Traduzione e grassetto miei.
"
Il ruolo dei media nel fabbricare, o nel riferire, la realtà è specialmente evidente nel modo in cui essi trattano il tema dei culti. In parte,
questa complicità esiste perché gli apostati che hanno una 'storia di atrocità' da raccontare si rendono prontamente disponibili ai giornalisti; in parte, i nuovi movimenti religiosi hanno imparato a sospettare dei media, e dunque non si sono messi a disposizione di quei reporter che intendevano scrivere delle storie sul loro movimento basate su di una prospettiva interna.
Oltre ad una assenza di vera informazione sulle esperienze di vita vissuta da parte di persone nei nuovi movimenti religiosi, c'è il fatto che i media sono attratti dalle storie sensazionali."
"Molte storie di atrocità hanno a che fare con abusi sessuali e fisici, o con un eccesso di autorità spirituale o emozionale attribuita ai capi carismatici.
I timori legati alla salvaguardia dei bambini all'interno dei culti hanno cominciato a giocare un ruolo più centrale nelle accuse dei movimenti antisette indirizzate alle attività delle nuove religioni". "
Sono soggetti per i quali il pubblico mostra un appetito vorace".
Danny Jorgensen,
The Social Construction and Interpretation of Deviance: Jonestown and the Mass Media, in
Hearing the Voices of Jonestown, Syracuse University Press, USA 1998, pag.39.
Danny Jorgensen, sociologo, storico, docente universitario di Studi Religiosi presso la
University of South Florida.
[Modificato da EverLastingLife 09/08/2017 15:00]