(SimonLeBon), 16/05/2018 21.41:
Augusto, 16/05/2018 17:51:
Che i disassociati vengono licenziati dai loro datori di lavoro alla sede centrale e perdono anche un tetto sulla testa.
O i panni sporchi sono belli solo quelli degli altri?
La "sede centrale" non è un "datore di lavoro".
E' come dire che un vescovo cattolico "viene licenziato" se apostata la propria fede. E' lecito? Secondo te avviene?
Simon
Appunto certi contesti esistono in virtù di una condivisione di ideali ma una volta che uno non condivide più gli ideali di un gruppo o di una comunità è lui stesso che si sente un pesce fuor d'acqua e se ne vuole andare . Non esiste piu' quella condizione per 'lavorare' in pace e unità per un obiettivo comune.
Ma come potrebbe un betelita che diviene apostata continuare a stampare o inscatolare riviste che ritiene veicoli di menzogna o organizzare le attività di una congregazione che non considera approvata da Dio ? È un controsenso ti pare ?
Come dice Simon ti risulta forse che un frate o una suora che vivono all'interno di un convento nel momento che decidono di cambiare religione continuino a operare al suo interno ? No il convento lo manda via ma prima ancora sono loro che lo lasciano.
E questo discorso vale per ogni contesto e settore nel quale si opera per un ideale comune . Se l'unico ideale comune che spinge un gruppo ad operare in unità sono i soldi allora può esistere un'eterogeneità di idee e valori ma se l'ideale comune sono le idee e i valori stessi allora non può esservi altro che omogeneità e non esiste piu' una ragione da ambo le parti per operare insieme
Saluti