Il catechista scrive:
tu ed aquila ,state scrivendo che non è necessario fare richiesta di perdono al Padre
Barnabino aveva risposto:
La dedicazione è[...] una intensa ed intima preghiera com cui ci si dedica a Dio e si chiede perdono dei propri peccati.
Anche Aquila aveva risposto:
Quando arrivo al battesimo mi sono già pentito dei peccati, convertito da una condotta errata
Dopo queste risposte il catechista, preso magari da dislessia improvvisa, rimarca il punto dicendo ancora:
Da quanto scrivete , appare poco veritiero anche quanto sopra, in considerazione , che ad oltranza ,tu ed aquila ,state scrivendo che non è necessario fare richiesta di perdono al Padre
Bhe che dire... voglio solo pensare che lo stia facendo apposta anziché pensare altro.
Quindi in definitiva per aggiungere alle risposte già date "Da cosa avete la certezza" (titolo della discussione) un'altra risposta è:
"perchè non sono catechista."
P.S.
Il catechista scrive:
Poi circa il pubblicano, se leggi bene, egli ,pentito ed umiliato fa richiesta a Dio di pordono.
Inoltre senza richiesta di perdono al Padre, che senso avrebbe, anche la citazione: chiunque avrà invocato il nome del Kirios ,sarà salvato ?
La domanda (retorica) è: "come fa il catechista a chiedere il perdono dei peccati al battesimo quando viene battezzato neonato (nel caso lui appartenesse a chi usa fare questo)?