FRANCESCO SEMPRINI
NEW YORK
Il caso Harvey Weinstein non si placa ed ora l’Academy Award, l’associazione che assegna gli Oscar a Hollywood, ha deciso di radiare il produttore, che così non potrà più votare per l’assegnazione del premio più prestigioso nel mondo del cinema.
I 54 membri del consiglio direttivo del comitato si sono riuniti e hanno deciso di cacciarlo, ormai travolto dalle accuse di molestie e aggressioni a sfondo sessuale. Il fratello Bob, con cui Harvey fondò nel 1975 la Miramax, aveva preannunciato che sarebbe stato lui a chiederne la defenestrazione. I componenti della Accademy sono membri a vita. Anche dal Bafta (il corrispettivo britannico della Academy degli Oscar) si è deciso di escludere del tutto Weinstein. Si potrebbe anche decidere di annullare il premio Oscar attribuito nel 1999 alla pellicola da lui prodotta Shakespeare in Love. Sono una vera e propria valanga inarrestabile le accuse rivolte al produttore cinematografico ormai ex potentissimo di Hollywood, tra molestie e aggressioni a sfondo sessuale mentre la vicenda si allarga a macchia d’olio.
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