leo(2013), 01/12/2016 14.54:
Il sacerdote ti assolve se vede che il tuo pentimento è sincero, se poi una persona finge di pentirsi per avere l'assoluzione mi chiedo a cosa possa servirle, starebbe ingannando Dio
Quindi l'assoluzione del sacerdote è sempre relativa?
Se una persona che ha commesso, purtroppo, questo peccato chiedesse l'assoluzione a Dio senza voler passare dal sacerdote, questa potrebbe avvenire?
Dio può certamente perdonare e salvare anche al di fuori della prassi sacramentale, senza la mediazione della chiesa visibile.
Ma va anche assolutamente ricordato che sarebbe un grave errore, per un cattolico che ha avuto il dono dell’iniziazione sacramentale cristiana, non fare tesoro dell’opportunità di accedere al sacramento del perdono e alla relativa prassi di confessare i peccati al ministro della chiesa.
Può essere utile rileggere, a questo proposito, uno stralcio della catechesi dedicata dal papa Francesco alla confessione il 19 febbraio 2014:
«Nel tempo, la celebrazione di questo sacramento è passata da una forma pubblica - perché all’inizio si faceva pubblicamente - a quella personale, alla forma riservata della confessione. Questo però non deve far perdere la matrice ecclesiale, che costituisce il contesto vitale. Infatti, è la comunità cristiana il luogo in cui si rende presente lo Spirito, il quale rinnova i cuori nell’amore di Dio e fa di tutti i fratelli una cosa sola, in Cristo Gesù. Ecco allora perché non basta chiedere perdono al Signore nella propria mente e nel proprio cuore, ma è necessario confessare umilmente e fiduciosamente i propri peccati al ministro della chiesa. Nella celebrazione di questo sacramento, il sacerdote non rappresenta soltanto Dio, ma tutta la comunità, che si riconosce nella fragilità di ogni suo membro, che ascolta commossa il suo pentimento, che si riconcilia con lui, che lo rincuora e lo accompagna nel cammino di conversione e maturazione umana e cristiana. Uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio. Sì, tu puoi dire a Dio «perdonami», e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la chiesa.
[..]
(Udienza generale di Papa Francesco del 19 febbraio 2014)
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