:6, Proverbi 15:11; 27:20.

Il fatto che lo sceol sia strettamente associato ad abaddon, il luogo di distruzione, dimostra che nell' A.T. il regno dei morti fosse visto come luogo di annientamento.

Da ricordare che abaddon è la traslitterazione greca dell' ebraico 'avaddon, che significa anch' esso “distruzionee che nelle Scritture Ebraiche, come visto, è messo in relazione con lo sceol e la morte!

E' interessante notare che nel Salmo 146:4 leggiamo che nel giorno della morte “svaniscono tutti i suoi disegni” (CEI), quindi anche il “disegno” preso coscientemente da Giacobbe, da un essere umano vivente, di “scendere in lutto” dal figlio nello sceol.

La Septuaginta, nello stesso Salmo, traduce il termine ebraico lì presente (che CEI rende con “disegno”) con il sostantivo dialogismos, che secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento (pagina 813) significa “pensiero, riflessione”!

Bisognerà forse dare una lettura diversa al passo della Genesi? Non sarà che forse Giacobbe stava semplicemente manifestando il sentimento di un uomo piegato dal dolore? Non pensava semplicemente che il figlio diletto fosse morto, nella tomba, per cui, sopraffatto dal dolore, voleva morire anche lui?

Pertanto, il passo della Genesi non indica che lo sceol sia qualcosa di diverso dalla comune tomba.


viceadmintdg1, 16/09/2016 17.01:




In Gen. 25:8 è scritto che Abramo spirò... e si riunì ai suoi antenati. Il versetto seguente aggiunge che Abramo fu sepolto nella grotta di Macpela in terra di Canaan: che cosa significa allora la frase: si riunì ai suoi antenati, quando sappiamo che i suoi padri erano sepolti in Mesopotamia, a centinaia di chilometri di distanza? Concludiamo che lo sceol o ades biblico, non indica semplicemente la tomba del corpo fisico, ma la morte in generale, o il regno dei morti, immaginato come un sotterraneo.

Lascio la parola a chi desidera replicare...



La traduzione “ai suoi antenati” non è l’ unica possibile, anzi: per esempio l’ interlineare ebraico italiano del pastore evangelico A. Vianello rende con “fu raccolto ai suoi popoli”.
Lo stesso termine ebraico lo troviamo anche in Lev. 21:14, laddove la CEI traduce con “parentela” ma l’ interlineare ebraico italiano di cui sopra con “popolo”!

Inoltre, perché “la tomba del corpo fisico”? Dove mai l’ antropologia giudaica opera un dualismo tra “anima” (intesa come un’ entità che sopravvive alla morte) e corpo, se non nel libro della Sapienza che, come ammette la CEI, attinge dall’ antropologia filosofica greca?

Scusi, ma Abraamo non è definito dalla Genesi l’ “ebreo”? (Gen. 14:13)?

E non dice Gen. 40:15 che Giuseppe fu “portato via ingiustamente dalla terra degli Ebrei “ (CEI)?

E dov’ era all’ epoca di Giuseppe la “terra degli ebrei”? [SM=g2037509]

Il passo vuole quindi dire che Abraamo fu raccolto presso il suo popolo, che sarebbe sorto proprio dalla sua discendenza…



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