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Il nome divino in italiano

Ultimo Aggiornamento: 04/11/2017 18:44
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04/11/2017 09:54
 
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Naturalmente si può usare anche Yahweh, o meglio Jahvè nella forma usata in Italia, ma comunque non cambia il problema di HaKeruv, semmai è anche più problematico perché qui abbiamo una forma congetturale che non esiste in ebraico e che non è italiano, è solo un tentativo di ricostruire la pronuncia del nome in base ad alcune vocalizzazioni greche fatto da studiosi come Gesenius. Se ho ben capito la soluzione che propone HaKeruv è invece di togliere il nome dalla lingua viva perché qualunque forma pare inadeguata rispetto a quella originale...



Esatto. Siccome non si tratta del nome del salumiere sotto casa ma del nome del Dio in cui si crede, nel dubbio sarebbe meglio evitare.
Gli ebrei con molto rispetto ed eleganza usano HaShem che significa "il nome". Trovo questa soluzione la più onesta sotto diversi punti di vista.
Comunque, ognuno a suo modo. Ho espresso in maniera abbastanza esaustiva qual'è la mia idea e voi avete fatto lo stesso. Ho compreso il vostro punto e non posso dire di essere in totale disaccordo. Soprattutto comprendo che non potreste smettere di usare Geova (Jehovah) perchè vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet [SM=g7350]
04/11/2017 11:09
 
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Saaaalve.... Posso?
Vedo che non prendete in considerazione diversi passi biblici e i sillogismi di tutta una serie di testi rituali MATRIARCALI, eliminati come scrittura tendenziosa. Solo rudimentalmente essa riaffiora ancora, per esempio quando Geremia vuole che la folla rinneghi di nuovo Yhwh e in sua vece "bruci l'incenso alla regina del cielo e faccia a lei un sacrificio di libagione", o anche quando il dio divenuto patriarcale da un pezzo parla con Giobbe dal più interno turbinar della tempesta: "chi chiuse il mare con portone quando scaturì spumante dal grembo materno"..."

Senza scandagliare il fondo primitivo del mito, possiamo affermare che Dio è "ANCHE" donna? Direi di si. Le allusioni bibliche ad una natura femminile dell'Onnipotente esistono, anche se disperse tra lo schiacciante parlar per metafore di mascolinità... Gravidanza simbolica e parto simbolico ricompaiono ripetutamente: l'uomo si sente sicuro in Dio, nel suo seno, o anche si sente "nato" da Dio.

La Noemi del VT chiama il suo Dio "Schaddai": parole ebraica di solito tradotta Onnipotente, una volta un'arcaica divinità della montagna, può essere intesa anche come Dio con poppe... Come una madre consola i suoi figli, pulirli, consolarli, tenerli in braccio. Troviamo Dio anche come una massaia, come una donna che cuoce il pane, appunto "Pane di Dio", come dice anche Gesù. L'altro sesso di Dio si presenta non solo con immagini profane. La Sapienza, che come termine della personalità divina ritorna in tutti gli scritti biblici, risale all'ebraico Hokman, un principio femminile. Nome anche (se proprio vogliamo...) di un'antica dea, la sorgente di ogni sapere.

Di più... gli ebrei conoscevano il concetto della Schechina, una dimora femminile di Dio sulla Terra. Dio poi, nel serraglio degli animali emerge non solo come leone, ma anche come ORSA, cui sono stati rubati i Suoi piccoli, o come aquila madre. Insomma da più parti nella Bibbia riecheggiano i simboli femminili di Dio, nei tempi antichissimi della chiesa si diceva dalle "poppe del verbo" o addirittura dalle "poppe divine" e dal "latte che scorre dal Padre". A ciascuno il nome del suo Dio dunque che, rammento, disse di sè stesso: io sono colui che sono...

PS. Aquila perchè chiami cherubino l'utente HaKeruv? Non mi sembra il caso...
04/11/2017 11:24
 
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Re:
[SM=g27993]


HaKeruv, 04/11/2017 09.54:


Naturalmente si può usare anche Yahweh, o meglio Jahvè nella forma usata in Italia, ma comunque non cambia il problema di HaKeruv, semmai è anche più problematico perché qui abbiamo una forma congetturale che non esiste in ebraico e che non è italiano, è solo un tentativo di ricostruire la pronuncia del nome in base ad alcune vocalizzazioni greche fatto da studiosi come Gesenius. Se ho ben capito la soluzione che propone HaKeruv è invece di togliere il nome dalla lingua viva perché qualunque forma pare inadeguata rispetto a quella originale...



