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"Critici" che non capiscono [I]un tubo[/I] dei testimoni di Geova

Ultimo Aggiornamento: 20/09/2016 15:10
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18/09/2016 23:34
 
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#2 - dire la verità "a chi ha il diritto di conoscerla"

Puntata precedente. Abbiamo affogato nel ridicolo le maldestre interpretazioni dei critici del concetto di 'libertà di parola' come inteso e applicato dai testimoni di Geova:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11308600/-Critici-che-non-capiscono-I-un-tubo-I-dei-testimoni-di-Geova/discussi...

Seconda puntata.

Il punto di partenza è una citazione come questa, ove si definisce la parola 'menzogna' (libro Perspicacia):


MENZOGNA. Il contrario della verità. Il relativo verbo, mentire, significa dire qualcosa di falso a chi ha diritto di conoscere la verità, e far questo con l’intenzione di ingannare o danneggiare lui o qualcun altro.



Secondo un 'informativo' forum anti-tdg, questa definizione consegnerebbe (vedi sottolineatura) ai testimoni di Geova una licenza di mentire consapevolmente a chi essi ritenessero privi del diritto di conoscere la verità, come, per esempio, autorità, forze dell'ordine, giornalisti, e addirittura studenti biblici e datori di lavoro.

Il livello di analfabetismo culturale di questi detrattori non stupisce particolarmente. I lettori di questo forum ne sono costantemente informati. È invece oggetto di continua meraviglia la pretesa di istruire gli osservatori su una materia della quale non si capisce il resto di niente, si continuano a prendere le più colossali cantonate, si travisano anche i fatti più banali e risaputi, finendo con l'annegare i pretesi spunti critici in un oceano di fesserie, assurdità, contraddizioni, voci di corridoio male intese e peggio riportate e - ovviamente - asserzioni apodittiche mutuate dalle solite insignificanti testimonianze anonime.

Nello specifico, i geniali oracoli della premiata ditta 'non capisco un tubo, eppure do fiato alle corde vocali' non si rendono conto che fra 'dire il vero' e 'dire il falso' esiste una terza via, ed è quello di 'non dire nulla'. Il silenzio è un'ovvia possibilità di 'non riferire la verità a chi non deve saperla'. Se in un regime totalitario un funzionario di polizia mi ordina di rivelare il domicilio segreto dei miei fratelli, ovvero se un giornalista mi pone domande su questioni che ritengo non sia suo diritto conoscere, non c'è nessun bisogno di raccontar balle, posso limitarmi a tenere la bocca chiusa. Questi sagaci denigratori evidentemente non conoscono la differenza fra 'mentire' e 'tacere la verità': la prima alternativa è sempre errata per i testimoni di Geova, la seconda può non esserlo in presenza di qualcuno che, appunto, non può / non deve / non ha titolo a carpire informazioni in quasiasi modo riservate.
[Modificato da EverLastingLife 19/09/2016 07:11]
18/09/2016 23:46
 
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Ora vorrei offrire ai geni incompresi dei salottini virtuali con l'hobby del lurkaggio una possibilità di darmi torto.

Esiste qualche fonte ufficiale dell'Organizzazione (Torre di Guardia, circolari etc.) ove viene esplicitamente detto che i singoli testimoni di Geova sarebbero autorizzati a dire bugie a qualcuno che 'non ha diritto a conoscere la verità'?

Ribadisco che occorre la 'carta che canta', non chiacchiere, pettegolezzi da pianerottolo, esperienze anonime, 'me l'ha detto mio cugggino' e similare spazzatura.
[Modificato da EverLastingLife 18/09/2016 23:47]
19/09/2016 08:48
 
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Re: #2 - dire la verità "a chi ha il diritto di conoscerla"
EverLastingLife, 18/09/2016 23.34:


Se in un regime totalitario un funzionario di polizia mi ordina di rivelare il domicilio segreto dei miei fratelli, ovvero se un giornalista mi pone domande su questioni che ritengo non sia suo diritto conoscere, non c'è nessun bisogno di raccontar balle, posso limitarmi a tenere la bocca chiusa.




i cristiani testimoni di Geova, infatti, non mentono, per principio scritturale (Efes. 4:25).
Completamente diverso è il tacere nei casi da te indicati....

