HaKeruv, 02/11/2017 18.37:
Dal punto di vista della biblistica, proprio perchè la pronuncia è sconosciuta e soggetta a null'altro che speculazioni, utilizzare un nome che deriva dalla traduzione di una parola il cui costrutto vocalico origina dalla precisa esigenza di creare un malinteso, è una scelta certamente non discutibile dal punto di vista soggettivo, mentre invece risulta (eufemisticamente) discutibile dal punto di vista filologico e storico.
direi che il fatto che Geova derivi dall' ibrido latino Iehova, che a sua volta deriva dal masoretico Iehovah, è del tutto ininfuente per ciò che concerne la lingua italiana.
Infatti, all' epoca la pronuncia del Nome era ormai andata perduta e non c' era null' altro da italianizzare che la forma Geova e tale forma non cessa di essere corretta nella nostra lingua per il fatto di derivare da un ibrido latino.
E' e resta una forma corretta nella lingua italiana, che la nostra lingua ha pienamente recepito.
Peraltro YHWH è semanticamente equivalente a Geova e quindi noi la usiamo perchè siamo in Italia e nella nostra lingua non esiste altra forma corretta italianizzata che Geova.
Per cui, biblisticamente, giacchè si traduce in italiano da testi antichi, è giusto a nostro parere usare la forma italiana conosciuta da secoli.
Ne abbiamo comunque già discusso centinaia di volte...
Ciao
[Modificato da Aquila-58 02/11/2017 18:50]