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Il termine "prova" sull'esistenza di Dio è appropriato?

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2018 12:48
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31/05/2018 18:09
 
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Re: Re:
erevnitis, 31/05/2018 17.07:



Quando parlo personalmente di prova la intendo come quella che convince praticamente tutti







Non troverai mai qualcosa che convince tutti, anche con prove schiaccianti.
Conosco chi dice che fumare non fa né più né meno male di respirare l'aria ad esempio...oppure chi dice che l'Aids è un complotto ed è causato dai farmaci antiretrovirali etc.
Tra questi ci sono anche titolati.
Mio padre negava la moviola e diceva che le azioni del calcio erano falsamente ricostruite al computer modificando linee di fuorigioco etc.

La cosa che ho notato, anche nel link di barny, è che le argomentazioni "a favore dell'inesistenza di Dio" non sono in realtà argomentazioni a favore dell'inesistenza di un atto creativo, ma sono quasi tutte "a favore dell'inesistenza del Dio biblico/cristiano", come se l'unica ipotesi creativa fosse riconducibile al Dio cristiano, quindi "smontiamo la Bibbia e non c'è atto creativo".
Ma le due cose sono ben distinte.
Non puoi dimostrarmi l'inesistenza di Van Gogh dicendo "Van Gogh non aveva i baffi" (leggi: "Il diluvio non è mai avvenuto, i miracoli non sono provati etc.").
Al massimo puoi insinuare dubbi sul fatto che avesse i baffi, ma non sull'inesistenza di Van Gogh.
Gli atei negano qualsiasi ipotesi di intelligenza superiore, anche se non fosse Dio ma le chiamassimo "intelligenze extraterrestri" o "essere supremo che non ha niente a che vedere con le religioni".
Perché sanno che anche solo ammettere la necessità di un intervento superiore, può aprire la strada all'ipotesi (una tra tante) che il Dio biblico sia la verità.
Per non correre questo rischio, meglio chiudere completamente la porta.
Di fatto potrebbe esservi anche un'ipotesi ragionevole per un ateo: che non c'è alcuna speranza dopo la morte, che non c'è salvezza, che Dio come lo conosciamo dalla Bibbia non esiste, che i peccatori non saranno puniti e così via, ma che a prescindere da tutto questo esiste una intelligenza superiore che ha fatto tutto.
Gli atei non prendono in ipotesi neanche questo. Io posso anche ammettere che tutto è stato creato da un essere intelligente, ma che questo non è Dio, non c'è premio/punizione etc.
Loro sono chiusi anche a questo. Non è allora una presa di posizione come chi nega la prova della moviola perché a tutti i costi la squadra avversaria deve aver barato?

Il buon Brian May (chitarrista dei Queen) è anche astrofisico (ha un PhD) e ha pubblicato diversi lavori scientifici.
Lui è agnostico e ha criticato aspramente Dawkins, perché "nessuno finora ha dimostrato l'inesistenza di Dio". Pur essendo agnostico, ritiene quindi irragionevole la posizione atea: una presa di posizione ideologica, non qualcosa di fondato.
Poi aggiunge che "la nostra concezione dell'universo è molto ma molto limitata perché conosciamo solo una piccolissima porzione delle cose". Il riferimento è a livello spaziale e anche a livello di come è stato prodotto tutto.
Alla domanda se crede possibile la nascita casuale della vita, risponde:"Non lo so: assomiglierebbe a un cartone animato ispirato a Fantasia della Disney, dove un uomo lancia una lattina di coca cola e dal marciume del liquido rimasto dentro si sviluppano dinosauri, piante di tutti i tipi, mammiferi".


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