Mi pareva strano che questo servizio avesse ricevuto una pubblicità relativamente scarsa presso i minuscoli forum dei fuoriusciti: anche dopo la trasmissione se ne è parlato pochissimo.
Ieri sera poi l'ho visto (è necessario registrarsi presso il sito della Rai per farlo girare) e ho capito perchè. Vero, lurkatori? Era una ciofeca. Altro che 'obiettivo e preciso'. La prima parte è anche passabile, ma nulla che faccia comodo ai dissidenti internettiani: anzi il contrario. Intervistano prima il rappresentante stampa, che afferma (correttamente) che i rapporti con i familiari che vivono sotto lo stesso tetto rimangono invariati.
Che dire allora dei parenti disassociati che
non vivono sotto lo stesso tetto? Lo dice una tdg intervistata: "hai familiari che hanno lasciato il gruppo?" "Sì, una nipote". "Vi sentite?" "Sì, se c'è bisogno ci sentiamo. Idem mia sorella, mio cognato...." Ed è una esperienza in chiaro: sono dichiarazioni di una tdg la cui identità è palese.
Ma... allora, l' "ostracismo" ?
Poi arrivano, puntuali come una rata del mutuo, i contributi dei fuoriusciti. Si tratta dei soliti tre gatti. Nulla di strano: i fuoriusciti dissidenti sono in numero talmente striminzito che gira e volta i media sono costretti a riproporre sempre gli stessi. La sproporzione fra i due insiemi (tdg devoti ed ex-tdg critici) fa paura, in Italia parliamo, per capirci, da un lato di duecentocinquantamila persone di molto abbondanti, se si includono gli inattivi superiamo infatti i 300.000, e dall'altro forse di 100-120 persone al massimo. Un'ecatombe.
Dopo questa doverosa premessa, vedo che i tre gatti intervistati tutto fanno, fuorché un favore ai detrattori. Permettetemi una riflessione di carattere generale. È sintomatico come in moltissimi casi di esperienze di defezioni "critiche" l'insorgere di 'dubbi' venga fatto coincidere con perfetto sincronismo con la scoperta della sessualità (pre- o extra-coniugale). A quanto pare la "verità sui testimoni di Geova" si viene a conoscere sotto le lenzuola. Ben vengano contributi come questi, che permettono di distinguere la "divergenza ideologica" dalle storie di letto: rafforzano nei tdg devoti la convinzione di essere nel giusto e chiariscono le idee a tutti gli altri.
Uno dei tre intervistati è ""noto"" per aver scritto, come molti altri, un libro contro i tdg. Poi si lamenta che i suoi ex-correligionari non lo salutano incrociandolo per strada. Ecco, vorrei dire che io alla faccenda della dissonanza cognitiva credo poco o per niente, ho sempre pensato che esistono la sincerità, oppure l'ipocrisia: la "dissonanza" è un espediente inutile per tentare di salvare la prima e nascondere la seconda. Tuttavia confesso che osservando i fuoriusciti internettiani che ritengono plausibile una simile combinazione di eventi (infangare i tdg a mezzo stampa e tv e pretendere rapporti di amicizia) qualche dubbio su questa mia convinzione mi viene. Se esiste una dissonanza cognitiva, è proprio questa, che obbliga a far coabitare fra i propri neuroni due idee che fanno a pugni.
L'ultima intervista è la goccia che fa traboccare il vaso. Si tratta di un tizio, già visto alle Iene (ed è tutto dire), che esordisce affermando che due tdg avrebbero cercato di metterlo sotto con la macchina.
Direi di stendere un velo pietoso su questo particolare. Vero, lurkatori?
Successivamente dice che sarebbe stato disassociato per aver denunciato alla procura di Bari due casi di molestie su minori. Il che, detta in questi termini, tutti sappiamo essere improponibile, perché esplicitamente contrario alle direttive scritte DA SEMPRE emanate dall'organizzazione.
Et voilà, perché gli internettiani abbiano parlato poco del servizio.
Et voilà, perché l'ufficio centrale di Roma non abbia voluto partecipare alla trasmissione: "contiene interviste ai fuoriusciti", e non vedo come dargli torto. I fuoriusciti dissidenti, intesi come fonte di informazione, sono il
trash del
trash e qui ne abbiamo avuta l'ennesima dimostrazione.
Suggerisco a Gigi l'autentico (autentico che? ...) & compagnia di desistere da ulteriori tentativi di indagine e di accontentarsi di questa disamina superficiale, altrimenti parte un massacro terrificante. Meglio un paio di schiaffi che una raffica di bastonate. (Metaforiche).
[Modificato da EverLastingLife 28/02/2018 10:10]