EverLastingLife, 18/09/2016 23.34:



Questi sagaci denigratori evidentemente non conoscono la differenza fra 'mentire' e 'tacere la verità': la prima alternativa è sempre errata per i testimoni di Geova, la seconda può non esserlo in presenza di qualcuno che, appunto, non può / non deve / non ha titolo a carpire informazioni in quasiasi modo riservate.



non la conoscono perchè loro sono abituati a mentire, è il loro pane quotidiano, quindi giustamente dibattono su argomenti di cui sono estremamente esperti.... [SM=g27985]


EverLastingLife, 18/09/2016 23.46:

Ora vorrei offrire ai geni incompresi dei salottini virtuali con l'hobby del lurkaggio una possibilità di darmi torto.

Esiste qualche fonte ufficiale dell'Organizzazione (Torre di Guardia, circolari etc.) ove viene esplicitamente detto che i singoli testimoni di Geova sarebbero autorizzati a dire bugie a qualcuno che 'non ha diritto a conoscere la verità'?
Ribadisco che occorre la 'carta che canta', non chiacchiere, pettegolezzi da pianerottolo, esperienze anonime, 'me l'ha detto mio cugggino' e similare spazzatura.



Non ci resta che aspettare anche stavolta, ELL.....
Stavolta, riusciranno a trovare qualche circolare o disposizione in merito?

Ovviamente, faremo "pesare" (e non poco....) - anche in questo caso - l' assenza di citazioni di fonti ufficiali della Società Torre di Guardia..... come già dissi nell' altro 3D, la disinformazione consapevole non è più ammissibile nel 2016...[SM=g27985]

La figuraccia è tutta loro, perchè questo forum è assai più visitato del loro e la gente ci legge....
[Modificato da Aquila-58 19/09/2016 09:00]
19/09/2016 13:55
 
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Re:
EverLastingLife, 18/09/2016 23.46:


Esiste qualche fonte ufficiale dell'Organizzazione (Torre di Guardia, circolari etc.) ove viene esplicitamente detto che i singoli testimoni di Geova sarebbero autorizzati a dire bugie a qualcuno che 'non ha diritto a conoscere la verità'?



Di solito non intervengo in discussioni di questo tipo, non avendo cognizioni per poterne parlare. Permettimi però di sottolineare che la formulazione "dire qualcosa di falso a chi ha diritto di conoscere la verità" è alquanto ambigua, e certamente si presta ad interpretazioni. Posso quindi per una volta chiedere a te, e a qualsiasi altro TdG che voglia rispondermi, un approfondimento tratto dalla propria esperienza personale di questo concetto?



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19/09/2016 14:07
 
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Purtroppo spesso i nostri detrattori hanno l'abitudine di citare volutamente frasi ambigue al solo scopo di trarne le loro personali conclusioni, ovviamente mirate unicamente a confondere le idee... in realtà altrove vengono date spiegazioni più dettagliate, ad esempio prova a leggere l'articolo "Dite la verità al prossimo" apparso sulla
Torre di Guardia del 15/06/2009 come articolo di studio da p. 16 in poi, mi pare che spieghi molto bene il senso di quella frase. Al paragrafo 5 è detto:

Cosa intendeva però Paolo quando affermò che dobbiamo dire la verità al prossimo? Dire la verità implica fornire informazioni che corrispondono alla realtà, senza ricorrere ad alcun inganno. I veri cristiani non distorcono o travisano i fatti per fuorviare altri. ‘Aborriscono ciò che è malvagio’ e ‘aderiscono a ciò che è buono’. (Rom. 12:9) Imitando il “Dio di verità” dobbiamo sforzarci di essere onesti e franchi in ogni circostanza. (Sal. 15:1, 2; 31:5) Se scegliamo con cura le parole, possiamo risolvere con tatto persino situazioni imbarazzanti o scomode senza ricorrere all’inganno. — Leggi Colossesi 3:9, 10

Shalom
[Modificato da barnabino 19/09/2016 14:09]
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19/09/2016 14:36
 
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Una pagina sul 'caso Messico', che qualcuno cita a sostegno della tesi secondo cui ai tdg sarebbe stato detto talune volte di mentire alle autorità:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11300270/-/discussi...