Esatto. Siccome non si tratta del nome del salumiere sotto casa ma del nome del Dio in cui si crede, nel dubbio sarebbe meglio evitare.
Gli ebrei con molto rispetto ed eleganza usano HaShem che significa "il nome". Trovo questa soluzione la più onesta sotto diversi punti di vista.




io no, giacchè noi non siamo ebrei e non vi è alcuna proibizione a usare il Nome divino rispettosamente...del resto Geova non ha mai detto a Mosè di dire ai figli d' Israele che Lui si chiamasse IL NOME, sbaglio?


HaKeruv, 04/11/2017 09.54:


Comunque, ognuno a suo modo. Ho espresso in maniera abbastanza esaustiva qual'è la mia idea e voi avete fatto lo stesso. Ho compreso il vostro punto e non posso dire di essere in totale disaccordo. Soprattutto comprendo che non potreste smettere di usare Geova (Jehovah) perchè vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet [SM=g7350]




credi di essere simpatico?
Quando non si hanno più argomenti....


[SM=g27987]

[Modificato da Aquila-58 04/11/2017 11:34]
04/11/2017 11:32
 
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Re:
ZarzacoDranae, 04/11/2017 11.09:



Saaaalve.... Posso?




avanti..... [SM=g27987]


ZarzacoDranae, 04/11/2017 11.09:




A ciascuno il nome del suo Dio dunque che, rammento, disse di sè stesso: io sono colui che sono...




quella è la spiegazione del Nome, secondo la LXX, comunque ampliata nell' Apocalisse in "colui che è, che era e che viene" (Apoc. 1:4), quindi dovresti senz' altro aggiornarti e magari, già che ci sei, leggere anche Esodo 3:15...

ZarzacoDranae, 04/11/2017 11.09:




PS. Aquila perchè chiami cherubino l'utente HaKeruv? Non mi sembra il caso...




so che keruvìm significa cherubino....ovviamente non sono un ebraista come te, quindi posso sbagliare [SM=g27987]



[Modificato da Aquila-58 04/11/2017 11:32]
04/11/2017 11:34
 
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credi di essere simpatico?
Quando non si hanno più argomenti....


E fattela una risata, che non sia mai che ti fa bene.

Comunque keruvim si traduce con cherubini, al plurale. HaKeruv, se bisogna tradurlo, significa il cherubino, singolare.
[Modificato da HaKeruv 04/11/2017 11:36]
04/11/2017 11:35
 
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Re:
HaKeruv, 04/11/2017 11.34:


credi di essere simpatico?
Quando non si hanno più argomenti....


E fattela una risata, che non sia mai che ti fa bene




le risate me le faccio ogni giorno, quindi non è un mio problema.

Sarà forse un tuo problema?


[SM=g27985]
04/11/2017 11:37
 
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Re:
HaKeruv, 04/11/2017 11.34:


Comunque keruvim si traduce con cherubini, al plurale. HaKeruv, se bisogna tradurlo, significa il cherubino, singolare.




grazie per la precisazione


04/11/2017 12:09
 
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Re:
HaKeruv, 04/11/2017 09.54:

vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet [SM=g7350]




[SM=g7405] [SM=g7405]

Internet? COSTO ZERO
Pubblicazioni? COSTO ZERO
Sale? Qualche decina di euro

[SM=g2431155] [SM=g2431155]

[Modificato da giusyforever 04/11/2017 12:10]
04/11/2017 12:40
 
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Eh si, immagino le poche decine di euro che costerebbe smaltire migliaia di loghi appesi alle sale di tutto il mondo e appenderne altrettanti.
[SM=g8878]
04/11/2017 13:16
 
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Potremmo evitare inutili commenti e restare in tema, che è serio e attiene la linguistica?

Shalom
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04/11/2017 13:36
 
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HaKeruv, 04/11/2017 09.54:

non potreste smettere di usare Geova (Jehovah) perchè vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet





Povero mondo! Questa vince l'oscar delle idiozie!
[SM=g7355] [SM=g7355] [SM=g7355]
[SM=g1861202]
[SM=g7347] [SM=g7347] [SM=g7347]
[SM=g8869] [SM=g8869] [SM=g8869]
[Modificato da TNM 04/11/2017 13:36]
04/11/2017 13:42
 
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Caro HaKeruv,


Esatto. Siccome non si tratta del nome del salumiere sotto casa ma del nome del Dio in cui si crede, nel dubbio sarebbe meglio evitare



Perdonami ma "evitare" che cosa? Di usare un nome italiano che indica in modo del tutto corretto il nome di Dio nella lingua di Manzoni? E per quale motivo se esiste nel dizionario ed è corretto in italiano? Perché mai un italiano non dovrebbe usarlo come se fosse una parolaccia espunta dal dizionario?


