verderame.1958, 23/11/2016 18:32:
Non è affatto imbarazzante... Questo è quello che si può leggere su Wikipedia:
"Nei punti in cui le consonanti del testo da leggere (il Qere) differiva dalle consonanti del testo scritto (il Ketiv), i Masoreti scrissero il Qere ai margini come nota che dimostrava come si doveva leggere. In tal caso le vocali del Qere erano scritte sul Ketiv.
Per alcune parole più frequenti la nota a margine veniva omessa: questa forma si chiama Q`re perpetuum.[31]
Uno di questi casi frequenti fu il tetragramma, che secondo l'osservanza ebraica antica non doveva essere pronunciato, ma letto come "Adonai" ("Mio Signore") oppure, se la parola precedente o quella successiva era già "Adonai" o "Adoni", bisognava leggerla come "Elohim" ("Dio").
Questa combinazione produce יְהֹוָה e יֱהֹוִה rispettivamente, parole obsolete che si rendono con "yehovah" e "yehovih" rispettivamente.[32] I manoscritti più antichi completi o quasi completi del Testo Masoretico del Tanakh con la vocalizzazione tiberiense, quale il Codex Aleppo ed il Codex Leningradensis, entrambi del X o XI secolo, in gran parte riportano יְהוָה (yehvah), senza punto sotto la prima H; ciò potrebbe essere perché il punto diacritico della o non gioca un ruolo utile nel distinguere tra Adonai e Elohim (e quindi è ridondante), o potrebbe indicare che il Qere è "Shema", che è l'aramaico de "il Nome".
Ciao.
Caro verderame,
non metto affatto in dubbio che Wikipedia dice cosi'.
Quello che è imbarazzante, a mio avviso, è questo punto:
Per alcune parole più frequenti la nota a margine veniva omessa: questa forma si chiama Q`re perpetuum.[31]
Se leggi e capisci bene, a margine del Nome non c'è alcuna nota di lettura (Qere).
Questa si chiama "assenza di evidenza".
E di fronte a questa assenza viene teorizzata l'abitudine sottointesa.
Non so se mi spiego.
Simon