Da notare che in quel periodo, i testimoni di Geova 'rinunciarono allo status di religione' e furono effettivamente registrati presso il governo messicano come associazione culturale. I motivi per cui ciò avvenne, per quanto irrilevanti ai fini di questo 3D, sono indicati nell'Annuario del 1995, pp. 212-213.

In seguito a tale cambiamento i tdg erano quindi veramente, da un punto di vista burocratico, un ente culturale. Definirsi come tale equivaleva dunque a mentire?

Quanto poi al fatto che in quegli anni i tdg, oltre a dichiarare di essere un'associazione culturale (cosa rispondente a verità, come s'è visto) negassero di essere una 'religione' e rinunciassero persino a espletare le normali attività religiose (come le preghiere), chi o quali fonti abbiamo a sostegno di ciò, escludendo ovviamente gli scritti dei fuoriusciti che come è noto costituiscono l'antitesi della veridicità e affidabilità? Esistono circolari o altre fonti ufficiali dalle quali si possa evincere che i tdg messicani smettessero in assoluto di pregare o leggere la Bibbia? È umoristico dedurre che a qualcuno che miri a conoscere il reale svolgimento dei fatti importi qualcosa di Ray Franz, un fuoriuscito dissidente.


[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 06:12]
19/09/2016 15:03
 
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Re: Re:
Stephenson, 19/09/2016 13.55:



La formulazione "dire qualcosa di falso a chi ha diritto di conoscere la verità" è alquanto ambigua, e certamente si presta ad interpretazioni. Posso quindi per una volta chiedere a te, e a qualsiasi altro TdG che voglia rispondermi, un approfondimento tratto dalla propria esperienza personale di questo concetto?




Proferire una informazione che non risponde alla verità dei fatti non equivale necessariamente a commettere un peccato di menzogna. Nel contesto di un gioco, o di uno scherzo bonario, oppure ancora se si fa del sarcasmo, capita di sovvertire fatti reali, ma non c'è alcun tentativo di 'ingannare qualcuno che ha diritto di conoscere la verità'. Se dico in un gruppo di amici "ho ereditato un milione di dollari" oppure "sono più bello di George Clooney" tutti interpreterebbero queste dichiarazioni, che prese alla lettera risultano ovviamente fasulle, per quello che sono, della semplice ironia. Nessuno direbbe che stia mentendo. Gli attori teatrali dicono 'bugie' dalla mattina alla sera, dato che interpretano vicende di fantasia nei panni di personaggi spesso molto lontani dal loro carattere e dalle loro opinioni. Sono dunque dei mentitori? I prestigiatori mentono? I matematici che dimostrano i teoremi per assurdo mentono? Se uno si mette a leggere ad alta voce un brano della Bibbia come quello di Matteo 26:69-75, dove Pietro giura di non conoscere Cristo, diventa pure lui un mentitore? Quella definizione di 'menzogna' stabilisce semplicemente che una dichiarazione fasulla non è per forza una bugia, deve esserci il deliberato tentativo di ingannare qualcuno e/o di cagionare un danno.

Per di più, come ripeto, tacere la verità non è la stessa cosa di mentire. I cristiani possono evitare di rivelare informazioni confidenziali semplicemente rifiutandosi di rispondere a domande mosse con fini dubbi o malevoli. Anche Gesù rifiutò di rispondere a certe domande di Pilato, se ben ricordi.
[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 06:07]
19/09/2016 20:07
 
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Re:
EverLastingLife, 19/09/2016 14.36:

Una pagina sul 'caso Messico', che qualcuno cita a sostegno della tesi secondo cui ai tdg sarebbe stato detto talune volte di mentire alle autorità:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11300270/-/discussi...

Da notare che in quel periodo, i testimoni di Geova 'rinunciarono allo status di religione' e furono effettivamente registrati presso il governo messicano come associazione culturale. I motivi per cui ciò avvenne, per quanto irrilevanti ai fini di questo 3D, sono indicati nell'Annuario del 1995, pp. 212-213.

In seguito a tale cambiamento i tdg erano quindi veramente, da un punto di vista burocratico, un ente culturale. Definirsi come tale equivaleva dunque a mentire?

