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Consiglio/comando

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2019 14:05
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02/04/2019 21:31
 
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Re: Re:
erevnitis, 02/04/2019 18.03:

Caro Claudio


Che come ho detto e come ha detto anche whitness il termine comando/consiglio viene usato scambievolmente perché riguarda qualcosa che non implica la disassociazione , riguarda un principio della cui violazione il trasgressore dovrà rendere conto a Dio .



Se stiamo al paragrafo riportato

1) Gli anziani potrebbero continuare a tollerare un fornicatore?

2) Potrei continuare a stare in compagnia frequentando e mangiando con lui senza essere scomunicato? Non divento complice del suo peccato in questo cso?


Nel paragrafo che hai riportato si menziona il principio delle compagnie e lo schiavo non sbaglia a definirlo comando prima e consiglio dopo perché è sia l'uno che l'altro



Da quello che dice witness ho capito altro nel suo ultimo intervento, siamo di fronte ad un comando ma anche un consiglio pur non essendo strettamente biblico, consiglio nel senso di libero arbitrio che Dio mi ha dotato ma non escluderebbe in certi casi la scomunica se continuerei deliberatamente a frequentare uno scomunicato.



Anche whitness ha fatto notare che nell'antichità vi erano comandi che riguardavano il cuore , i sentimenti e che , come nel caso del comando di non amare il mondo nessuno ti poteva obbligare a seguire.



E vero ci sono anche comandi di questo tipo, Giacomo dice cantate canti, è un comando ma nessuno ti puo obbligare a farlo.


È vero che la legge ti imponeva "DEVI amare il tuo prossimo" ma nessuno ti poteva obbligare a farlo e se lo violavi nessuni ti poteva espellere o mettere a morte . Dunque il comando non era solo un comando con una conseguenza precisa ma anche un 'esortazione' se non vogliamo proprio definirlo un "consiglio"



Come dicevo nel mio ultimo post non tutti i comandi ti portano alla scomunica se trasgrediti ma quello del frequentare deliberatamente uno scomunicatop, mi sembra di si!!!


La legge dunque è specifica : se vuoi far parte del popolo devi seguire quel comando o quella legge e quel comando o quella legge non puoi chiamarlo "consiglio"



Annch'io avevo dedotto questo ma l'esempio del frequentare uno scomunicato mi ha fatto perdere quella logica.


Invece lo schiavo parlando della questione delle compagnie lo può definire anche un consiglio perché a differenza della legge il consiglio o il principio si può anche violare .



Non credo che sia sempre cosi, il consiglio biblico lo si puo ascoltare o meno è facoltativo, se ti vuoi sposare, sposati ma i principi trasgrediti non sempre, se ti droghi oppure fumi sigarette trasgredisci il principio della sacralità della vita vieni scomunicato se non ti penti, mi sembra che vale la stessa cosa per il servizio militare, saluto alla bandiera, si trasgredisce il principio della neutralità.






Caro erev

Il tuo discorso fila ma non ho capito come spieghi l'uso scambievole dei termini consiglio e comando in relazione alle compagnie.

Cioè , perché lo schiavo secondo te definisce la questione in entrambi i modi.

Io me lo spiegavo con la questione della scomunica : se io sto in compagnia di un disassociato non vengo disassociato dunque sto si violando un comando ma non del tenore da costarmi la disassociazione . Al massimo verrò ripreso , segnato , ma non disassociato . Dunque se ne parla ANCHE come di una condotta di uno che non ascolta il consiglio o che fa ciò che non'è consigliabile fare.

Mentre quando lo schiavo ragiona su precetti la cui violazione mi costa la disassociazione tipo il sangue , la fornicazione o l'idolatria non mi pare che ne parli mai anche come di "consigli" che sarebbe saggio seguire ma solo come di "comandi"

Che dici ?
02/04/2019 22:14
 
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Re: Re: Re:
Caro Claudio


Io me lo spiegavo con la questione della scomunica : se io sto in compagnia di un disassociato non vengo disassociato dunque sto si violando un comando ma non del tenore da costarmi la disassociazione . Al massimo verrò ripreso , segnato , ma non disassociato . Dunque se ne parla ANCHE come di una condotta di uno che non ascolta il consiglio o che fa ciò che non'è consigliabile fare.



Sei sicuro che non si viene disassociato? Se questo non avviene crolla tutto il mio discorso.

