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Il termine "prova" sull'esistenza di Dio è appropriato?

Ultimo Aggiornamento: 07/06/2018 12:48
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07/06/2018 12:48
 
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L'esempio che hai posto non è corretto.



Sostengo che lo sia.


E' vero che la quotidianità ti dimostra continuamente che la vita
genera altra vita, ma è pur vero e credo di essere molto sicuro della
mia affermazione, che tu, nel corso della tua vita non hai mai
assistito ad una vita generata dal nulla.



Certo, ed è per questo che asserisco che non sia solo l'esperienza a dettare le ragioni della conclusione, ma anche la logica.


E' chiaro che, al riguardo, non puoi mettere insieme logica ed
esperienza che ti permettano l'affermazione che hai fatto.
Quindi, dire che la vita dipende dall'essere supremo, che deve la sua
esistenza solo a se stesso, è solo una tua considerazione.
Considerazione che, scusa se te lo ripeto per l'ennesima volta, non è
comprovabile.



Comprovabile... da quale struttura teoretica?

Rivendico il valore della logica nelle conclusioni. Se prendiamo un qualsiasi effetto troviamo una corrispondenza causale. Se il processo si ripete all'infinito nel passato l'unica conclusione a cui puoi giungere, logicamente, è non vedere l'effetto poiché le sue cause si rincorrono senza fine col risultato di non generare mai l'effetto. Ma dato che l'effetto è qui davanti a te l'origine ultima dev'essere una causa primigenia incausata.

La tua obiezione a questa logica deduzione potrebbe essere che questa causa non causata non sia Dio, come io invece ritengo, ma qualcosa d'altro.

A questo punto rivendico il valore dell'esperienza: solo la vita genera vita, ergo la causa incausata dev'essere qualcosa di vivo.

Puoi dissentire, ma non smentire il valore della logica e dell'esperienza in queste conclusioni, che hanno una loro dignità argomentativa.

E in ultima analisi, le prove logiche della creazione, come citava guistamente il buon Barnabino, suggeriscono, ma è l'esperire Dio nella tua vita che ti convince della bontà di quelle prove.

Quindi caro Luciano, non crederai mai né svilupperai mai una fede analizzando delle semplici prove indiziarie, ma soltando esperendole: è tutta qui la differenza tra chi crede chi no: l'esperienza di Dio nella propria vita.
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