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Ma quale "ostracismo"?

Ultimo Aggiornamento: 23/04/2017 11:45
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23/04/2017 05:49
 
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barnabino, 22/04/2017 10.40:

Alla stupidità e malevolenza non c'è mai peggio... il punto, come ho detto altrove, è lo "stato mentale" di queste persone, non vogliono la verità né gli interessano i fatti, ormai per loro è diventata un'ossessione mentale, con tutto quello che questo comporta. Si dicono liberi ma oggi sono più mentalmente più schiavi della loro ideologia di un tempo.

Shalom



Perfetta analisi. Mettici pure l' "amaro risveglio". Finalmente a furia di lurkare e di sbattere la faccia contro la realtà, la realtà 'reale' e non le pantomime fuorvianti dei forum degli ex-, gli hobbisti dilettanti dell'antigeovismo cominciano a vederci chiaro e si accorgono solo ora che:

- chi sposa un incredulo non viene disassociato;
- i tdg non "ostracizzano" se non chi se lo merita, perchè se ne infischia dei principi cristiani;
- i tdg possono frequentare i familiari ex-tdg;


... e altre scoperte dell'acqua calda. Si rendono conto di essere stati presi in giro PER ANNI dai fuoriusciti internettiani, e reagiscono rabbiosamente, come poppanti cui viene sottratto il giocattolo preferito. All'apparir del vero tu, misera, cadesti.
23/04/2017 11:45
 
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Ho un quarto d'ora di tempo, posso dedicarmi all'hobby di disintegrare le assurdità che si leggono nei forum dei fuoriusciti, che fanno del tutto per dare ragione agli esperti da cui sono bollati come il fior di farina dell'informazione trash.


- i gridolini efebici - e umoristici - che accompagnano i vari 'che orrore', 'che schifo', 'che disgusto', 'che violenza' a commento del diniego dei rapporti sociali coi fuoriusciti sortiscono un unico effetto: denudare la vacuità di idee e di mezzi di chi li propone. Ricorrere agli espedienti tipici dei rotocalchi che annunciano le corna fra VIP rivela infatti che non si hanno presupposti degni di questo nome e che occorre industriarsi di corroborarli a furia di puerili interiezioni. La disassociazione, come è noto, è un provvedimento le cui conseguenze il diretto interessato sottoscrive all'atto del battesimo, non è un vaso di gerani che cade inaspettato sul capo del passante ma l'esito inevitabile di una condotta consapevolmente intrapresa, non si applica a censura di una condotta solo erronea, ma anche e soprattutto non accompagnata da contrizione e dalla determinazione di cambiare avviso. E quindi sebbene vero che non si possa bollare il reo di una scappatella extraconiugale come 'fornicatore' o chi si sbronza una sola volta come 'ubriacone', è altrettanto vero, mi sembra, che l'etichetta stia benissimo appiccicata a qualcuno che ha abbandonato i testimoni di Geova perché non può fare a meno di andare a baldracche o si è fatto la nomea di perpetuo avvinazzato, e nulla fa per mostrarsene pentito agli anziani. E la giurisprudenza scritturale sull'ex cristiano baldracchiere o ubriacone sono chiare: con costui, finché non torna sui suoi passi, non si deve neppure consumare un pasto, che piaccia o no, a meno che si miri a propagare la pratica dell'andare a baldracche fra i teen della congregazione, o di permettere a qualcuno di distribuire la Torre di Guardia presentandosi per testimone di Geova con l'alito perennemente sapido di grappa.

- la disciplina scritturale delle conseguenze della disassociazione, che impone di rifiutare il saluto, trattandosi appunto di questione delicata, non può altro che risultare in una miriade di casi di vita pratica. Come si pone in questa miriade di casi il Corpo Direttivo? E' semplice: in nessuna maniera, si limita a esporre il principio scritturale, ma le applicazioni pratiche di quest'ultimo non sono naturalmente soggette a codificazione. Questo è il banale motivo per cui abbiamo, da un lato, mille domande, e dall'altro, un responso praticamente univoco: non possiamo decidere per voi, ciascuno agisca in coscienza.



lo stabilire quanto un cristiano potrà frequentare un parente disassociato è una cosa che egli stesso dovrà determinare

lasciamo alla personale coscienza dell'individuo, essendo suo parente, se andarla a trovare o no

Non spetta alla congregazione valutare le circostanze e le necessità familiari dei propri componenti o determinare se un figlio debba o non debba essere ospitato da suo padre, anche se si tratta di un disassociato. Non crediamo neppure sia opportuno definire il padre complice della condotta errata del figlio perché lo ospita in casa sua.

la cosa rimane una sua decisione di coscienza. Sarà lei a decidere se continuare a rimanere fidanzata col disassociato e poi sposarlo.




Non v'è dunque alcuna 'casuistica' se non nelle domande, che però trovano, quasi invariabilmente, come leggiamo negli stessi ritagli collocati a caso nei forum dei fuoriusciti, la medesima risposta, orientata come si vede alla discrezionalità personale. E quindi, strabuzzare gli occhi, posso anche andare a fare la settimana bianca col cugino che va a capinere se proprio mi va (e che andrà a capinere durante la settimana bianca magari proponendomi di seguirlo) a prezzo di mandare a ramengo la nomina di anziano come provvedimento massimo previsto.

- la precisazione per cui il fatto che non si possa fare il comitato giudiziario a chi frequenta i familiari disassociati è riportata solo nel ks, e dunque non sarebbe reperibile nella letteratura pubblica fruibile da tutti i tdG, è una cretineria. E' infatti nelle pubblicazioni che dovremmo trovare l'informazione che ci serve, ovvero se una frequentazione come quella sia eventualmente materia da comitato.

- ho qui davanti il commento di Rosalba Castelletti, giornalista della Repubblica, che si chiede (insieme a mezzo mondo) come sia anche lontanamente possibile bollare i testimoni di Geova di 'estremismo' al pari di Al Qaeda o Stato Islamico. Probabilmente lei, come tutti i membri della società civile, si rende conto che le parole possono essere pietre o coltellate, ma non sa dell'esistenza di un gruppo di alienati che, per quanto incredibile, adopera per davvero paralleli come questi, ad esempio fra i tdG e le derive islamiche che prescrivono di malmenare le donne purché con modo e misura, o fra i tdG e la segregazione razziale, e via dicendo. Questi. paralleli sollevano l'inevitabile domanda per cui, se davvero si crede che esisterebbe una legittima associazione di idee fra i testimoni di Geova e tali realtà aberranti, perché mai questi ultimi non dovrebbero essere messi per davvero al bando, come si metterebbe al bando una società dedita alla propaganda della discriminazione etnica. Ma come è noto è vano anche il mero tentativo di rintracciare una vera logica e coerenza nelle ideologie dei fuoriusciti (& lacché). Sono però questi allucinanti raffronti a sollevare, stavolta sì, disgusto e orrore, il più totale. Le parole sono pietre, e se tali irresponsabili discorsi non si possono giudicare pericolosi è per una sola ragione: perché prodotti in contesti - quelli delle piccole comunità dei fuoriusciti dissidenti - mediaticamente e fenomenologicamente insignificanti, cioè a dire, che non conosce nessuno e che non incidono per fortuna nemmeno in misura infinitesimale sulla pubblica opinione, altrimenti farebbero la felicità dei Putin e degli altri neo-totalitaristi. Il che però beninteso non li rende meno riprovevoli e ripugnanti per l'inammissibile violenza verbale, ed il disgusto, che li caratterizza.
[Modificato da EverLastingLife 23/04/2017 15:35]
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