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nuovo articolo: I TESTIMONI DI GEOVA E GLI ABUSI SUI MINORI

Ultimo Aggiornamento: 15/02/2020 17:21
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24/06/2018 23:47
 
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Confronto vittima - pedofilo? La ‘regola dei due testimoni’ induce ad una ulteriore precisazione. Come argomentato, il ricorso alla regola subentra laddove non esiste una confessione del presunto pedofilo di quanto gli viene contestato. Per spingere il trasgressore ad una confessione, un testimone dei fatti può incoraggiarlo a rivolgersi agli anziani. In alcuni resoconti di fuoriusciti si lascia credere che ciò varrebbe anche nei casi di abusi su minori, ovvero che una procedura giudiziaria passerebbe necessariamente per un confronto a due (inammissibile per ovvie ragioni) fra il bambino ed il proprio abusatore. È vero?

Non secondo le istruzioni scritte dell’Organizzazione. Il libro Prestate attenzione a voi stessi e a tutti il gregge, pagina 118, dice: “Non sempre è consigliabile che il testimone affronti l’accusato da solo. Per esempio: […] quando il testimone è una vittima del trasgressore, come nei casi di incesto o violenza carnale”. E gli abusi sessuali sui minori, nella deontologia degli anziani di congregazione, sono equiparati allo stupro: “Chi davvero abusa sessualmente di un minore è uno stupratore e va considerato tale“ [63] .

In questa medesima fonte, risalente al 1995, troviamo una ulteriore prescrizione per gli anziani: “Che dire se la persona afflitta decide di fare un’accusa contro qualcuno? Allora due anziani possono informarla che, in armonia con il principio di Matteo 18:15, dovrebbe parlare personalmente all’accusato. Se l’accusatore non è emotivamente in grado di parlargli faccia a faccia, può farlo per telefono o anche per lettera” [64] .

A partire almeno dal 1998, gli anziani hanno la direttiva esplicita di non richiedere in nessun caso un confronto diretto fra molestatore e vittima [65] . È interessante che nella causa Victoria (Vicky) Boer vs. WTS, tenuta in Canada nel 2003, il giudice Anne Molloy sentenziò che “non esiste alcun obbligo nella fede dei testimoni di Geova che la vittima di un abuso sessuale debba affrontare il suo abusatore” [66] .

Gli anziani non sono neppure autorizzati ad organizzare un incontro fra il minore ed il presunto molestatore, presenti i genitori e gli anziani stessi, se non dopo aver contattato la filiale [67] e, in base alle istruzioni più recenti alla data di emissione di questo articolo, nella maggioranza dei casi non è richiesto nemmeno che gli anziani parlino direttamente col minore: basta che raccolgano le informazioni sull’abuso dai suoi genitori [68] . In rare eventualità permane dunque la possibilità di un colloquio alla presenza degli anziani e forse del supposto molestatore, il che rischia naturalmente di risultare penoso e imbarazzante per la vittima; ma, di nuovo, siamo in presenza di un non-argomento che, laddove impiegato dai fuoriusciti, palesa moralismo e incoerenza più che una reale preoccupazione per i minori. Oltre alla doverosa constatazione per cui l’accusato ha diritto in ogni maniera di dimostrare la propria innocenza nei riguardi di una eventuale calunnia, ed un confronto del genere può legittimamente tutelarlo, ricordiamo che tale conversazione avverrebbe fra amici della vittima (genitori e anziani). Mentre denunciare gli abusi alle autorità, come secondo alcuni si dovrebbe imporre per obbligo e indipendentemente dalla volontà della vittima e della sua famiglia, costringerà verosimilmente il bambino ad esporre le molestie a dei perfetti estranei (agenti di polizia, investigatori, magistrati, assistenti sociali, medici, psicologi) e persino in pubblico, in un’aula di tribunale.



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NOTE IN CALCE

[63] Torre di Guardia del 1/11/95 pag. 25-29.

[64] Ibid., pag. 28.

[65] Royal Commission into Institutional Responses to Child Sexual Abuse - Submissions on behalf of Watchtower Bible and Tract Society of Australia & Others, 9/11/2015, § 5.14.

[66] Citazione originale: “there is no requirement of the Jehovah’s Witness faith that the victim of sexual abuse must confront her abuser”. Vicky Boer Decision Text, 159.

[67] Pascete il gregge di Dio, 5:39. È possibile d’altro canto che sia la stessa parte lesa a chiedere un incontro del genere ed evidentemente ciò può portare a fare considerazioni differenti.

[68] Circolare del 1/9/2017, § 13.


[Modificato da EverLastingLife 28/06/2018 15:44]
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