Quanto poi al fatto che in quegli anni i tdg, oltre a dichiarare di essere un'associazione culturale (cosa rispondente a verità, come s'è visto) negassero di essere una 'religione' e rinunciassero persino a espletare le normali attività religiose (come le preghiere), chi o quali fonti abbiamo a sostegno di ciò, escludendo ovviamente gli scritti dei fuoriusciti che come è noto costituiscono l'antitesi della veridicità e affidabilità? Esistono circolari o altre fonti ufficiali dalle quali si possa evincere che i tdg messicani smettessero di pregare o usare la Bibbia? È umoristico dedurre che a qualcuno che miri a conoscere il reale svolgimento dei fatti importi qualcosa di Ray Franz, un fuoriuscito dissidente.





Ricapitoliamo i capisaldi del 'Messico-gate': come si è visto, corrisponde assolutamente al vero che i testimoni messicani fossero 'anche' una associazione culturale, dato che chiesero e ottennero al governo di essere riconosciuti come tali. A parte poi le ciance del fuoriuscito Ray Franz, non vi è il più pallido riscontro che in Messico i tdg negli anni '80 evitassero di pregare o di leggere la Bibbia, snaturando così la propria identità cristiana. Le fonti ufficiali affermano solo che i tdg messicani non facevano alcune cose pubblicamente, non che smettessero di farle 'in generale'; e soprattutto non dicono che mentissero. Ora i fuoriusciti potrebbero uscire dal labirinto in cui si sono messi in un solo modo: esibendo una circolare in cui si dicesse testualmente che i tdg messicani dovessero negare, a precisa domanda, di essere cristiani testimoni di Geova; negare di pregare; negare di leggere la Bibbia, e via dicendo. Siamo ancora tutti qui, in attesa che qualcuno la tiri fuori. Se ciò non verrà fatto, le conclusioni saranno le più ovvie che possiate immaginare: se c'è qualcuno che mente consapevolmente sono proprio i fuoriusciti, di ieri come di oggi, nella loro moderna controparte internettiana.

I fuoriusciti NON SONO CAPACI di produrre prove documentate della tesi secondo cui i tdg inciterebbero alla menzogna deliberata, e si illudono di convincere chicchessia, e probabilmente in primo luogo sè stessi, che il libercolo scritto dall'ex tdg dissidente Ray Franz avrebbe valore di prova. Ecco cosa pensano gli studiosi sul valore delle testimonianze degli ex-membri dei gruppi religiosi:


Né un obiettivo ricercatore di sociologia né un tribunale potrebbero senza difficoltà considerare l’apostata come una fonte di prove credibili o affidabili..Deve sempre essere visto come uno la cui storia personale lo predispone a pregiudizi per quanto riguarda il suo precedente impegno e la sua precedente affiliazione religiosa, e deve venire il sospetto che il suo comportamento dipenda da una personale motivazione di vendicarsi e di ritrovare la propria autostima (prof. B.Wilson, Apostates and New Religious Movements, Los Angeles 1994, pag. 4).



Dichiarazioni come queste, che si trovano a bizzeffe nella letteratura di settore, risultano ovviamente urticanti per i fuoriusciti dissidenti, messi brutalmente in fronte alla propria insignificanza e inattendibilità.

Morale della favola, la vicenda Messico è un fulgido esempio della totale inconsistenza delle accuse apostate, come pure della loro tendenziosità e profonda disonestà intellettuale: in poche parole, della loro spiccata tendenza alla 'menzogna'.

[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 05:37]
19/09/2016 20:13
 
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non vi è il più pallido riscontro che in Messico i tdg negli anni '80 evitassero di pregare o di leggere la Bibbia



Secondo l'Annuario i fratelli non potevano leggere direttamente la Bibbia solo in servizio, ma potevano naturalmente citarla. Nella sala del regno non potevano cantare cantici, come spesso accade in paesi dove ci sono restrizioni. L'alternativa sarebbe stata di non poter predicare per nulla... quella che forse i nostri detrattori preferirebbero.

