viceadmintdg1, 04/06/2017 16.02:
Ancora un poco e l'empio scompare, cerchi il suo posto e più non lo trovi.
I miti invece possederanno la terra e godranno di una grande pace (Sal 37,10-11).
Ma guardiamo bene il suo contesto: il Salmo non sta parlando della vita in una terra paradisiaca futura, ma della vita presente, che secondo la mentalità di molta parte dell'AT, è felice per i buoni, infelice per i malvagi. Del resto lo stesso Salmo dice che questa è una esperienza che l'autore del Salmo stesso ha fatto:
Ho visto l'empio trionfante ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c'era, l'ho cercato e più non si è trovato (Sal 37,35-36).
strana affermazione!
Il Salmo 37 - secondo gli amici di Radio Maria - parla della vita presente e non ha nessuna valenza futura, escatologica.
Radio Maria cita, per (tentare inutilmente di) dimostrarlo, i versetti 35-36:
"
35 Ho visto un malvagio trionfante,
gagliardo come cedro verdeggiante;
36 sono ripassato ed ecco non c'era più,
l'ho cercato e non si è più trovato. " (CEI)
Ma andiamo a vedere bene
appena due versetti dopo, il versetto 38 del Salmo 37:
"
38 Ma i peccatori tutti insieme saranno eliminati,
la discendenza dei malvagi sarà sterminata. " (CEI)
Attenzione:
qui non si parla del singolo individuo, ma si parla al futuro dei malvagi eliminati tutti insieme, perfino della loro discendenza stroncata: quindi i malvagi non ci sarebbero stati più e per sempre, essendo sterminata perfino la loro discendenza, si confrontino i versetti 10 e 28.
Quando è accaduto tutto questo nell' antica Israele?
Oppure sono versetti profetici che hanno una valenza escatologica?
Vediamo anche i versetti 28-29
"
28 Perché il Signore ama il diritto
e non abbandona i suoi fedeli.
Gli ingiusti saranno distrutti per sempre
e la stirpe dei malvagi sarà eliminata.
29 I giusti avranno in eredità la terra
e vi abiteranno per sempre. " (CEI)
Idem come sopra: si parla al futuro degli ingiusti distrutti tutti insieme e per sempre, così come la futura eliminazione della loro stirpe, così come la futura vita eterna dei giusti, per sempre.
Quando è accaduto tutto questo nell' antica Israele?
Oppure sono versetti profetici che hanno una valenza escatologica?
I versetti 35-36 citati dal Cadei:
"
35 Ho visto un malvagio trionfante,
gagliardo come cedro verdeggiante;
36 sono ripassato ed ecco non c'era più,
l'ho cercato e non si è più trovato." (CEI)
non sono altro che una descrizione poetica di quanto già specificato nel versetto 10:
"
10 Ancora un poco e il malvagio scompare:
cerchi il suo posto, ma lui non c'è più. " (CEI).
In sostanza
il Salmo 37 mette a confronto il giusto e l' empio, dando anche precisi consigli ai giusti su come agire:
"
7 Sta' in silenzio davanti al Signore e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo,
per l'uomo che trama insidie.
8 Desisti dall'ira e deponi lo sdegno,
non irritarti: non ne verrebbe che male" (CEI)
ma evidenziando chiaramente la diversa sorte escatologica del giusto e dell' empio!
Il Salmo 37 parla solo della prospettiva terrena dei giusti, perchè non era ancora stato rivelato il disegno divino di
radunare tutte le cose in Cristo, le cose nei cieli e le cose sulla terra (Efesini 1:9-10), che verrà esplicitato solo in sede di Rivelazione neotestamentaria..
Per concludere
"
16 ora invece essi aspirano a una patria migliore, cioè a quella celeste. Per questo Dio non si vergogna di essere chiamato loro Dio. Ha preparato infatti per loro una città. " (Ebrei 11:16 CEI)
i patriarchi destinato al cielo?
a presto........
[Modificato da Aquila-58 05/06/2017 19:26]