Domenica 29 gennaio
Provate a voi stessi la buona e accettevole e perfetta volontà di Dio (Rom. 12:2)
Perché i cristiani di Roma avevano bisogno di provare a loro stessi qualcosa in cui credevano già? Consideriamo l’esempio biblico di Timoteo, che conosceva bene le Scritture perché gli erano state insegnate dalla madre e dalla nonna sin “dall’infanzia”. Eppure Paolo lo esortò: “Rimani nelle cose che hai imparato e sei stato persuaso a credere” (2 Tim. 3:14, 15). Secondo un’opera di consultazione, nella lingua originale il termine tradotto “persuaso” può dare l’idea di “essere convinto e sicuro della verità di qualcosa” (A Handbook on Paul’s Letters to Timothy and Titus). Timoteo aveva fatto propria la verità. Non l’aveva accettata perché glielo avevano detto la madre e la nonna, ma perché aveva ragionato sulle cose che aveva imparato e se ne era convinto (Rom. 12:1). Allo stesso modo, un attento studio personale ti permette di trovare risposte, eliminare dubbi e rafforzare le tue convinzioni (Atti 17:11). w16.03 2:3, 4, 7