Shalom
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19/09/2016 20:45
 
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Re:
barnabino, 19/09/2016 20.13:


non vi è il più pallido riscontro che in Messico i tdg negli anni '80 evitassero di pregare o di leggere la Bibbia



Secondo l'Annuario i fratelli non potevano leggere direttamente la Bibbia solo in servizio, ma potevano naturalmente citarla. Nella sala del regno non potevano cantare cantici, come spesso accade in paesi dove ci sono restrizioni.

Shalom



Esatto, e dunque non si può parlare di menzogna, ma solo di banali misure dettate dalla prudenza. La menzogna è l'esplicita e ingannevole dichiarazione di fatti contrari alla verità. "Non è vero che siamo cristiani testimoni di Geova" = menzogna. "Siamo un'associazione culturale" = verità. Ovviamente non era 'tutta la verità', ma era comunque un dato di fatto incontrovertibile, e anzi deliberatamente perseguito con la registrazione presso il governo dei tdg messicani con tale status.

In nessun caso i testimoni di Geova sono istruiti a 'mentire'. Possono rivelare solo una parte della verità, tacendo cioè, in tutto o in parte, fatti e circostanze che altri non hanno titolo a conoscere. Questo è peraltro un modo di fare comunissimo, che si adopera più o meno consapevolmente in tutte le circostanze della vita, come meccanismo di autodifesa o come strumento funzionale alla pacifica convivenza.
[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 06:19]
19/09/2016 20:50
 
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Il problema evidentemente è insussistente, perché nessuno dei tanti testimoni di Geova messicani né le migliaia che accettarono il messaggio in quel periodo percepirono la cosa come una "menzogna". Dunque verrebbe da chiedersi di che cosa stiamo parlando...

Shalom
[Modificato da barnabino 19/09/2016 20:51]
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19/09/2016 22:27
 
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Re:
barnabino, 19/09/2016 20.50:

Il problema evidentemente è insussistente, perché nessuno dei tanti testimoni di Geova messicani né le migliaia che accettarono il messaggio in quel periodo percepirono la cosa come una "menzogna". Dunque verrebbe da chiedersi di che cosa stiamo parlando...
Shalom



Infatti è questo il punto, se accadesse in Italia una cosa del genere in quanti rimarremmo TdG???

I nostri fratelli Messicani non sono da meno rispetto a noi, quindi effettivamente di cosa si parla visto che non c'è stata una defezione di massa ma una crescita???

Mahh



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19/09/2016 22:56
 
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EverLastingLife, 18/09/2016 23.46:

... Esiste qualche fonte ufficiale dell'Organizzazione (Torre di Guardia, circolari etc.) ove viene esplicitamente detto che i singoli testimoni di Geova sarebbero autorizzati a dire bugie a qualcuno che 'non ha diritto a conoscere la verità'?...



No, non esiste perché viene detto esattamente il contrario...


w07 1/2 Perché dire la verità? pag. 4-7:

A 18 ANNI Manfred faceva il tirocinio presso un’azienda. Il tirocinio prevedeva che lui e gli altri apprendisti frequentassero una scuola professionale per due giorni alla settimana. Un giorno le lezioni finirono in anticipo. Secondo il regolamento dell’azienda gli apprendisti sarebbero dovuti tornare al lavoro per il resto della giornata. Invece andarono tutti a divertirsi, ad eccezione di Manfred che tornò al lavoro. Mentre Manfred stava lavorando, passò per caso il direttore che era responsabile della formazione degli apprendisti, il quale vedendolo gli chiese: “Perché oggi non sei a scuola? E dove sono gli altri apprendisti?” Come avrebbe dovuto rispondere Manfred?

La situazione in cui venne a trovarsi Manfred è abbastanza tipica: doveva dire la verità o proteggere i compagni? Dire la verità avrebbe significato metterli in difficoltà e inimicarseli. È giusto dire una bugia in una circostanza del genere? ...

Cosa disse Manfred quando il direttore gli chiese una spiegazione? Disse la verità: “L’insegnante ha finito la lezione in anticipo e perciò sono venuto a lavorare. Per quanto riguarda gli altri non posso rispondere per loro. Forse può chiederlo a loro direttamente”...

Cos’è una menzogna?

