18/02/2017 08:36 |
|
| | | OFFLINE | Post: 42.155 | Moderatore | |
|
Una lettera a Specchio dei Tempi - La Stampa
Un lettore scrive:
«Ho letto con divertita ironia l’articolo del 16.02.17 sul Liceo Scholl di Trento, il primo in Italia (così è scritto ed evidentemente così si crede) in cui gli allievi daranno la maturità in cinese.
«Insegno presso il Liceo Classico e Linguistico Internazionale “Carlo Botta” di Ivrea, nel quale il cinese mandarino è materia di studio dal 2005, insieme con inglese, tedesco, spagnolo, francese e russo, e da diversi anni gli allievi danno la maturità in lingua cinese. Dal 2013 il Liceo è diventato, primo in Piemonte, Classe Confucio, riconoscimento conferito dal Ministero della Cultura della Cina, per meriti culturali e per la qualità dell’insegnamento. Abbiamo lettori madrelingua di cinese mandarino, i ragazzi svolgono da diversi anni stages estivi a Pechino e alcuni allievi scelgono di fare il quarto anno in Cina.
« E, dulcis in fundo, martedì 14 febbraio, presso il Teatro Giacosa, si è tenuto un bellissimo spettacolo interamente in lingua cinese (traduzione “Rinoceronti in amore”) di Liao Yimei per la regia di Meng Jinghui, uno dei più grandi registi cinesi viventi».
Adele Rovereto
Fonte La Stampa |
|
|
|
|