viceadmintdg1, 08/05/2017 12.44:
Questa ricchezza di significati della parola fratello (ebraico ach) fu conservata nella versione greca detta dei Settanta, che usa abitualmente il termine greco adelfòs (fratello) per tradurre il termine ebraico ach anche quando si tratta di cugini o di parenti.
I TdG sostengono che quanto detto sopra valga per l'Antico Testamento, che è scritto in ebraico e aramaico, ma non valga per il Nuovo Testamento che è scritto in greco. I Vangeli usano sempre il termine adelfòs, che significa fratello. In greco, dicono i TdG, esiste la parola specifica anepsiòs (cugino). Quindi se il Vangelo voleva indicare cugino avrebbe usato il termine specifico anepsiòs e non adelfòs.È un'obiezione che non regge.
Del resto basta consultare un qualsiasi dizionario di greco antico, per constatare che adelfòs può significare tanto "fratello carnale" quanto "parente" (cfr. Liddell-Scott, Dizionario illustrato greco-italiano, Le Monnier; L. Rocci, Vocabolario Greco-italiano, S.E.D.A.).
Posso citarle l’ autorevole
Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di Balz e Schneider, volume I, pagina 74-75?
Adelfos: fratello “
Nel N.T. il vocabolo ricorre 343 volte, 97 volte nei Vangeli. Mentre nei Vangeli si parla prevalentemente di fratelli carnali, nei restanti scritti prevale quasi esclusivamente il significato traslato”.
Secondo il
Vocabolario greco italiano L. Rocci significa,
nella prima accezione, “
fratello” e nella
seconda accezione “
fratello nel senso di parente”, e secondo il
Vocabolario greco italiano F. Montanari, “
fratello da parte di entrambi i genitori” e “
significato estensivo: “parente”.
Il sostantivo
anepsios, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “
cugino”, mentre l' aggettivo
syngenes, secondo il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento, significa “
parente”.
L’ uso che ne fa l' apostolo Paolo toglie ogni dubbio: nella sua lettera ai Colossesi (4:10) definisce Marco "
cugino" (anepsios)" di Barnaba", mentre in un' altra sua lettera, quella ai Galati (1:19), egli usa non
anepsios o syngenes per definire Giacomo, ma
adelphos, "fratello del Signore"……
viceadmintdg1, 08/05/2017 12.44:
Anche nel Nuovo Testamento, dunque, fratello può significare cugino, perché il greco dei Vangeli è influenzato dalla primitiva predicazione aramaica. Prima di esaminare i testi sui fratelli di Gesù, è necessario notare un particolare significativo. Il Nuovo Testamento parla di "fratelli di Gesù", mai di "figli di Maria". Solo Gesù è detto «il figlio di Maria» (Mc 6,3) e Maria è detta solo e sempre «la madre di Gesù» e non di altri (cfr. Gv 2,1; At 1,14).
E’ molto facile da spiegare.
Tra i due testi che lei cita successivamente, vi è Matteo 13:55-56.
Non si specifica mai “
Maria e i suoi figli” perché il soggetto è sempre Gesù e su di lui è sempre posta l’ attenzione, come nel passo matteano sopra indicato, come nel caso di Giovanni 2:12:
“
12 Dopo questo fatto scese a Cafàrnao, insieme a sua madre, ai suoi fratelli e ai suoi discepoli. Là rimasero pochi giorni. “ (Giovanni 2:12 CEI).
Anche il Matteo 12:47 il soggetto è Gesù, quindi si parla di sua madre e dei suoi fratelli perché – banalmente – il soggetto non è Maria e il suoi figli!
Questo avviene anche nell’ A.T.:
“
Sichem disse al padre e ai fratelli di lei “ (Genesi 34:11 CEI), il soggetto è Dina, quindi si specifica “
al padre e ai fratelli di lei", non “
al padre (Giacobbe)
e ai suoi figli”….
(segue, a presto......)
[Modificato da Aquila-58 19/05/2017 19:21]