A me sembra che se continui ad associarti con lui vieni disassociato.
02/04/2019 22:14
 
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Re: Re: Re:
Caro Claudio


Io me lo spiegavo con la questione della scomunica : se io sto in compagnia di un disassociato non vengo disassociato dunque sto si violando un comando ma non del tenore da costarmi la disassociazione . Al massimo verrò ripreso , segnato , ma non disassociato . Dunque se ne parla ANCHE come di una condotta di uno che non ascolta il consiglio o che fa ciò che non'è consigliabile fare.



Sei sicuro che non si viene disassociato? Se questo non avviene crolla tutto il mio discorso.

A me sembra che se continui ad associarti con lui vieni disassociato.
02/04/2019 22:17
 
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Re:
erevnitis, 02/04/2019 22:14:

Caro Claudio


Io me lo spiegavo con la questione della scomunica : se io sto in compagnia di un disassociato non vengo disassociato dunque sto si violando un comando ma non del tenore da costarmi la disassociazione . Al massimo verrò ripreso , segnato , ma non disassociato . Dunque se ne parla ANCHE come di una condotta di uno che non ascolta il consiglio o che fa ciò che non'è consigliabile fare.



Sei sicuro che non si viene disassociato? Se questo non avviene crolla tutto il mio discorso.

A me sembra che se continui ad associarti con lui vieni disassociato.



Non penso si possa fare una regola ferrea. Ovviamente non ti faranno i complimenti, ma poi si andrà nei dettagli della questione, si vedranno i motivi del suo e del tuo comportamento e le conseguenze della tua compagnia.

Comunque è il caso di chi ha un/a figlio/a disassociato/a in casa, non viene disassociato.

Simon
02/04/2019 22:22
 
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Caro Simon se io frequento uno scomunicato apostata non parente?
[Modificato da erevnitis 02/04/2019 22:23]
02/04/2019 23:16
 
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Re: Re: Re: Re:
erevnitis, 02/04/2019 22.14:

Caro Claudio


Io me lo spiegavo con la questione della scomunica : se io sto in compagnia di un disassociato non vengo disassociato dunque sto si violando un comando ma non del tenore da costarmi la disassociazione . Al massimo verrò ripreso , segnato , ma non disassociato . Dunque se ne parla ANCHE come di una condotta di uno che non ascolta il consiglio o che fa ciò che non'è consigliabile fare.



Sei sicuro che non si viene disassociato? Se questo non avviene crolla tutto il mio discorso.

A me sembra che se continui ad associarti con lui vieni disassociato.

Ho parlato più che altro in base alla mia esperienza ma stando a questo paragrafo del 1982 tu hai ragione e io ho torto se le cose non sono cambiate

"se un cristiano si schierasse dalla parte di un trasgressore che è stato rigettato da Dio e disassociato, o che si è dissociato, ciò equivarrebbe a dire: ‘Nemmeno io voglio stare sul monte santo di Dio’. Se gli anziani vedessero che è diretto in quella direzione, stando regolarmente in compagnia con una persona disassociata, cercherebbero con amore e pazienza di aiutarlo a vedere le cose dal punto di vista di Dio. (Matt. 18:18; Gal. 6:1) Lo ammonirebbero e, se necessario, ‘lo riprenderebbero con severità’. Vogliono aiutarlo a rimanere ‘sul monte santo di Dio’. Ma se egli non smettesse di accompagnarsi con la persona espulsa, si renderebbe in tal modo ‘partecipe (sostenitore o complice) delle sue opere malvage’ e dovrebbe quindi essere rimosso dalla congregazione, espulso. — Tito 1:13; Giuda 22, 23; confronta Numeri 16:26."

wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1981688
02/04/2019 23:26
 
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A questo punto se è il mio discorso a crollare la ragione per cui lo schiavo utilizza in modo scambievole i termini sembrerebbe averla centrata whitness nel post nr^ 12
03/04/2019 10:48
 
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Oppure vale quello che dici dato che non si parla mai di un fuggire la fornicazione come un consiglio e solo di fronte a questo paragrafo ci incontriamo con un lapsus dello schiavo avendo in mente qualcos'altro solo per questa circostanza.
03/04/2019 11:58
 
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erevnitis, 03/04/2019 10.48:

Oppure vale quello che dici dato che non si parla mai di un fuggire la fornicazione come un consiglio e solo di fronte a questo paragrafo ci incontriamo con un lapsus dello schiavo avendo in mente qualcos'altro solo per questa circostanza.