Gli ebrei con molto rispetto ed eleganza usano HaShem che significa "il nome". Trovo questa soluzione la più onesta sotto diversi punti di vista



Dunque il tuo, mi pare, non è un problema linguistico, ma ideologico: pensi che usare la forma italiana Geova significhi mancanza di "rispetto" per Dio e che Dio non dovrebbe essere chiamato per nome non conoscendo la vocalizzazione esatta, quale non sappiamo, perché non sappiamo neppure se sia rimasta inalterata nei secoli.


Ho compreso il vostro punto e non posso dire di essere in totale disaccordo. Soprattutto comprendo che non potreste smettere di usare Geova (Jehovah) perchè vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet



Dunque, mi pare di capire di nuovo, che il tuo disaccordo non si basa su alcuna ragione linguistica e oggettiva, sei d'accordo che Geova è la forma corretta in italiano ma il tuo problema è che a tuo dire sarebbe il "marchio" degli omonimi testimoni. Anche questa mi pare una ragione meramente ideologica, per non dire becero pregiudizio, a leggere il tono con cui ti esprimi.

Noi, francamente, ne facciamo una questione un po' più seria che un "marchio" sulle pubblicazioni che si può cambiare dall'oggi al domani senza alcun problema.

Shalom
[Modificato da barnabino 04/11/2017 13:43]
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04/11/2017 13:44
 
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Re: Re:



so che keruvìm significa cherubino....ovviamente non sono un ebraista come te, quindi posso sbagliare [SM=g27987]





:..............

Ciao Aquila, non dovresti rimare il SAGACE qual sei con SALACE. Io credo si possa tranquillamente parlare di tutto e di più, senza piegarsi a vessilli altrui se questi non corrispondono alla propria bandiera. Non c'è bisogno quindi di dirti di non esasperare i toni. Siamo rispettosi verso concetti altrui, siano essi condivisibili o meno.

Caro Aquila, dici di non essere un ebraista alla mia altezza? Ne prendo atto con onore, non me la sento di smentirti...
Cherubino... Sarà come dici, a me risultava (da italianaccio) che Kèrùbìm fosse un plurale. Plurale di kèrùb, termine dato ad una creatura celeste che, tra le altre (ne fece molte altre...) cose era posto ai giardini dell'eden a custode dell'albero della vita, mi sa che almeno in una circostanza si appisolò... Kèrùbìm furono posti sul coperchio dell'arca come protettori del contenuto dell'arca stessa e con le loro ali stese formavano la base visibile dell'INVISIBILE trono di Dio.

Nelle visioni (qui si potrebbe tornare al mio articolo già posto) di Ezechiele il trono sopra il carro del Signore si muoveva venendo sollevato in alto dai Kèrùbìm. Alcune raffigurazioni di questi esseri alati erano intessute nel velo del santo dei Santi ed erano scolpite sulle pareti del tempio. Figure di Kèrùbìm erano poste a decorare il Tempio di Salomone, due di esse erano intagliate in legno d'ulivo e rivestite d'oro, si trovavano nel santuario interno. la loro altezza era di 5 mt, pari (più o meno...) alla loro apertura alare, tanto che quando le due statue furono collocate una accanto all'altra, riuscivano a coprire una parete intera.

In alcuni libri poetici queste figure compaiono come simboli di vento e di burrasche celesti 2 Sam. 22,11-(Sal. 18,11). Si racconta ad esempio che Dio arrivò volando su un carro, librandosi sulle ali del vento. C'è naturalmente molto altro, vorrei solo rammentare gli scavi condotti nell'antica città fenicia di Gebal, dove si portò alla luce alcuni rilievi che mostravano due figure di Kèrùbìm che sostenevano il trono del re di Gebal Achiram (che regnò attorno all'anno 1000 a.C.).

Per finire col il nome di DIo. A quanto mi consta (ma il mio pensiero di studioso ebraico, dovrebbe essere tenuto in altissima considerazione. Considerazione espressa dall'amico Aquila, e se lo dice lui...) Il nome Yahwe (Yhwh) ricorre spessissimo nell'AT, ma io continuo a ritenere che la sua ORIGINE e il suo significato siano ANCORA sconosciuti. "Io sono colui che è", costituisce SOLO il punto di partenza della successiva speculazione teologica (scaturita, è bene saperlo, dal contatto con la filosofia greca). La spiegazione data al Sinai (Oreb va bene lo stesso...) è soltanto un gioco di parole, in cui la radice HWH , presente nel nome divino , è interpretata come una forma parallela della radice HYH "essere". Poi, per carità, sbagliando..., ognuno può aggiungervi di tutto, di fatto, a mio parere, il significato dell'espressione ebraica resta del tutto elusivo, e qui, stando al dibattito se ne ha un'ulteriore prova.
Un saluto, specialmente al tollerantimissimissimo amico Aquila... [SM=g28002]
04/11/2017 13:50
 
