Papa: dinanzi a chi cerca scandalo, silenzio e preghiera
Le parole del Pontefice arrivano mentre imperversano ancora le discussioni sulla 'testimonianza' dell'ex nunzio negli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Viganò
"La verità è mite, la verità è silenziosa", "con le persone che cercano soltanto lo scandalo, che cercano soltanto la divisione", l'unica strada da percorrere è quella del "silenzio" e della "preghiera". Lo ha sottolineato stamane papa Francesco, riprendendo la celebrazione della messa nella cappella della Casa Santa Marta dopo la pausa estiva. Le parole del Papa arrivano mentre imperversano ancora le discussioni sulla 'testimonianza' dell'ex nunzio negli Stati Uniti, mons. Carlo Maria Viganò.
Il Papa - riferisce il sito della Santa Sede Vatican News - è partito dall'odierno Vangelo di Luca, in cui Gesù, tornato a Nazareth, viene accolto con sospetto. La narrazione evangelica permette, dunque, di "riflettere sul modo di agire nella vita quotidiana, quando ci sono dei malintesi" e di comprendere "come il padre della menzogna, l'accusatore, il diavolo, agisce per distruggere l'unità di una famiglia, di un popolo". Giunto nella sinagoga, Gesù è accolto da una grande curiosità: tutti vogliono vedere con i propri occhi le grandi opere di cui è stato capace in altre terre. Ma Gesù usa solo "la Parola di Dio", un'abitudine che adotta anche quando "vuol vincere il Diavolo". Ed è proprio questo atteggiamento di umiltà che lascia spazio alla prima "parola-ponte", ha chiarito il Papa, una parola che semina il "dubbio", che porta a un cambio di atmosfera, "dalla pace alla guerra", "dallo stupore allo sdegno". Con il "suo silenzio" Gesù vince i "cani selvaggi", vince "il diavolo" che "aveva seminato la menzogna nel cuore".
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