A quanto pare caro erev non'e' nemmeno così perche' come si nota da questi paragrafi dello schiavo il "fuggire la fornicazione" a volte viene definito un comando e a volte un consiglio :

Comando

"Per ubbidire al comando di ‘fuggire la fornicazione’ dobbiamo evitare le cose che potrebbero indurci a desiderare sessualmente qualcuno che non è il nostro coniuge. www.jw.org/it/pubblicazioni/riviste/w20080615/Cose-dalle-quali-dobbiamo-...

________

Esortazione

La Bibbia esortaa ‘fuggire la fornicazione’ (1 Corinti 6:18).  wol.jw.org/it/wol/pc/r6/lp-i/1200272228/10/0

_______

Principio

La Bibbia ci dice di ‘fuggire la fornicazione’. (1 Corinti 6:18) Se due sono fidanzati, o si frequentano per conoscersi, possono applicare questo principio evitando le situazioni pericolose wol.jw.org/it/wol/pc/r6/lp-i/1200272228/10/10

_________

Consiglio

Geova ispirò l’apostolo Paolo a scrivere alcuni consigliche hanno aiutato molti a salvaguardare il cuore e a mantenere la castità. Paolo disse: “Fuggite la fornicazione”. (1 Corinti 6:18) Notate che non disse semplicemente: “Evitate la fornicazione”. I cristiani devono fare di più. Dovrebbero rifuggire da questi atti immorali, come fuggirebbero da un pericolo mortale. Se ignoriamo questo consiglio, abbiamo più probabilità di commettere grave immoralità e di perdere il favore di Dio. wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2004123#h=12:0-19:807

_______

Evidentemente trattandosi di un principio e non di una legge lo schiavo lo definisce scambievolmente comando o consiglio . La perentorieta' ( fuggite !) è quella del comando ma trattandosi di un principio che chiama in causa l'avvicinarsi a qualcosa più che il farla se ne parla anche come di un consiglio .

Le scritture greche contengono molti princìpi che chiamano in causa la responsabilità individuale e che , anche se sono alla base di leggi specifiche lo schiavo ne parla anche come di consigli perché , essendo ,appunto, princìpi riguardano una scelta che non fa cadere immediatamente nel peccato ma puo' portare ad esso ( ti consiglio di non avvicinarti a ... ti consiglio di non accompagnarti con...)

"Fuggire la fornicazione" è dunque un principio e se ne può parlare sia come di un comando sia come di un consiglio

"Fornicare" o "Non fornicare" invece è una Legge precisa , specifica e in questo caso , essendo legge e non principio , lo schiavo non ne potrà mai parlare come di un consiglio ma solo come di un comando così come non potrà mai definire "non rubare" come un consiglio ma solo come una legge , un comando.

Per illustrarlo potremmo paragonare il principio ad una strada e la legge a un cartello con un divieto. Immagginiamo che ci sia una strada che conduce ad un precipizio , un recinto elettrico ad alto voltaggio o a qualunque cosa letale. Il principio mi dice : non intraprendere quella strada (questo principio lo puoi considerare un consiglio/comando). Immaginiamo che ignori questo consiglio e intraprendi la strada . A un certo punto ti troverai davanti a un cartello con un divieto : "non oltrepassare , non toccare ecc...pericolo di morte o "chi tocca muore" ... Quel cartello non diventa più principio e non'e' nemmeno un consiglio ma solo un comando

Quindi per riepilogare credo che quando lo schiavo utilizza in modo scambievole i termini consiglio-comando lo fa perché sta ragionando sui principi e non sulle leggi

Ciao

03/04/2019 12:25
 
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Re:
claudio2018, 03/04/2019 11:58:

A quanto pare caro erev non'e' nemmeno così perche' come si nota da questi paragrafi dello schiavo il "fuggire la fornicazione" a volte viene definito un comando e a volte un consiglio :

Comando

"Per ubbidire al comando di ‘fuggire la fornicazione’ dobbiamo evitare le cose che potrebbero indurci a desiderare sessualmente qualcuno che non è il nostro coniuge. www.jw.org/it/pubblicazioni/riviste/w20080615/Cose-dalle-quali-dobbiamo-...