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Caro Zarzaco,


Il nome Yahwe (Yhwh) ricorre spessissimo nell'AT, ma io continuo a ritenere che la sua ORIGINE e il suo significato siano ANCORA sconosciuti



Ti ricordo che il titolo della discussione è il nome di Dio in italiano. Non stiamo facendo una disquisizione sul significato del nome di Dio, sulla sua origine o significato ma banalmente su come renderlo in italiano. La riposta è semplice, in italiano la forma storicamente riconosciuta è Geova, non Jahvè che è una forma ebraica, ma proprio Geova, che ci piaccia o meno è quella la forma che ci è arrivata dal latino. Tutto qui, continua a stupirmi che questa forma abbia tanti nemici, quasi che fosse una parolaccia da non usare e perfino da espungere dal dizionario italiano!

Shalom
[Modificato da barnabino 04/11/2017 13:51]
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04/11/2017 13:54
 
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Re:
barnabino, 04/11/2017 13.50:

continua a stupirmi che questa forma abbia tanti nemici, quasi che fosse una parolaccia da non usare e perfino da espungere dal dizionario italiano!





[SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]
04/11/2017 15:17
 
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Re:
HaKeruv, 04/11/2017 09.54:

vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet [SM=g7350]



Direi di no. Diventeremmo i "testimoni di jahveh". Stessa iniziale, il marchio è salvo.

[Modificato da EverLastingLife 04/11/2017 15:18]
04/11/2017 15:21
 
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testimonidigeova.freeforumzone.com/d/11242038/Il-nome-di-Dio-nella-letteratura-e-nella-musica-classica/discussi...

Se la pronuncia che uso è errata, mi compiaccio di essere in ottima compagnia.
04/11/2017 15:38
 
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Che piacere potersi confrontare con un altro studioso di ebraismo, ZarzacoDranae. Noto dalle poche cose che hai scritto qui che hai una preparazione di un certo livello e ci sono svariati argomenti sui quali mi piacerebbe disquisire.

Riguardo alla mia battuta sul logo, era solo per stemperare un attimo e per non prendersi troppo sul serio. Tra le "mitzvot" che la wts impartisce, c'è anche quella che vieta l'autoironia? [SM=x1408428]
Comunque non prendetevela, io sono così...anche se faccio il cretino, ho sempre molto rispetto per voi e la vostra religione (così come tutte le altre). [SM=g27988]

Riguardo al nome di Dio in italiano, non so perchè ne stiamo ancora parlando. Possiamo concludere dicendo che siamo d'accordo sull'essere in disaccordo su alcuni punti, prima che la discussione piombi nella ridondanza? [SM=g7367]
04/11/2017 15:53
 
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Caro HaKeruv,


Che piacere potersi confrontare con un altro studioso di ebraismo, ZarzacoDranae. Noto dalle poche cose che hai scritto qui che hai una preparazione di un certo livello e ci sono svariati argomenti sui quali mi piacerebbe disquisire



Puoi scrivere nel suo forum se ti fa piacere ma qui mi pare che qui sia andato OT, in questo 3D non stiamo parlando dell'origine, del significato dei nomi divini in genere, ma più banalmente di come si dice in italiano corretto il tetragramma, dunque una questione meramente linguistica e non teologica o ideologica, anche se a me pare che sia questo quello che ti interessa.


Riguardo alla mia battuta sul logo, era solo per stemperare un attimo e per non prendersi troppo sul serio. Tra le "mitzvot" che la wts impartisce, c'è anche quella che vieta l'autoironia?



No di certo, ma la battuta rivela un certo pregiudizio.


Riguardo al nome di Dio in italiano, non so perchè ne stiamo ancora parlando



Ne stiamo ancora parlando perché tu ne fai banalmente un problema ideologico e non linguistico, se ne facessimo un problema tecnico, linguistico, non ci sarebbe nulla da discutere, in italiano è perfettamente normale usare Geova perché è quando la lingua italiana prevede, indipendentemente dall'origine.


Possiamo concludere dicendo che siamo d'accordo sull'essere in disaccordo su alcuni punti, prima che la discussione piombi nella ridondanza



L'unica conclusione è io mi sento di trovare è che su una posizione ideologica come la tua è ridicolo pararsi dietro al velo di "studioso" (che non avrebbe dovuto glissare l'unica obiezione tecnica fatta da Simon). Diamo piuttosto alle questioni il loro vero nome, giacché di quello parliamo, nessuno ti proibisce di avere pregiudizio o perfino di considerarci dei mentecatti e Zarzaco un gran ebraista, ma è sempre meglio essere franchi fin all'inizio per evitare inutili fraintendimenti.

Shalom
[Modificato da barnabino 04/11/2017 15:53]
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04/11/2017 15:55
 
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E ora che ci siamo chiariti magari discutiamo di altro, se è possibile.

Shalom
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