I "paladini dei diritti umani"
Sabrina Hernandez, intervistata in un video prodotto da JW broadcasting, è una donna affetta da una grave malattia che l'ha resa quasi del tutto paralizzata dalla nascita. Ha gli arti, ma è come se ne fosse sprovvista. Vive la sua quotidianità distesa sulla pancia su un carrello mobile. Può parlare e muovere il capo, ma con questo si esauriscono le sue possibilità di interazione col mondo esterno.
Qui si può vedere una sua immagine:
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Sabrina è una testimone di Geova. Ha trovato conforto e ragione di vivere nella fede. Nelle sue condizioni riesce persino a fare la pioniera.
Non è sposata ed è improbabile che, almeno in questa vita, si sposi mai. Non ha figli e non può averne. A prescindere da quanto forte sia il suo desiderio di formarsi una famiglia, non ha alcuna possibilità di concretizzarlo. Può solo vedere i suoi amici e le sue amiche sposarsi ed avere dei figli, ma per conto suo questa legittima e naturale aspirazione resta una chimera inarrivabile.
A Sabrina, in realtà, è non già preclusa la possibilità di formare una famiglia normale, ma anche quella di avere una
vita normale. Essendo di fatto sprovvista delle mani, fa tutto con... la lingua. Inforca gli occhiali, scrive al computer, volta le pagine della Bibbia con la lingua. A tavola non può altro che lappare il cibo direttamente dai piatti, come fanno i cani. Anche le faccende più banali diventano di una difficoltà enorme. Non so immaginare cosa potrebbe significare per me voler prendere una bibita fresca dal frigo, scacciare una mosca, grattarsi, lavarsi il viso, aprire una finestra, compiere cioè i gesti più naturali e consueti, e per tutti noi agevoli, ed essere nella totale impossibilità di farlo, a meno che non ci sia qualcuno nella stanza che sostituisca le sue gambe e le sue mani alle mie, rattrappite e rese inutili da un morbo infame.
[Modificato da EverLastingLife 01/09/2017 08:26]