________

Esortazione

La Bibbia esortaa ‘fuggire la fornicazione’ (1 Corinti 6:18).  wol.jw.org/it/wol/pc/r6/lp-i/1200272228/10/0

_______

Principio

La Bibbia ci dice di ‘fuggire la fornicazione’. (1 Corinti 6:18) Se due sono fidanzati, o si frequentano per conoscersi, possono applicare questo principio evitando le situazioni pericolose wol.jw.org/it/wol/pc/r6/lp-i/1200272228/10/10

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Consiglio

Geova ispirò l’apostolo Paolo a scrivere alcuni consigliche hanno aiutato molti a salvaguardare il cuore e a mantenere la castità. Paolo disse: “Fuggite la fornicazione”. (1 Corinti 6:18) Notate che non disse semplicemente: “Evitate la fornicazione”. I cristiani devono fare di più. Dovrebbero rifuggire da questi atti immorali, come fuggirebbero da un pericolo mortale. Se ignoriamo questo consiglio, abbiamo più probabilità di commettere grave immoralità e di perdere il favore di Dio. wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/2004123#h=12:0-19:807

_______

Evidentemente trattandosi di un principio e non di una legge lo schiavo lo definisce scambievolmente comando o consiglio . La perentorieta' ( fuggite !) è quella del comando ma trattandosi di un principio che chiama in causa l'avvicinarsi a qualcosa più che il farla se ne parla anche come di un consiglio .

Le scritture greche contengono molti princìpi che chiamano in causa la responsabilità individuale e che , anche se sono alla base di leggi specifiche lo schiavo ne parla anche come di consigli perché , essendo ,appunto, princìpi riguardano una scelta che non fa cadere immediatamente nel peccato ma puo' portare ad esso ( ti consiglio di non avvicinarti a ... ti consiglio di non accompagnarti con...)

"Fuggire la fornicazione" è dunque un principio e se ne può parlare sia come di un comando sia come di un consiglio

"Fornicare" o "Non fornicare" invece è una Legge precisa , specifica e in questo caso , essendo legge e non principio , lo schiavo non ne potrà mai parlare come di un consiglio ma solo come di un comando così come non potrà mai definire "non rubare" come un consiglio ma solo come una legge , un comando.

Per illustrarlo potremmo paragonare il principio ad una strada e la legge a un cartello con un divieto. Immagginiamo che ci sia una strada che conduce ad un precipizio , un recinto elettrico ad alto voltaggio o a qualunque cosa letale. Il principio mi dice : non intraprendere quella strada (questo principio lo puoi considerare un consiglio/comando). Immaginiamo che ignori questo consiglio e intraprendi la strada . A un certo punto ti troverai davanti a un cartello con un divieto : "non oltrepassare , non toccare ecc...pericolo di morte o "chi tocca muore" ... Quel cartello non diventa più principio e non'e' nemmeno un consiglio ma solo un comando

Quindi per riepilogare credo che quando lo schiavo utilizza in modo scambievole i termini consiglio-comando lo fa perché sta ragionando sui principi e non sulle leggi

Ciao




Caro Claudio una legge diventa un principio quando da esso scaturisce un altra legge.

Ti do un esempio la bibbia da un comando "devi amare il tuo prossimo" se da questa legge fai scaturire per esempio un altra legge "non rubare" è ovvio che chi ama il suo prossimo non lo deruba. In questo caso il comando "amare il prossimo" diventa un principio poiché da quella legge hai fatto scatturire un altra legge.


03/04/2019 13:28
 
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Re: Re:
erevnitis, 03/04/2019 12.25:



Caro Claudio una legge diventa un principio quando da esso scaturisce un altra legge.

Ti do un esempio la bibbia da un comando "devi amare il tuo prossimo" se da questa legge fai scaturire per esempio un altra legge "non rubare" è ovvio che chi ama il suo prossimo non lo deruba. In questo caso il comando "amare il prossimo" diventa un principio poiché da quella legge hai fatto scatturire un altra legge.



Infatti Gesù disse che l'intera Legge e i comandamenti si possono racchiudere in due princìpi : l'amore per Dio e per il prossimo. A sua volta Gesù definì questi due princìpi i due più grandi "comandamenti"
03/04/2019 14:03
 
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Caro Claudio alla base sono comandi ma solo in senso lato diventano principi, quando da una legge "amare il prossimo" ne scaturisce un altra "non rubare" allora il comando "amare il prossimo" diventa principio..

Se tu ami il prossimo non lo derubi.

Una definizione di principio è “verità generale o fondamentale: legge, dottrina o proposizione generale e fondamentale sulla quale se ne basano altre o dalla quale ne discendono altre”. (Webster’s Third New International Dictionary)
03/04/2019 14:05
 
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Re: Re: Re:

Infatti Gesù disse che l'intera Legge e i comandamenti si possono racchiudere in due princìpi : l'amore per Dio e per il prossimo. A sua volta Gesù definì questi due princìpi i due più grandi "comandamenti"



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