Caro HaKeruv,
Esatto. Siccome non si tratta del nome del salumiere sotto casa ma del nome del Dio in cui si crede, nel dubbio sarebbe meglio evitare
Perdonami ma "evitare" che cosa?
Di usare un nome italiano che indica in modo del tutto corretto il nome di Dio nella lingua di Manzoni? E per quale motivo se esiste nel dizionario ed è corretto in italiano? Perché mai un italiano non dovrebbe usarlo come se fosse una
parolaccia espunta dal dizionario?
Gli ebrei con molto rispetto ed eleganza usano HaShem che significa "il nome". Trovo questa soluzione la più onesta sotto diversi punti di vista
Dunque il tuo, mi pare, non è un problema linguistico, ma ideologico: pensi che usare la forma italiana Geova significhi mancanza di "rispetto" per Dio e che Dio non dovrebbe essere chiamato per nome non conoscendo la vocalizzazione esatta, quale non sappiamo, perché non sappiamo neppure se sia rimasta inalterata nei secoli.
Ho compreso il vostro punto e non posso dire di essere in totale disaccordo. Soprattutto comprendo che non potreste smettere di usare Geova (Jehovah) perchè vi costerebbe una fucilata cambiare il marchio jw su tutte le sale, le pubblicazioni e su internet
Dunque, mi pare di capire di nuovo, che il tuo disaccordo
non si basa su alcuna ragione linguistica e oggettiva, sei d'accordo che Geova è la forma corretta in italiano ma il tuo problema è che a tuo dire sarebbe il "marchio" degli omonimi testimoni. Anche questa mi pare una ragione meramente ideologica, per non dire becero pregiudizio, a leggere il tono con cui ti esprimi.
Noi, francamente, ne facciamo una questione un po' più seria che un "marchio" sulle pubblicazioni che si può cambiare dall'oggi al domani senza alcun problema.
Shalom
[Modificato da barnabino 04/11/2017 13:43]
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Sijmadicandhapajiee, gente per cui le arti stan nei musei - Paolo Conte
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