02/07/2017 22:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 49.949 | Città: PINEROLO | Età: 53 | TdG | |
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EverLastingLife, 02/07/2017 11:41:
Traduzione e grassetto miei.
"Se mancano individui reali con i necessari requisiti, tali caratteristiche, e a volte le stesse identità, vengono fabbricate.... I resoconti portano il confine fra realtà e finzione fino al limite. Le narrative degli apostati denotano quelle che definisco 'indulgenza autobiografica' e 'contestualizzazione artificiale'. A proposito di quest'ultimo fattore, i tempi e la durata dell'affiliazione, così come la natura della iniziativa originale e le motivazioni che portarono ad essa, sono quasi ricostruiti... Le narrative degli apostati spesso sono precedute da dichiarazioni di 'alleati' che riportano ulteriori denunce a carico dell'organizzazione controversa, o avallate da recensioni compiacenti."
"Il pubblico in definitiva promuove e sponsorizza la narrativa apostata, una volta che è stata romanzata. Il supporto e la 'certificazione' del pubblico contribuisce ad edificare la credibilità del racconto e la veridicità e la fidatezza del narratore-fuoriuscito. La lontananza dal vero della narrativa per paradosso rafforza la sua plausibilità, ancorché attraverso la sospensione del dubbio, e amplia il suo fascino".
Daniel Carson Johnson, Apostates who never were, Praeger Publishers, USA 1998.
Daniel Carson Johnson, docente universitario di sociologia presso la University of Virginia.
Wow, un vero ritratto da maestro, sembreremmo essere ai limiti della commedia!
Simon
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