Ogni menzogna è un’affermazione non vera, ma non tutte le affermazioni non vere sono menzogne. Perché no? Secondo un dizionario la menzogna è un’“affermazione contraria a ciò che è o si crede corrispondente a verità, pronunciata con l’intenzione di ingannare”. (De Mauro) Mentire implica dunque l’intenzione di ingannare qualcuno. Perciò dire involontariamente qualcosa che non corrisponde a verità, come ad esempio fornire per sbaglio informazioni o dati inesatti, non equivale a dire una menzogna.

Si deve inoltre considerare se la persona che chiede informazioni ha diritto di ricevere una risposta esauriente. Supponiamo, per esempio, che a Manfred fosse stata posta la stessa domanda dal direttore di un’altra azienda. Sarebbe stato obbligato a dirgli tutto? In effetti no. Dal momento che quel direttore non avrebbe avuto diritto di conoscere quelle informazioni, Manfred non sarebbe stato obbligato a fornirgliele. Naturalmente anche in questo caso sarebbe stato sbagliato mentire.

Che esempio diede Gesù Cristo a questo proposito? In un’occasione Gesù stava conversando con alcuni che non erano suoi discepoli e che volevano sapere dove sarebbe andato. “Parti di qui e va in Giudea”, gli dissero. Cosa rispose Gesù? “Salite voi alla festa [a Gerusalemme]; io non salgo ancora a questa festa, perché il mio tempo non è ancora pienamente venuto”. Poco dopo, però, Gesù andò a Gerusalemme per la festa. Perché rispose in quel modo? I suoi interlocutori non avevano diritto di conoscere tutti i particolari dei suoi spostamenti. Perciò, pur non fornendo informazioni false, Gesù diede una risposta incompleta per limitare i danni che quelle persone avrebbero potuto arrecare a lui o ai suoi seguaci. Questa non era una menzogna, in quanto l’apostolo Pietro scrisse di Gesù: “Egli non commise peccato, né fu trovato inganno nella sua bocca”. — Giovanni 7:1-13; 1 Pietro 2:22...




[SM=g1944981]


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20/09/2016 05:55
 
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Invito a leggere con attenzione l'ultima ricerca di Metabo, che sintetizza perfettamente cosa sia la menzogna per i testimoni di Geova: quando si tratta di rispondere a qualcuno che 'non ha il diritto' di conoscere la verità, essi non sono istruiti 'a mentire', ma solo, banalmente, alla discrezione."Non posso rispondere per gli altri, ma solo per me stesso: lo chieda a loro".

La citazione di Metabo mi ha fatto sovvenire un'altra 'perla' letta nei forum dei 'non so un tubo: fiato alle corde vocali'. Secondo costoro, i tdg, quando costretti a chiedere permessi per frequentare le assemblee, mentirebbero ai propri datori di lavoro sui reali motivi della richiesta.

È bene che questa scemenza king-size sia messa in rilievo, perchè mostra come questi 'critici' siano alieni all'universo dei testimoni di Geova. È proprio l'opposto di quello che accade nella realtà, e che viene scritto nella letteratura della WTS: chiedere al principale dei giorni di congedo, e specificare che serviranno per seguire un congresso cristiano. Qui non si tratta infatti solo dell'astenersi dal mentire, ma anche di cogliere un'occasione di dare testimonianza ed è su questo che le direttive ufficiali pongono sistematicamente l'accento.

Scivoloni su scivoloni...
[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 07:42]
20/09/2016 07:29
 
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Re: Re: #2 - dire la verità "a chi ha il diritto di conoscerla"
barnabino, 19/09/2016 14:07:

Purtroppo spesso i nostri detrattori hanno l'abitudine di citare volutamente frasi ambigue al solo scopo di trarne le loro personali conclusioni, ovviamente mirate unicamente a confondere le idee... in realtà altrove vengono date spiegazioni più dettagliate, ad esempio prova a leggere l'articolo "Dite la verità al prossimo" apparso sulla
Torre di Guardia del 15/06/2009 come articolo di studio da p. 16 in poi, mi pare che spieghi molto bene il senso di quella frase. Al paragrafo 5 è detto: ...

La figuraccia è tutta loro, perchè questo forum è assai più visitato del loro e la gente ci legge....



Ma, fatemi capire: gli ex-tdG non badano a mezzi e mezzucci e, con la scusa della "critica" mentono spudoratamente sapendo di mentire?

No, perchè, se cosi' fosse sarebbero certamente una bella compagnia da raccomandare... [SM=g7347]


Simon
20/09/2016 14:38
 
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Invece di andare a rispolverare la letteratura WTS di sessant'anni fa sull'essere "evasivi" (che poi non è la stessa cosa di 'bugiardi'), notate cosa scrive oggi il Corpo Direttivo:


Torre di Guardia 01-02-2007 p.4:

Geova, il Creatore, è il “Dio di verità”. La sua parola è verità; egli non può mentire e condanna la menzogna e i bugiardi. — Salmo 31:5; Giovanni 17:17; Tito 1:2.


Torre di Guardia 15-01-2006 p.23:

Se quali seguaci di Cristo non vogliamo cedere al Diavolo, non possiamo ricorrere a menzogne e inganni. Dobbiamo ‘parlare veracemente’. (Zaccaria 8:16; Efesini 4:25) Geova è il “Dio di verità”, e benedice solo i suoi Testimoni che dicono la verità.


Torre di Guardia 2003 pag.26:

La menzogna è una trasgressione delle labbra che si trasforma in una trappola mortale per colui che la pratica. (Rivelazione [Apocalisse] 21:8) Forse sembra che la disonestà sia una scappatoia per sfuggire alla punizione o per evitare una situazione spiacevole. Ma non è forse vero che spesso una bugia porta ad altre bugie? Proprio come una persona che comincia a giocare d’azzardo con piccole somme è poi portata a giocare somme sempre maggiori nel tentativo di ricuperare i soldi che ha perso, chi è bugiardo si ritrova presto intrappolato in un circolo vizioso.


Torre di Guardia 15-11-2006 p.6:

Geova è “Dio di verità”. (Salmo 31:5) “È impossibile che Dio menta”, dice la Bibbia. (Ebrei 6:18) Chi vuole l’approvazione di Dio evita la menzogna. (Proverbi 6:16-19; Colossesi 3:9, 10) La Bibbia dà ai cristiani questa esortazione: “Dite la verità ciascuno al suo prossimo”. — Efesini 4:25.


Il grande insegnante, pag.117:

Il grande Insegnante ci ha indicato qual è la cosa giusta da fare. Disse: ‘La vostra parola Sì significhi Sì e il vostro No, No; poiché qualsiasi altra cosa è dal malvagio’. (Matteo 5:37) Cosa voleva dire Gesù? Voleva dire che dobbiamo essere sinceri.


Svegliatevi! 8-2-2000 p.20:

La Bibbia condanna energicamente ogni tipo di menzogna. ‘Dio distruggerà quelli che proferiscono una menzogna’, dichiara il salmista. (Salmo 5:6; vedi Rivelazione [Apocalisse] 22:15). In Proverbi 6:16-19 sono elencate sette cose che Geova detesta. Nella lista spiccano “la lingua falsa” e “il falso testimone che spaccia menzogne”. Perché? Perché Geova odia il danno causato dalla falsità. Questo è un motivo per cui Gesù chiamò Satana bugiardo e omicida. Le sue menzogne hanno fatto sprofondare l’umanità nelle sofferenze e nella morte. — Genesi 3:4, 5; Giovanni 8:44; Romani 5:12.


V'è forse la minima ombra, in questi riferimenti, dell'idea secondo cui i testimoni di Geova sono autorizzati a mentire se il caso lo giustifica?

"Chi" insiste a dire che il Corpo Direttivo inciterebbe esplicitamente i singoli fedeli a mentire, senza essere ancora riuscito a citare una sola riga a supporto di questa tesi?

"Chi" afferma l'esatto contrario di quanto la letteratura ufficiale dei tdg insegna chiaramente sul peccato della menzogna?

In tutta evidenza, "chi è" che mente?


[Modificato da EverLastingLife 20/09/2016 14:40]
20/09/2016 15:10
 
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A proposito di stratagemmi miranti a trarre in inganno gli osservatori: questo forum è pieno di esempi di espedienti di questo genere, messi in atto dai critici dei testimoni di Geova.

Eccone un fulgido esempio:

testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11292873/Maestri-di-inganno/discussi...



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